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SERIE A

Lecce, Liverani: “Falco? Cresciuto in maniera esponenziale”

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Fabio Liverani, tecnico del Lecce, ha parlato in conferenza stampa al termine del match vinto stasera contro il Torino. Queste le sue parole:

Una bella partita…
“Quando una squadra come la nostra fa le cose credendo e sapendo di doversi sacrificare, con maniacale attenzione per i particolari, sta in partita. Fare due gol in 18′ complica i piani degli avversari. Non mi esalto dopo una vittoria, non mi abbatto dopo una sconfitta. So quale sarà il nostro percorso, cerco di lavorare per restare attaccati al gruppo delle squadre che lottano per la salvezza”.

Oggi si è vista una grande superiorità. Come nasce questa partita?
“Sono qui da quando ero in C, per essere competitivi in B abbiamo dovuto integrare con calciatori da serie cadetta. E per fare la Serie A servivano calciatori da massima serie. Oggi sono andati ad aiutare, in certe caratteristiche, calciatori di B che sono migliorati ma che non potevano giocare in A da soli. Ci sono due possibilità: o la neo-promossa dispone di un magnate oppure bisogna pian piano migliorare la squadra. Da novembre in poi, col numero ristretto di calciatori, abbiamo fatto un po’ di fatica. Nonostante tutto, anche oggi c’erano in panchina sei calciatori della Primavera”.

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Barak?
“È strutturato, conosce la Serie A. Lui come Saponara. Ma senza gli altri nove calciatori non avremmo vinto. Il gruppo prima di ogni cosa”.

Grande impatto per gli ultimi acquisti.
“Abbiamo preso tre calciatori eccezionali, ma che hanno trovato un gruppo insostituibile. Per farli integrare così velocemente, è servito un ambiente sano: dalla proprietà ai magazzinieri, qui la viviamo tutti con positività. È un merito dello spogliatoio”.

A Falco sta suggerendo di calciare col destro?
“Anche perché il sinistro è debole (sorride, ndr). Falco quando stava bene ha giocato sempre, a volte devo preservarlo: contro Inter e Verona erano partite micidiali a livello d’intensità. Da un anno e mezzo è diventato un calciatore importante, da Nazionale. Ha avuto una crescita esponenziale”.

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Deiola era influenzato, ma ha giocato.
“Mi ha dato disponibilità dall’inizio, ha fatto una gara eccezionale. Lui e Mancosu ieri sera non stavano bene, così come ringrazio anche Petriccione nonostante il dolore alla caviglia. Sono orgoglioso di questi ragazzi”.

Saponara qui per rilanciarsi?
“È un calciatore che conoscevamo tutti, di una qualità importante. Era arrivato al Milan, ha avuto rallentamenti… Ma le sue caratteristiche erano note a tutti”.

Donati meglio a destra o a sinistra?
“È un calciatore esperto, ha già giocato anche a sinistra in carriera. È molto attento, per noi è un’opportunità in più. Non potrei fare a meno nemmeno di Rispoli, che da quando è arrivato non si è mai fermato”.

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