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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Odio il Derby

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Roma
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Ad aprire il derby sono le solite stuzzicate tra allenatori che, sollecitati dalle studiate e pruriginose domande dei giornalisti, rispondono a modo loro, alzando la tensione e sottolineando le loro sacrosante (e identiche) rimostranze su calendari e sorteggi…potremmo chiederci casomai perchè il solo Mou svegli dalla “cecagna” post digestione le risentite coscienze dei vari De Siervo e Gravina, ma pace.

La partita è grintosa da parte di entrambe, cosa non scontata dalle parti di Trigoria, vista la partita di coppa ed in generale la maggior parte dei derby.

La Roma ha una ventina di minuti di autorità e porta Karsdorp a sbagliare tre gol uguali nel giro di due minuti. In uno di questi, Cristante si vede annullare, correttamente, il gol del vantaggio.

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La Lazio si sveglia e aggredisce. Luis Alberto si mangia un rigore in movimento, dopo aver preso un palo impressionante poco prima da fuori area. In mezzo, Patricio fa un miracolo sulla testa di Romagnoli.

Il secondo tempo ha la stessa identità, occasioni meno limpide che trascinano il risultato verso lo 0-0.

Pareggio però non scialbo, corretto per l’intensità messa in campo dalle due compagini, più fisicità che qualità, ma assolutamente godibile.

Era una bella occasione per avvicinarsi alla zona Champions, visti i risultati delle altre, ma la Roma ha avuto atteggiamento giusto, magari ci si aspettava di più da alcuni singoli, come Dybala o Spinazzola (che un giorno qualcuno mi spiegherà quale sortilegio ha fatto sì che venga così considerato).

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Bove e Cristante su tutti, anche se il romano ha sbagliato diverse occasioni propizie. La difesa ha retto alla grande e Ndicka continua a crescere. Lukaku poco servito ma quando parte fa paura, Paredes pare d’esse un giocatore (passatemi questo calembour).

Grazie a Dazn che ha inframezzato il buffering con sprazzi di partita, facendo partire gli spot ogni volta che si scollegava, ma soprattutto per non aver mostrato la coreografia giallorossa…bravi davvero, d’altra parte questa è la “meritocrazia” della Lega Serie A.

Onestamente odio il derby, se lo vinco, se lo perdo e se pareggio. Proporrò un referendum per abolirlo. La troppa tensione che si crea, con cui carichiamo i giocatori appena scendono dall’aereo, solite risse da derby del terzo mondo, che accadono solo qui (e stavolta davvero non se ne capiscono i motivi).

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La Roma mi è piaciuta, nulla che mi esalti, ma come dico sempre, avanti un centimetro alla volta. Certo che il suicidio di giovedì avrebbe richiesto grande gioia oggi, ma va bene così.

Derby godibile si diceva, ma per chi non è coinvolto. Troppo stress, troppa ansia. Alla fine della partita mio figlio, 5 anni, dice: “Papà, calmo, non si può vincere sempre”… non sono fiero di ciò che è uscito dalla mia bocca.

(Foto: Depositphotos)

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