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FIELD & STATS – Da dove riparte la Serie A

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Riannodare il filo del discorso con la Serie A è esercizio utile alla memoria e forse anche un pizzico terapeutico considerata l’ultima, nefasta, sosta per le nazionali del 2021 che ha rimandato gli azzurri di Mancini ai playoff di marzo come ultima chiamata per il Mondiale in Qatar.

Con un terzo di campionato già alle spalle la Serie A sembra essere un affare a due tra il Napoli di Luciano Spalletti e il Milan di Stefano Pioli, che al momento sono le uniche due squadre ancora imbattute e con la migliore media punti nei top 5 campionati europei (2,67 punti a partita).

Il terzo incomodo è per ora rappresentato dall’Inter che prima della sosta ha strappato un pari nel derby e alla ripresa ospita il Napoli per provare a rimettersi pienamente in corsa.

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A seguire c’è un folto gruppo di squadre che insidia il quarto posto occupato dall’Atalanta di cui fanno parte le due romane, la Juventus, il Bologna e la Fiorentina (unica squadra dei top 5 campionati europei insieme al Borussia Dortmund a non aver ancora pareggiato una partita).

In coda spiccano le crisi prolungate soprattutto di Cagliari e Sampdoria che dell’ultime quattro della generale è l’unica squadra a non aver ancora cambiato guida tecnica.

Vediamo di seguito come si sono comportate finora le squadre di serie A rispetto alle fasi di possesso e non possesso palla e in termini di pericolosità al tiro fatto e al tiro concesso, e quali sono le corrispondenze con l’attuale classifica generale.

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FASI DI POSSESSO E NON POSSESSO PALLA

I principali punti di forza del Napoli di Spalletti, stando ai numeri fin qui prodotti, sono stati senza dubbio il possesso palla (circa il 60% medio) e la grande tenuta difensiva, con 4 gol finora incassati (0,33 a partita) che ne fanno la migliore difesa dei top 5 campionati europei insieme al Chelsea (0,36) che ha però giocato una gara in meno.

Le due cose sembrano essere assolutamente correlate nel senso che il Napoli concede poco in fase difensiva anzitutto perché è prevalentemente in possesso del pallone, tant’è vero che se per la fase di possesso (in cui è primo in termini percentuali) il valore assoluto del Napoli in termini di tempo è il terzo (28’27”) dietro Lazio e Sassuolo, in quella di non possesso gli azzurri hanno il miglior dato sia in termini percentuali che assoluti. Il Napoli infatti è l’unica squadra della Serie A che dedica alla fase di non possesso meno di 20 minuti in media a partita (19’20”).

Situazione differente per il Milan che con 26’18” di possesso medio a partita ha l’ottavo miglior dato della Serie A in termini temporali assoluti e il sesto in termini percentuali (53,9%). Sesta piazza anche nella classifica assoluta di non possesso palla (22’32”).

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Secondo i dati della Lega Serie A la squadra che in termini assoluti ha avuto meno il dominio del gioco è stata la Salernitana (19’02”) anche se in termini percentuali è davanti all’Udinese di Gotti che risulta ultima con il 40,4% medio di possesso a partita. I friulani sono penultimi per tempo di non possesso medio a partita davanti all’Empoli che è l’unica squadra ad aver scollinato la soglia dei 30’ di non possesso ed è anche la squadra che ha giocato di più in termini di tempo effettivo di gara (55’10”) davanti alla Lazio (54’30”).

Nessuna squadra della Serie A sviluppa, al momento, più del 50% del proprio dominio del pallone nella metà campo avversaria. L’Atalanta che è la migliore rispetto a questo parametro (14’10”) si ferma a 49,8% precedendo il Napoli che arriva al 48,9% di possesso nella metà campo avversaria.

Delle prime 5 della generale spicca il valore della Lazio di Sarri che ha il quinto miglior dato in termini temporali assoluti (12’19”) ma addirittura il tredicesimo in rapporto percentuale al proprio possesso palla con solo il 41,2% di possesso nella metà campo avversaria.

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Prendendo in esame alcune statistiche avanzate relative alla fase di possesso messe a disposizione da FBref – StatsBomb, possiamo vedere quali sono le squadre che muovono maggiormente il pallone in termini di distanza sia rispetto ai passaggi completati che alle conduzioni effettuate.

Dai grafici sottostanti si può vedere come il Napoli sia la seconda squadra del campionato, alle spalle della Fiorentina, per metri percorsi dal pallone attraverso passaggi in tutte le direzioni (9.492m in media a partita) e per metri percorsi in avanti (2915m pari al 31%).

Rispetto a questi parametri il Milan risulta nono per metri percorsi dalla palla attraverso passaggi sia in tutte le direzioni (8.071m) sia in avanti (2.601m pari al 32%).

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Interessante in coda è il dato della Salernitana che è la squadra che movimenta meno di tutte il pallone attraverso i passaggi (5.772m a partita) ma lo fa per il 41% in avanti (2.359m) risultando la migliore in questo rapporto davanti a Sampdoria, Empoli ed Hellas Verona.

Se prendiamo in esame il parametro delle conduzioni palla il Napoli è primo sia per metri percorsi in conduzione (2.459m in media a partita) che per metri guadagnati in avanti (1.390 pari al 57%), il Milan è invece quinto per metri percorsi in conduzione in ogni direzione (2.251) e quarto per metri guadagnati in avanti (1.214).

In coda alla classifica le performance peggiori appartengono a Sampdoria (791m guadagnati in avanti su 1.528 percorsi in conduzione) e Salernitana (803m guadagnati in avanti su 1.562 percorsi).

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POSSESSO PALLA E PERICOLOSITA’ OFFENSIVA

Delle prime cinque squadre per possesso palla in valore assoluto temporale soltanto il Napoli e l’Atalanta compaiono nella top 5 delle squadre che tirano di più in una classifica condotta dalla Roma di Mourinho con 18,6 tiri a partita, rigori esclusi, di cui solo 4,8 finiscono nello specchio della porta. A seguire c’è il Napoli che ha lo stesso numero di tiri in porta (4,8) ma su un totale di 15,2 tiri effettuati a partita, uno in più del Milan (14,2) che centra la porta meno di 4 volte a partita (3,9).

Relativamente ai tiri effettuati sono interessanti i dati della Lazio che occupa il quattordicesimo posto per tiri totali effettuati ed il terzo per in tiri in porta a partita (4,9) alle spalle di Inter (5,1 in porta su 14,8 effettuati) e Sassuolo (5 tiri in porta su 13,3).

In fondo a questa classifica, tra le squadre che invece tirano di meno in campionato, troviamo il Cagliari che conclude verso la porta avversaria 9,3 volte a partita centrando lo specchio solo 2,7 volte. A precedere la squadra di Mazzari troviamo la neo promossa Venezia che calcia ancora meno verso la porta avversaria (8,8 a partita) ma con un pizzico di precisione in più nel trovare lo specchio (2,9), e a sorpresa l’Hellas Verona di Igor Tudor anch’essa sotto la doppia cifra per tiri effettuati (9,7 totali di cui 3,8 in porta).

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Ma se nel caso di Venezia e Cagliari parliamo rispettivamente del penultimo e terzultimo attacco delle Serie A, l’Hellas è invece il terzo attacco del campionato insieme alla Lazio con 25 reti, una in meno del Milan e una in più del Napoli, con una percentuale di conversione in rete dei tri superiore al 18% escludendo i 4 rigori concessi e realizzati.

La Roma, oltre a essere la squadra che tira di più in campionato, è anche la squadra che ha creato di più in termini di expected gol (1,78 a partita, rigori esclusi) e che ha tirato di più in relazione al possesso palla fatto (0,71 tiri per minuto di possesso).

Rispetto a quest’ultimo parametro i giallorossi stanno praticamente disputando un altro campionato rispetto al resto della compagnia. Se in termini di pericolosità al tiro i numeri delle più immediate inseguitrici non discostano di molto (l’Inter ha fin qui prodotto 1,72 xG a partita, l’Atalanta 1,6), per quanto riguarda la mole di tiri effettuati in relazione al possesso palla la squadra più vicina alle prestazioni della Roma risulta essere l’Udinese di Gotti (0,6 tiri per minuto di possesso) mentre le due capolista Napoli e Milan si fermano entrambe a 0,54 tiri.

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Agli antipodi della classifica relativa ai tiri effettuati per minuto possesso rispetto ai giallorossi c’è la Lazio leader della classifica del possesso palla in termini temporali assoluti che effettua soltanto 0,39 tiri generando però xG per 1,28 a partita rigori esclusi.

Fanno molto bene in termini di quantità di tiri le squadre della parte bassa della classifica, oltre all’Udinese anche Salernitana e Genoa hanno un’ottima produzione di tiri per minuto di possesso (rispettivamente 0,57 e 0,55) anche se perdono molto in termini di pericolosità rimanendo entrambe al di sotto di 1 np xG creato a partita.

NON POSSESSO PALLA E RISCHIO DIFENSIVO

Integrando i dati di non possesso palla con i tiri subiti viene fuori un quadro che premia la fase difensiva del Torino di Juric e della Fiorentina di Italiano, con quest’ultima che risulta quinta sia per tempo impegnato in fase di possesso che in quella di non possesso, mentre i granata risultano tredicesimi per tempo di possesso a partita e terzi per tempo di non possesso. Il Toro è la squadra che subisce meno tiri in Serie A rigori esclusi (8,4 a partita), meglio di Fiorentina (8,7), Napoli (9,3), e Roma (9,5). L’altra capolista, il Milan, ha subito finora 11,7 tiri a partita, stesso dato della Juventus di Allegri.

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Tra le big della classifica generale le squadre che subiscono di più al tiro al momento sono Inter e Lazio, rispettivamente all’undicesimo e dodicesimo posto di questa classifica con 12,7 e 12,9 tiri subiti a partita.

Fiorentina e Torino sono quindi le squadre che subiscono meno tiri per minuto di non possesso (0,42) con delle differenze relative alla pericolosità al tiro subito. La Viola infatti ha finora concesso praticamente 1 xG a partita rigori esclusi (0,99), mentre i granata si fermano a 0,78 np xG concessi a partita che equivale al secondo miglior dato del campionato alle spalle del Napoli che ha finora concesso 0,66 np xG a partita a fronte di 0,49 tiri subiti per minuti di non possesso, fase in cui la squadra di Spalletti è, come abbiamo visto in precedenza, la meno impegnata del campionato.

Alle spalle di Napoli e Torino e davanti alla Fiorentina c’è il Milan che subisce 0,52 tiri per minuto di non possesso per una pericolosità pari a 0,84 np xG a partita.

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Tra le squadre della parte alta della classifica la squadra che subisce di più in termini di tiri subiti per minuto di non possesso è la Lazio (0,53) mentre quella che concede di più in quanto a pericolosità al tiro subito è l’Atalanta di Gasperini che ha finora concesso 1,24 np xG a partita.

Nella parte bassa della classifica la squadra che finora ha fatto meglio è il Genoa che dopo la sosta troverà in panchina Shevchenko a sostituire Ballardini. I rossoblù hanno concesso 0,48 tiri per minuto di non possesso con una pericolosità di 1,22 np xG a partita.

Volendo fare un parallelo cittadino e di classifica con la Samp di D’Aversa che ha gli stessi punti nella generale, il grifone fa meglio dei cugini sia per quanto riguarda i tiri subiti per minuti di non possesso (0,53 per la Samp) che per la pericolosità dei tiri concessi rigori esclusi (1,51 np xG), parametro rispetto al quale fanno peggio dei blucerchiati solo Empoli (1,52 np xG concessi) e Cagliari (1,65 np xG concessi).

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In riferimento ai parametri sopra attenzionati di possesso/non possesso e pericolosità al tiro fatto e subito, possiamo vedere come delle squadre che occupano le prime sei piazze della classifica generale, la Roma e l’Inter siano appena fuori dallo stesso lotto della classifica del possesso palla percentuale a beneficio di Sassuolo e Fiorentina; la Lazio sia l’unica fuori per pericolosità dei tiri fatti a beneficio ancora del Sassuolo; mentre il Napoli e il Milan sono le uniche due squadre presenti tra le prime sei per pericolosità al tiro subito, e forse è proprio qui che risiede il motivo principale del solco creato dalle due capolista rispetto alle inseguitrici in un campionato che storicamente premia chi fa meglio in fase difensiva rispetto a chi fa meglio in fase offensiva.

Basti ricordare che prima della Juventus di Sarri (terza miglior difesa nella stagione 2019/20) l’ultima squadra laureatasi campione d’Italia senza detenere il primato di difesa meno battuta del campionato è stata l’Inter di Roberto Mancini nella stagione 2006/07, ovvero la prima del post calciopoli.

E alla ripresa dei giochi il calendario mette di fronte proprio il miglior attacco e la miglior difesa del campionato, ovvero l’Inter di Inzaghi dei 29 gol segnati contro il Napoli di Spalletti dei 4 gol subiti, per capire se questa serie A sia un esclusivo ballo a due o se ci sia ancora spazio per un terzo incomodo.

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