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Angolo del tifoso

ANGOLO SALERNITANA – Senz’anima

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Inzaghi
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Altro giro, altra sconfitta, altra prestazione decisamente sotto tono per larghi tratti del match. La Salernitana apre la decima giornata di campionato al Marassi e contro il Genoa trova una nuova battuta d’arresto, la prima dell’esperienza di Inzaghi sulla panchina granata. Nonostante un Ochoa portentoso, in grado di respingere i primi assalti dei rossoblù al fortino granata, l’Ippocampo si piega al Grifone che sfodera gli artigli del suo diamante più prezioso, l’islandese Gudmundsson abile a far ballare il can can a Gyomber e a infilare senza pietà Ochoa con un rasoterra portentoso.

Senz’anima, soporifera per larghi tratti, spesso senza idee dalla trequarti in su. La Salernitana prova nella ripresa a cambiare il corso della partita, ma senza costrutto. Eppure Inzaghi mette dentro tutti nella ripresa. Rinuncia anche a Candreva, rispolvera Bohinen provando a palleggiare contro un Genoa guardingo, in grado di amministrare il risicato vantaggio con serena tranquillità: ne esce una caotica gestione della ripresa, tra cambi di modulo e di uomini che generano confusione, smarrimento e frustrazione. La traversa di Mazzocchi nel finale, poi, è solo il sigillo di una situazione decisamente preoccupante, disarmante che evoca spettri antichi.

Bella senz’anima cantava Cocciante nel 1974. Ad ora di bello c’è ben poco per la Salernitana che non vince da cinque mesi in Serie A (ultima vittoria 27 maggio vs Udinese) e che sembra aver imboccato una pericolosa discesa verso gli inferi.

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(Foto: Depositphotos)

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