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Commisso: “Vlahovic ci poteva rovinare”, poi l’annuncio su Torreira

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Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, è intervenuto dagli Stati Uniti in conferenza stampa rispondendo alle domande inviate dai giornalisti nelle scorse ore. Di seguito, quanto riportato da TMW:

Come sta?
“Mando i miei più grandi saluti ai giornalisti che sono intervenuti, allo staff, ai giocatori, agli allenatori e a tutti quelli che fanno parte del club. Grazie per quest’anno dove io infortunatamente non sono stato capace di vedere tutte le partite. Ho dovuto affrontare una situazione difficile, ora mi stanno curando insieme alla mia famiglia. Ho passato momenti complicati ma ora ringraziando Dio le cose vanno meglio. Volevo parlare con Vlahovic ma ho sbagliato a tornare e mi sono ammalato in modo ancora più serio. Ora andiamo avanti perché ci sono tanti argomenti di cui voglio parlare”.

Quali sono i programmi dei prossimi anni anche in relazione allo stadio di proprietà?
“Prima di parlare degli obiettivi parliamo di ciò che è successo negli ultimi tre anni. Il fatto che la Fiorentina prima di me si è salvata all’ultima giornata; il primo anno siamo arrivati decimi, nel secondo anno non è andato bene ed è stata colpa mia, ho mandato via Iachini dopo 7 giornate ed è stato un errore. Oggi siamo andati dal sedicesimo posto al settimo posto di quest’anno. Tra le squadre prima di noi, ci sono state tre squadre che hanno fatto più punti dell’anno passato: Milan 7 punti, Napoli 2 punti e Roma 1 punto, poi 4 squadre che hanno fatto meno punti come Inter, Juventus, Lazio e l’Atalanta. La Fiorentina ha fatto 22 punti in più dell’anno passato, nessun’altra squadra in Italia ha fatto ciò che abbiamo fatto noi. Sullo stadio: è fondamentale, tutti parlano del nuovo stadio. Ma prima di esso, sarà remunerativo che si possano incrementare i nostri ricavi che oggi sono a 80, un po’ meglio dell’anno passato, ma allo stesso tempo con un saldo di ingaggi di 73 milioni. Facciamo i confronti solo con le squadre italiane: il Milan, aveva 263 milioni di ricavi l’anno scorso, il Napoli 174, la Juve 406, Lazio 165, Roma 190 e Atalanta 152. Come ho detto tre anni fa, con i ricavi si possono prendere i calciatori, si vede che le squadre che abbiamo davanti a noi, hanno un monte ingaggi molto più alto rispetto a noi. Senza ricavi non si possono spendere soldi per i calciatori. Aiuterebbe se aumentassero i ricavi, ma è difficile perché sono finanziati da Mediacom, cosa che non succedeva con i Della Valle. Per competere allo stesso livello dei grandi club prima di noi in Italia, dobbiamo incrementare i ricavi e su questo lo stadio è la cosa che ci avrebbe portato più avanti”.

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Come si aspetta la Fiorentina del prossimo anno?
“Ho imparato lavorando prima in banca e poi con la Mediacom che se parli e poi non mantieni perdi la credibilità. Se io voglio andare a prendere 2-3 miliardi di dollari a Wall Street posso farla in una settimana perché sono credibile. Quest’anno ho parlato di parte sinistra della classifica e guarda che nessuno si aspettava il settimo posto. E’ stato un successone. Voglio ringraziare Italiano e tutti gli addetti alla società: ogni giorno hanno lavorato per completare la squadra e stargli vicino per aiutarla ad ottenere risultati”.

L’Europa è un punto di partenza o un traguardo?
“Io non rispondo a tutte le domande però come detto in passato vogliamo sempre cercare di fare meglio sempre tenendo sotto controllo i ricavi. Con più ricavi si possono spendere più soldi per i giocatori. Quest’anno abbiamo fatto un grande lavoro, cedendo Vlahovic e prima di lui Chiesa con due grandi plusvalenze che ci aiutano molto per non avere problemi finanziari dell’anno prossimo. Non è arrivato il cash come qualcuno ha detto. Non è vero che devono arrivare 150 milioni nelle casse della Fiorentina: è vero che arriveranno soldi nei prossimi 4 anni da queste cessioni, ma è vero che abbiamo anche speso. Il vero numero è 50 milioni e non 150. Di fronte ai soldi che arrivano da Vlahovic e da Chiesa abbiamo speso per comprare altri giocatori. I numeri devono essere giusti: sono 50 milioni che arriveranno nei prossimi 4 anni e non 150. Quando finirà quest’estate, con una Fiorentina più forte, i 50 milioni scenderanno ancora. Io spero che riusciremo ad andare sempre avanti però ci sono dei problemi che sono difficili da superare, è difficile competere con chi ha 4-5 volte i nostri ricavi. Noi non possiamo andare contro la Juventus. Parlando delle altre squadre voglio dire anche un’altra cosa: la Juventus negli ultimi tre anni ha messo 700 milioni nel mercato e il valore degli affari è di 800 milioni, per questo la Juve è dovuta andare avanti rifinanziando. Suning ha molti debiti. Il Milan potrebbe essere venduto a un prezzo grandissimo, ma nessuno dice che 500 milioni sono stati presi da mister Li. Sulla Roma ho letto molti giornalisti famosi del grande lavoro della Roma: sono arrivati in Italia e sono andati dal sesto al settimo posto, quest’anno sono arrivati a un punto da noi, spendendo 10 milioni lordi per Mourinho e hanno speso 140 sul mercato estivo e alla fine sono arrivati sopra solo di un punto. Il nostro è stato un successo fenomenale. C’è molto di essere orgogliosi e molto poco critici”.

Cosa non rifarebbe e cosa invece che rifarebbe tante altre volte?
“Non discuto Italiano però è stato Joe Barone, è stato Italiano a prenderlo quando le cose con Gattuso non sono andate bene. Abbiamo pagato un milione di clausola oltre al cartellino di Hristov pur di prenderlo. Complimenti allo Spezia per la permanenza in Serie A. Sulle indiscrezioni sulla cessione, voglio dire che se c’è qualche fiorentino che vuole comprare il club si faccia avanti perché ancora non sono arrivate proposte. Io non ho mai parlato con nessuno di vendere la Fiorentina, sono tutte fake news. Rocco va via quando vuole Rocco, non quando qualcuno dirà che devo andare via. Arrivano anche minacce private e ce la vediamo con la polizia. Non è accettabile che qualcuno minacci Commisso, la famiglia, la Fiorentina e chi lavora per noi”.

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La partita più bella dell’anno?
“Allo stadio ho visto poche partite. Ricordo l’ultima partita contro la Roma, all’andata contro il Milan e sicuramente l’ultima contro la Juve dove abbiamo conquistato un posto in Conference League. Io sono stato molto contento, abbiamo fatto schifo contro la Sampdoria e contro l’Udinese ma i ragazzi poi hanno creduto in loro e il mister li ha messi a posto e la partita contro la Juve è stata bellissima. Contro una Juventus che ha centinaia di milioni di euro per acquistare calciatori, non dobbiamo mai scordarcelo”.

C’è stato un momento in cui ha pensato anche alla Champions League?
“Il sogno è sempre quello di andare più avanti possibile quindi anche in Champions. Io sono molto contento del settimo posto, ma si poteva anche arrivare ottavi o noni visto che era la parte sinistra della classifica. Spero che tutti abbiano capito cosa significa fare conti con i ricavi”.

Cosa significa essere arrivati davanti all’Atalanta?
“Hanno fatto un grande lavoro ma l’Atalanta ci ha messo cinque anni prima di andare oltre al decimo posto. Noi ci siamo arrivati dopo tre anni al settimo posto. Sfortunatamente, il nuovo proprietario dell’Atalanta, al suo primo anno, non parteciperà alle coppe. Il Parma è andato in B, il Genoa è andato in B. Non guardate solo le cose negative, ma anche i lati positivi di questa società”.

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Ricomprerebbe una società di calcio in Italia?
“Avevo molta gente che mi voleva fuori dall’Italia ma non volevo fare altro che investire qui. Ho cercato in Italia e la decisione è stata presa: io sono qui e dovete fare i bravi con me. La grandissima maggioranza dei tifosi fiorentini sono con la squadra. Ho sentito e visto l’affetto per noi, per Italiano. Il problema è che quelli che fanno più confusione sono la minor parte”.

Cosa è successo con Torreira?
“Sono molto deluso di quello che è successo nelle 24 ore dopo la conquista della Conference. Sfortunatamente come è successo con Gattuso, certi tifosi ci è cascata con la petizione con Torreira. I procuratori hanno fatto uscire questa notizia. Se i procuratori mi capiscono, come ho fatto con Gattuso o con Vlahovic, con me non vincerà. Io sarò più duro e mi incattivisco. Io non voglio parlare di mercato perché non sono qui per parlare di questo. Ci sono gli addetti ai lavori che penseranno a questo. So che vi sto deludendo ma non parlerò di mercato. Ci può essere la possibilità di rivisitare la situazione con Torreira nelle prossime settimane, ma non voglio dare nessun cenno di ottimismo o pessimismo”.

Italiano?
“Ho sempre fatto i miei più grandi complimenti a lui e sono contento del suo lavoro e della sua famiglia. Come sono abituato io alla Mediacom, non mi piace mandare via gente o cambiare. Voglio loro che restino con noi e io resti con loro. Spero che Italiano resti e queste cose ne parleremo nel prossimo futuro”.

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Vlahovic?
“I dati parlano chiari: con Vlahovic all’andata eravamo al settimo posto e alla fine siamo arrivati comunque settimi. Vlahovic con la Juventus ha fatto 7-8 gol tra A e Coppa, lo stesso numero di Cabral insieme a Piatek. Non abbiamo perso molto con la sua cessione. In molti hanno detto che con lui saremmo stati da Champions: che sono zingari che conoscono il futuro? Quello che so è che siamo rimasti al settimo posto anche dopo l’addio di Vlahovic. Quando sono tornato a Firenze per fare l’affare Vlahovic a dicembre, i procuratori e lui non hanno fatto un gioco onesto e non si sono comportati bene con me. Questo Ristic mi ha chiamato e voleva vedere solo me. Al mio hotel ci siamo incontrati e dopo tre ore, ogni mezz’ora andava fuori perché doveva andare al bagno dove c’erano due amici. Io ero solo e lui aveva due amici. Il giorno dopo, quando è tornato ha detto che possiamo fare un “deal”. E mi disse che eravamo contenti di fare un accordo a 8 milioni netti, sono passati da 4 a 8 in 24 ore. Dopo ha detto volevano 6 milioni più una percentuale sulla sua cessione, oltre a una percentuale da chi avrebbe comprato Vlahovic. Da lì il negoziato è finito e ho detto ai dirigenti che non accettavo questa situazione. Gli ho detto di trovare un altro centravanti e hanno preso Piatek e poi Cabral. Nel frattempo, il signorino che ci poteva rovinare, che aveva detto che poteva firmare, poi ci ha bloccato l’acquisto ad agosto del nuovo centravanti. Siamo stati stupidi in estate ma non a gennaio. Quando è stato preso Piatek e poi si parlava di Cabral, lui ha capito che quello che gli avevo detto era vero, cioè che poteva finire in panchina. Lo avrei fatto con quei due acquisti. Non so da quanti mesi parlavano con la Juventus, ma nello spazio di una settimana la Juve, dopo che non voleva l’Arsenal, il Real o l’Atletico, si è fatta avanti e ci siamo accordati. La situazione è andata così: ma se facevano il contratto con noi, avrebbero fatto meglio di quanto ha fatto alla Juventus. Io non ho fatto gli errori del Milan o del Napoli, ho fatto i soldi e li ho presi per mettere a posto il fair play finanziario”.

Sarà in ritiro?
“Non credo, spero di tornare ad agosto”.

Cabral?
“Diamogli tempo, ha fatto pochi gol ma penso che sarà un buon giocatore”.

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Cabral e Ikone in panchina contro la Juve?
“Mi ha fatto più impressione vedere Vlahovic in panchina. Hanno speso tutti questi soldi e lui era in panchina. L’allenatore decide, succede e va bene così”.

Cosa ha pensato dopo il mercato di gennaio?
“Se non sbaglio l’ultima volta ho parlato a febbraio. Ho detto che dovevo riflettere per come sono stati trattati i miei collaboratori e la Fiorentina, mi disgusto con qualcuno per quello che succede. Può darsi che prima o poi arrivi il tempo che me ne vada. Io devo essere contento di quello che faccio, perché ci metto molto molto molto più lavoro di quanto non metto su Mediacom che è un’azienda da 4mila dipendenti. Qualcuno dice che le cose non vanno bene. Ci sono centinaia di giornalisti invece con la Fiorentina e c’è qualcuno, al di là dei giornalisti, che non vuole bene alla società. C’è qualche tifoso e qualche opinionista che gioisce quando le cose non vanno bene”.

Come è andata con Infantino?
“Gli ho detto che faremo un bagno con lui a Gioiosa. Non posso dire tutto quello che ci siamo detti ma lui sta provando a mettere avanti il calcio ovunque, anche in America. Qui negli USA non ci sono promozioni e retrocessioni ed è controllata dalla MLS e non dalla Fifa come nel resto del mondo. Abbiamo parlato anche dei procuratori e lui mi ha detto che darà un occhio cercando di controllare i costi che si vedono nel nostro calcio”.

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