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#RUBRICA #LBDV – Le Bombe di Vlad dalla A alla Z

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Torna il nostro appuntamento settimanale con la rubrica più sintetica del globo. Gustatevi in ventidue pillole tutto il meglio del mondo pallonaro, rigorosamente dalla A alla Z: 

A come Allan: sostituito al 56′, il centrocampista del Napoli corre direttamente negli spogliatoi. Tranquilli, nessun  caso, doveva solo correre in bagno. SCAPPA, SCAPPA.

B come Boga: ancora una prova superlativa dell’attaccante del Sassuolo che mette in mostra, sempre di più, tutte le sue qualità. BEATO CHI LO PRENDE.

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C come Conte: il tecnico dell’Inter preso di mira dai suoi concittadini leccesi con striscioni irripetibili. SI POTEVA EVITARE.

D come Donnarumma: un errore che costa lo svantaggio contro l’Udinese. Tre miracoli che sigillano la porta nella ripresa. DOUBLE FACE.

E come Emre Can: nonostante l’emergenza a centrocampo, il tedesco non trova spazio nello scacchiere di Sarri. Il giocatore, ormai, sembra ai margini del progetto. CESSIONE IN VISTA.

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F come Fiorentina: la cura Iachini inizia a dare i propri frutti, due vittorie consecutive in campionato e soprattutto il passaggio del turno in Coppa Italia contro l’Atalanta. RINASCITA.

G come Gattuso: “Non siamo qui a pettinare le bambole”. E’ in questo preciso momento che i tifosi del Napoli hanno capito che questa stagione rischia di essere indimenticabile. DEJA-VU.

H come Haland: il giocatore entra al 56′, con il Borussia Dortmund sotto per 3-1 contro  l’Augsburg, segna tre goal in venti minuti e la sua squadra vince 5-3. DEBUTTO DA SOGNO.

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I come Immobile: l’attaccante della Lazio sempre più devastante. Dopo la tripletta nell’ultimo match contro la Sampdoria salgono a 23 i goal in campionato. KILLER.

L come Lecce: i salentini compiono l’impresa e, dopo aver fermato la Juventus, fanno lo stesso anche con l’Inter. AMMAZZA BIG.

M come Milan: la cura Ibra fa bene al diavolo e soprattutto a tutti quei calciatori che fino ad ora avevano trovato poco spazio. Castillejo, Leao, Rebic, i volti della RINASCITA ROSSONERA.

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N come Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco: quanti affari saltati all’ultimo. Da Biabany a Schick, passando per lo scambio Vucinic – Guarin e tanti altri ancora. Politano e Spinazzola sono davvero in ottima compagnia. LBDV TUTTO DA LEGGERE.

O come Ottavi: il primo turno con le big della Coppa Italia non riserva particolari sorprese. Unica novità l’assenza dell’Atalanta dalle migliori otto. AVANTI CON I QUARTI.

P come Pjaca: il giocatore croato della Juventus, ad un passo dal Cagliari, prova la rinascita in terra sarda. A VOLTE RITORNANO.

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Q come Quesito:  in estate Sensi, Barella, Lukaku e Sanchez. Nel mercato di riparazione Young, Moses e forse Eriksen e Giroud. L’Inter le sta provando tutte per interrompere l’egemonia bianconera. Ma, dopo tutti questi investimenti, il secondo posto sarebbe un fallimento? A VOI I GIUDIZI.

R come Rrahmani: dopo Demme e Lobotka, arriva il momento di Rrhamani, che arriverà a giugno. E’ partita la rifondazione del Napoli, sperando che quest’anno finisca il prima possibile. WORK IN PROGRESS. 

S come Suso: ci siamo, la storia tra lo spagnolo ed il Milan sembra ormai giunta ai titoli di coda. Il futuro dell’attaccante sembra essere in Spagna. NON CI RESTA CHE ATTENDERE.

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T come Tabù: dopo l’Inter e la Lazio, è il momento di Federico Chiesa. Se qualcuno ha qualche tabù da sfatare contro il Napoli, parli adesso o taccia per sempre. INCUBO.

U come Under: il turco della Roma torna finalmente al goal, contro il Genoa, esattamente dopo un girone intero. L’ultimo goal risale, infatti, proprio alla sfida dell’andata contro il grifone. VITTIMA SACRIFICALE. 

V come Vlad dietro le quinte: la nostra rubrica ci porta nel mondo della Turris. CORALLINI.

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Z come Zidane: il tecnico francese è sempre più l’uomo dei record. Nove finali disputate, nove vittorie, l’ultima settimana scorsa in Supercoppa contro i cugini dell’Atletico. THE FINAL MEN. 

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