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A-TEAMS – Milan, ci vuole un incantesimo: Ibra-cadabra

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Zero goal nelle ultime tre è la triste statistica che accompagna il Milan da qualche settimana. Con o senza Ibra, il risultato non sembra essere differente. Anche perché allo svedese – che è palesemente fuori forma – è stato concesso di giocare solo 45 minuti. Eppure, in quel breve lasso di tempo in cui ha letteralmente camminato in campo, ogni suoi movimento creava un’opportunità. Con Ibrahimovic così in difficoltà dal punto di vista fisico, c’è bisogno di qualcuno che sappia sfruttare gli spazi che crea e insaccare quella sfera alle spalle del portiere. Ma con un Piatek demoralizzato, un Rebic apparentemente svogliato e un Leao troppo acerbo, c’è bisogno di un incantesimo.

IBRA CADABRA: IL TOCCO MAGICO

Per risolvere questa siccità in termini di reti segnate, c’è bisogno di una qualche specie di miracolo: Ibrahimovic in forma discreta. Ma non giocando una partita da ottobre è di ordinaria amministrazione che lo svedese abbia avuto dei cali. Naturale anche poiché non è più un giovanotto e i 38 anni si fanno ormai sentire. Ma la sua intelligenza tattica potrebbe risultare utile a Piatek o a Leao. E chi dice che il pistolero non fosse compatibile con Zlatan, probabilmente si sbagliava. Anzi, addirittura si potrebbe ipotizzare ad una piccola modifica che Pioli potrebbe apportare: un 4-3-1-2. Con Leao – probabilmente – al fianco di Ibra e uno tra Suso e Calhanoglu dietro le due punte.

Una formazione quasi similare a quella adottata dal Cagliari fino ad adesso. Prossima avversaria del Milan nella sfida di domani alle ore 15.00. Espugnare così facilmente l’arena sarda non sarà facile. Serviranno concentrazione, “cattiveria”e soprattutto goal

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NEL FRATTEMPO SI ATTENDE DAL MERCATO

Nel frattempo però che la scuderia tattica si prepara alla sfida contro i rossoblù, dalla regia i rossoneri non mollano Todibo. Specialmente adesso che ora l’asse Bergamo-Milano è caldo con Caldara in uscita e Kjaer in entrata, un nuovo difensore farebbe comodo. Come anche lo stesso Politano. Un mercato tutto lombardo, che non supera i confini tranne per Todibo. Il difensore del Barça deve ancora decidere, con il club catalano che – come già detto in precedenza – non sarebbe convinto di lasciarlo andare via a titolo definitivo. Nel frattempo ai rossoneri l’idea del prestito farebbe comodo, ma l’ultima parola spetta al ragazzo. Certo se la squadra di Pioli vuole tornare perlomeno in Europa, qualche piccolo sacrificio economico dovrà pur farlo; senza rischiare di essere poi estromessi come accaduto in estate. A questo punto bisogna considerare le carte a propria disposizione e concludere questa mano nel migliore dei modi.

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