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Fiorentina, Commisso: “Arriveranno 2-3 rinforzi dal mercato”

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Rocco Commisso, patron della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le parole dell’italo-americano sul mercato, lo stadio eil fatturato.

SUL MERCATO – “Penso che alla fine acquisteremo 2-3 giocatori in questo mercato. Però se spendiamo soldi voglio elementi che siano giusti anche per il prossimo anno quando costruiremo una squadra più forte. Non solo gente buona per 6 mesi. Iachini? Ha bisogno di un po’ di tempo per portare la Fio- rentina dove vuole lui.”

SUL FRANCHI E IL FATTURATO – “Una porcheria come è tenuto il Franchi».Nel 2017-18 ne ha fatturati 84. Con queste premesse come è possibile avere progetti ambiziosi? Dobbiamo aumentare i ricavi. Serve un nuovo stadio. In un primo mo- mento l’idea era di ristrutturare il Franchi poi ci hanno detto che non si potevano buttare giù le curve. Allora ci hanno proposto la Mercafir. Ma il prezzo non mi convince: 22 milioni sono tanti e poi potrebbero venir fuori altre spese. Aspettiamo il bando pubblico del Comune. Noi parteciperemo. Però ci guardiamo intorno. Se non è possibile fare il nuovo stadio a Firenze possiamo andare a Campi, a Sesto, a Scandicci, possiamo ripensare al Franchi. Il problema dell’Italia è la burocrazia. E io ho fretta. Non voglio stare altri 5-10 anni senza un impianto adatto che possa far crescere gli introiti coi biglietti e l’indotto. Avere la Mercafir solo in concessione? È un’ipotesi. Ma per 99 anni come la Juve e l’Udinese o per 40 anni come farà il Bologna? Già, ho parlato con Saputo che mi ha detto che il Dall’Ara verrà ristrutturato, le curve verranno abbattute e la società rossoblù avrà un incentivo dal Comune. Noi, invece, niente. Vi sembra giusto? E Bologna è lontana appena 100 km. Lo ripeto, sono venuto a Firenze per vincere. Voglio stare fisso nella parte sinistra della classifica. Ma non posso fare tutto da solo. Negli Usa i club sono aiutati a crescere. Magari vengono anche spostati da una città all’altra. Ma non porterò la Fiorentina a Torino. Avere stadi all’altezza è fondamentale per noi e per il calcio italiano. Altrimenti rischiamo di diventare la quarta Lega d’Europa. Resto convinto che la Fiorentina possa entrare nei primi 20 club d’Europa. Se questi problemi hanno spento la mia passione? No, ma sono deluso. E ho capito che devo alzare il piede dall’acceleratore. E questo non mi piace. Penso che prima di ripartire per New York avrò un altro incontro col sindaco.”

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