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CORNER CAFE’ – Bentornata (polemica) Serie A

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E’ tornata la Serie A. Finalmente, aggiungerei: quasi non se ne poteva più di esperti virologi e -contro-attivisti 5G. Certo, nessuno vorrebbe mai perdere il trend del momento; ma mesi di tira e molla stancano tutti, anche il più estremo dei complottisti. E’ quindi ripartito il calcio, e tutti si sono riversati in massa su Sky e DAZN – in chiaro, alla fine, non si è visto nulla. Perché, se c’è una cosa bella del calcio, è che esso è democratico: ognuno può dire la propria, sacrosanta, verità assoluta.

Varie verità assolute, varie polemiche seguenti. Ovviamente quelle non potevano mancare. Se le son tenute tutti dentro, e le hanno esplose al momento opportuno. I soliti leitmotiv sono rimasti tali, soliti. E quindi giù di compravendita di arbitri, con Agnelli e Nedved fissi, il venerdì, al mercato rionale delle designazioni. Poi il focus si è spostato al regolamento: com’è possibile che non si trovi mai la quadra? Ah, ovviamente, non potevano mancare le perpetue contrapposizioni sui singoli. La dicotomia campione/brocco è difficile da estinguere, manco due mesi di quarantena forzata – senza A, per giunta – ci son riusciti. Idee radicate dalla firma, che scendono in campo ogniqualvolta lo fa la vittima designata. Ma del resto si sa, il calcio del divano è una vera e propria giungla. Anche se, devo ammettere: un po’ era mancato. Ah, e non si parli di mercato: Szoboquello, direbbero i milanisti…

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