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Angolo del tifoso

ANGOLO DEL TIFOSO MILAN – Milan, un pareggio che vale 3 punti

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26 ottobre 2020, il Milan, dopo almeno dieci anni, torna a giocarsi un vero big match contro una delle dirette concorrenti per un posto in Champions League. Un posto al sole che, in mezzo alla pioggia battente di San Siro, appare davvero come un miraggio.

Non sono disattese le promesse della vigilia, è una partita intensa, giocata senza risparmio di colpi, da due squadre che stanno confermando i progressi intravisti già nella stagione precedente. Non hanno cambiato guida tecnica e ora raccolgono i frutti di una scelta che appare sempre più sensata. I gol si susseguono quasi freneticamente, l’arbitro ci mette del suo e regala due rigori inesistenti, uno per parte. Il Milan cerca l’allungo ma la Roma tiene con una difesa ordinata e pareggia alla fine all’ennesimo calcio d’angolo. Quello che rimane negli ultimi minuti di gioco è il rimpianto per un colpo di testa di Romagnoli, di poco a lato, che poteva regalare i tre punti di una mini-fuga proprio al novantacinquesimo.

Il Milan esce da questo secondo big match stagionale con un pareggio, ma incamerando forse definitivamente alcune certezze, non così di poco conto.

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Kjaer un vero baluardo difensivo. Intelligente, mai falloso perchè sempre al posto giusto nel momento giusto, capace di trasmettere sicurezza a tutto il reparto perchè capace di leggere la partita e capire prima i movimenti degli avversari.

Leao è un’arma a fasi alterne, forse anche per questo difficile da interpretare per chi deve prenderlo in consegna. Gioca due partite in una e quando si accende la lampadina, comincia a divorare grosse porzioni di campo, offrendo calcio veloce impreziosito da giocate sopraffini, aiutato da un fisico tutt’altro che esile. Sará interessante vedere cosa succederá quando tornerá disponibile Rebic, il padrone della fascia sinistra.

L’ennesima menzione speciale per Saelemekers che proprio contro la Roma, a giugno, aveva cambiato volto alla partita entrando dalla panchina e facendo capire di che pasta fosse fatto. Giocatore di rara intelligenza calcistica che abbina duttilità a spunti personali mai banali. Una gemma che testimonia la bontà del progetto rossonero e dell’incessante opera di scouting di Moncada.

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Al di là dei singoli, il Milan non ha bucato l’unico vero esame che lo attendeva: quello sul carattere. E la Roma di Fonseca si è dimostrato il banco di prova giusto. La risposta dei rossoneri è stata decisa, di squadra che conosce bene il suo potenziale. C’è consapevolezza e così, nonostante l’assenza improvvisa del portiere più forte della Serie A, ha saputo reagire e onorare una partita difficile contro un avversario tosto. Mai un cedimento, un tentennamento. Quando il Milan decideva di spingere, riusciva a mettere in campo qualitá e mezzi per fare rumore e incutere paura fra le linee avversarie.

Mai la sensazione che la partita potesse naufragare da un momento all’altro, come spesso accadeva invece negli anni passati. Il momento dello step decisivo era il momento della ricaduta ma quella non è la musica di quest’orchestra. E la stessa sicurezza si evince anche dalle parole del Direttore Tecnico, Paolo Maldini, che ai microfoni del prepartita lo ha ricordato ancora: si fará mercato a gennaio solo se si concretizzeranno occasioni per rinforzare tecnicamente la rosa giá forte. Della serie: il fantacalcio lo lasciamo fare agli amatori.

Milan-Roma è stata una partita ad alta tensione e a Milano, in questi giorni, di tensione ce n’è talmente tanta che basterebbe a far camminare i tram di Cordusio anche a motore spento.

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Nel pieno di un autunno pandemico, la Madunina ha poco da dispensare, oltre che la solita prudenza. Ma quella è roba per santi. Sotto quella guglia, si affannano poveri cristi e poveri diavoli, ai quali una partita di calcio può lenire, certo non curare, il malanimo e la malasorte di una crisi sociale ed economica così lunga e profonda. Domani andrà meglio di oggi e così si inganna la memoria, pensando a quello che deve ancora venire.

Per il Milan vale lo stesso. Oggi è giá domani e la testa va alla qualificazione da mettere al sicuro, in Europa League, contro lo Slavia Praga.

Nuovo giro, nuova  corsa.

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