Napoli
Napoli, Gattuso: “Ci vuole serenità, stiamo crescendo”
Gennaro Gattuso è intervienuto oggi in sala stampa per presentare la sfida dell’Olimpico tra Lazio e Napoli. Queste le sue parole:
“Contro la Lazio dobbiamo commettere meno errori di quelli commessi e dare continuità al gioco, giocare da squadra e tenere bene il campo. Vedere la partita col Parma e quella con l’Inter sembrano due squadre completamente diverse. Si comincia a vedere il tipo di gioco che piace a me. La Lazio fa bene da tanti mesi, nonostante abbiano cominciato male. Dobbiamo continuare a credere a quello che facciamo. Servono risultati per dare mentalità”.
Le scelte di Lazio-Napoli
“Si parla di Ospina, di Meret. Ha commesso un errore Alex, ma non è il solo. Domani sceglierò, ma non c’è nessuna esclusione: siamo una squadra. In questo momento volete il titolo, vi fissate sui titolari ma vediamo. Si tratta di portieri validi, lo stesso Karnezis. Valuteremo. Per due giorni Meret non si è allenato, ma non è cambiato niente”.
Demme
“Quando sarà un calciatore ufficiale del Napoli, se ne parla. Ora parliamo di chi è a disposizione, sarebbe mancanza di rispetto per chi attualmente è in rosa. Di Demme parla il fatto che sia capitano di una squadra in cima al campionato tedesco, di lui ne parleremo dopo e vi dirò le sue caratteristiche. Tanti calciatori mi piacciono, si è detto che aveva me come idolo…avremo modo di parlarne”.
Le richieste alla squadra
“Ci vuole serenità, i dati sono confortanti e stiamo crescendo. Attualmente non siamo tranquilli. I giocatori stanno facendo ciò che sto chiedendo, dobbiamo sbagliare il meno possibile. Sento parlare di multe, di squadra che non sta sul pezzo ma qui c’è entusiasmo e rammarico perché facciamo fatica. C’è gente che sta 5-6 nella struttura per allenarsi e curarsi, non vedo le problematiche che escono fuori. Situazioni ce ne sono state, ma vedo una squadra che dà tutto e spesso escono fuori cose non corrette”.
Lazio-Napoli
“Dobbiamo stare attenti a non dare loro profondità, sarà quasi la stessa partita giocata contro l’Inter. Dobbiamo essere bravi a limitare i loro pregi e giocare sui loro difetti, perché ne hanno qualcuno. Ripartenze? Contro l’Inter non ne ho viste molte, perché la loro qualità ci ha messi in difficoltà. La Lazio ha caratteristiche ben precise, sono bravi a palleggiare, ma non dobbiamo dargli profondità. Verticalizzano velocemente, mentre l’Inter spesso cerca i due attaccanti”.
Koulibaly
“Koulibaly ha lavorato molto bene in settimana, ma non possiamo permetterci ricadute. C’è ancora un po’ di edema e non possiamo rischiare. Sappiamo tutti la sua importanza, ma non me la sento di metterlo in campo col rischio che stia fuori 2-3 mesi. Mi piace tutelare i miei giocatori, meglio non rischiarlo. Lunedì cominceremo a toccare velocità superiori e vediamo se possiamo metterlo in condizione di scendere in campo”.
Uscire fuori dal tunnel
“Non sto qua a raccontare barzellette. Se avessi visto una squadra morta, l’avrei detto. Vedo grande entusiasmo e voglia, poi va fatto un filotto di partite importanti. Questa è una squadra che non può pensare di avere la classifica attuale per i suoi valori e giocatori importanti. Bisogna metterli nella migliore delle condizioni. Tutto questo lo tocco con mano ogni giorno”.
Mertens
“Torna martedì sera, è in Belgio col fisioterapista della Nazionale e ha fatto le cure che doveva”.
Il momento di Fabian
“E’ un calciatore importante, giovane e dalla grande prospettiva. Dal primo giorno ho detto che a me piace lavorare con le coppie. Oggi si gioca a 3 a centrocampo e di centrocampisti ne abbiamo 4, ma c’è chi da vertice basso non ha mai lavorato. Se parlo di coppie, quindi, vuol dire che in questo momento ne mancano due. Per Fabian ora c’è la preferenza a giocare da mezzala e attualmente stiamo facendo di necessità virtù. Ci vuole del tempo se gli chiediamo cose che non ha. Sappiamo cosa può fare e le cose eccellenti che sono nelle sue caratteristiche. Penso che quando hai i doppi ruoli e tutti sono a disposizione, c’è competitività e qualcuno può dare qualcosa in più. Ho pensato anche ad Elmas al posto di Fabian, credo davvero che possa diventare fortissimo ma da vertice basso non riesce a tenere bene la posizione, pure a livello di palleggio. L’ho anche provato in allenamento, ma ci dobbiamo lavorare”.
Gattuso su Lozano
“Lozano è molto, molto forte. Non è un caso che abbia fatto tanti gol, si deve riempire e ha bisogno di scattare. In questo momento il problema è che non riesce ora a dare continuità alla sua velocità. Quando avrà una gamba migliore, riuscirà a dare continuità”.
Di Lorenzo centrale
“Domani valutiamo Di Lorenzo centrale. La scivolata ci può stare, ho visto che ha combattuto contro uno come Lukaku, difficile da marcare. Sono molto soddisfatto di come interpreta le partite”.
Gattuso su Callejon
“Il Napoli di Sarri era una macchina perfetta, che giocava a memoria come fosse PlayStation. I calciatori si sono esaltati con questo metodo, e sono contento. José può fare ancora molto di più. Dal 70′ non riesce più a esprimersi, dobbiamo fare in modo che riesca fino alla fine”.
La condizione di Ghoulam
“Ha spinto tanto nei miei primi 10 giorni, adesso ha un nuovo piccolo problema. Due giorni fa ha ripreso a correre e a stare coi preparatori atletici. Si è fermato per un problema fisico”.
Un confronto con De Laurentiis
“Ci sentiamo tutti i giorni, parliamo di tutti con serenità. Ci facciamo domande reciproche, c’è grande stima. Si parla di tutto, ci sentiamo tutti i giorni”.
Gattuso sulle strategie difensive
“Dobbiamo giocare col portiere oggi, il cui ruolo è cambiato. Ora dà la superiorità numerica, e ci abbiamo provato. Non sono d’accordo sul problema dei centrali, lo è anche dei terzini e del vertice basso. Dobbiamo farci vedere e muoverci in maniera corretta, avendo voglia di giocare. Se uno di questi calciatori non vuole la palla, fai fatica. In questo momento abbiamo bisogno di lavorarci ancora”.
Il calciomercato
“Quando dico che parlo con direttore e presidente, è così. I calciatori bisogna sceglierli se sono funzionali a come vogliamo giocare. Non dobbiamo prenderli perché sono bravi, ma perché corrispondono a come vogliamo giocare. C’è un confronto giornaliero. Ho la fortuna di avere persone come Giuntoli, con le quali parliamo, si smanetta ore e ore per guardare quello che stiamo cercando. Possiamo fare buone cose. Perché venire a Napoli? Bisogna amare quello che si fa, fai quello che dà piccolo era un gioco e ora è un lavoro con tanti soldi, sebbene con sacrifici. Siamo dei privilegiati e non dobbiamo dimenticarlo. Dobbiamo baciare per terra per la fortuna, poi bisogna lavorare con serietà e non bisogna accontenarsi. La voglia, bisogna venire al campo con voglia e far fatica. Questo dico sempre ai miei. Tanti anni fa bastava essere bravo a livello tecnico e non fisicamente, oggi no. Il motore deve essere sempre lucido e chiedo questo ai miei. Voglio impegno. Posso accettare anche qualche sciocchezza e mancanza in qualche serata, ma al campo bisogna pedalare e avere rispetto di chi lavora, dei compagni. Voglio grande impegno, voglia e senso di appartenenza. Dobbiamo “nchianare”, salire salire, come diremmo in calabrese”.