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All’Ascoli quasi riesce il colpaccio, il debutto di Cannavaro a Benevento termina con un pari

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Benevento - LA PARTITA AI RAGGI X
Tempo di lettura: 7 minuti

BENEVENTO-ASCOLI 1-1

E’ il giorno di Fabio Cannavaro a Benevento e in B, al posto dell’esonerato Caserta e dopo le due settimane di sosta, la sua prima squadra italiana da allenatore. Certo, tra Benevento ed Ascolti questa volta sarebbe stato tutto diverso. Diverso dalla scorsa stagione. E non solo per il cambio Diverso da come erano finiti i play-off di maggio a favore dei beneventani. Diverso perché Lapadula e Caserta non ci sono più. Diverso perché è il debutto di Fabio Cannavaro sulla panchina del Benevento. Diverso perché al posto di Sottil, ad Ascoli adesso c’è Cristian Bucchi. Resta come costante il ricordo (gioie da una parte, lacrime e rabbia dall’altra) e la carica dei tifosi. Quella dei marchigiani sopra tutto, delusi e ancora col dente avvelenato per i quarti di play-off persi (il pensiero va subito a quelle parole infuocate del presidente Pulcinelli). Ma questa volta sarebbe stato diverso anche questo. L’ascia di guerra tra i due club è stata definitivamente messa da parte e i due presidenti, prima del fischio d’inizio, si sono scambiati personalmente i gagliardetti come segno distensivo di pace, ma anche come gesto concreto in occasione dell’adesione di tutti i club di B alla campagna #forzaMarche, nata per sostenere le popolazioni colpite dalla violenta alluvione di qualche settimana fa. La società del presidente Vigorito ha messo a disposizione, dentro e fuori lo Stadio, tutti gli strumenti di comunicazione necessari per offrire supporto alla campagna. La prima cosa che contava sul terreno di gioco questo pomeriggio era la voglia di riscatto di queste due compagini. Quella dei giallorossi che ripartivano da un entusiasmo riacciuffato. Per l’Ascoli la trasferta al “Vigorito” aveva invece quel sapore particolare del ricominciare ma contro un mastino che ringhia. Per il Benevento aria di grande attesa, di un ripartire dopo gli ultimi passi falsi, con la speranza di iniziare bene e con in più l’esordio assoluto nel campionato italiano del campione del mondo Cannavaro, che fin qui aveva collezionato soltanto presenze all’estero (in club cinesi e arabi, Cina e in Arabia Saudita, e con la nazionale cinese ad interim per qualche mese) e che cercava un primo successo immediato. Reduci entrambe le squadre da due sconfitte consecutive, tra i primissimi nodi da sistemare per Cannavaro ci sono sicuramente la magrezza in attacco, visto i soli 4 gol messi a segno in 6 incontri, e il riordino della difesa.

LA CRONACA. Benevento a due facce con qualche black-out difensivo di troppo. All’ambiente caldissimo sugli spalti per 90’, la squadra ha risposto in maniera molto fredda, spaesata, disattenta, lento e prevedibile. Nella seconda frazione invece il cuore e i polmoni si sono associati e i giallorossi sono stati più arrembanti. L’Ascoli, si sapeva, era un brutto cliente da affrontare, duro da addomesticare. Ma, per almeno un tempo, è sembrato giocasse in casa, chiaramente ben dosando energie e fiato. Lo spirito battagliero è stato indubbiamente quello chiesto da Cristian Bucchi alla vigilia. Benevento che parte provando a trovare spazi e allargandosi tra i reparti, Ascoli in fase rimessa nei minuti iniziali. Da palla inattiva, al 6’, da calcio di punizione dalla destra calciato da Falasco, Botteghin trova il turbo nello scatto e nello staccare più in alto di Karic e Glik, piazzandola alle spalle dell’incolpevole Paleari. Ascoli non demorde e già al 13’ è avanti alla ricerca del secondo gol. Sarà il leit motiv di tutto il primo tempo. Paleari deve salvare capre e cavoli, uscendo avventurosamente su Dionisi. Dalla respinta la palla arriva a Gondo, ma la retroguardia beneventana riesce a togliere le castagne dal fuoco. Due minuti dopo marchigiani sempre e ancora in avanti alla ricerca del secondo timbro che spezzerebbe le gambe ai padroni di casa. Pregevole discesa sulla destra di Falzerano che fa alzare i battiti cardiaci, palla indietro a Buchel che tenta la bordata fenomenale da fuori: finisce molto alta sopra la traversa. Benevento in sofferenza. Al 26’ viene anticipato sotto porta per ben due volte il centravanti dell’Ascoli Dionisi, nel giro di pochissimi secondi. Prima da una palla alta smanacciata coraggiosamente da Paleari, poi da Leverbe. Ancora panico tra le fila dei giallorossi al 28’. E’ Caligara a far impazzire la difesa. Palla ancora per Dionisi che fa la barba alla traversa. Un minuto dopo è ancora Caligara a provare a trafiggere Paleari dalla distanza, ma la conclusione va fuori misura. Ascoli decisamente con più fame degli avversari, Benevento a digiuno non solo di emozioni da regalare, ma magro e avaro nel gioco, nel pressing e molto distratto e superficiale anche in cose basilari. Al 32’ è un tiro al bersaglio in 15 secondi con Quaranta prima, ben disinnescato a distanza ravvicinata dall’ottimo Paleari, e dal solito Dionisi poi con un tiro che sfiora il palo. Al terzo minuto di recupero prima vera azione da gol per i giallorossi. Su calcio d’angolo di Ciano (il secondo consecutivo durante i 3 minuti di recupero), svetta più in alto di tutti Glik che alza un tanto di troppo sopra la traversa. Il secondo volto del Benevento, quello più sveglio e risoluto, è venuto fuori nitidamente nella ripresa. A partire, anzitutto, dai tre cambi Farias, Simy e Schiattarella. Ascoli schiacciato e alle corde al pronti via. Guarna compie un mezzo miracolo su Ciano, ma nel flipper della respinta la palla ritorna a Ciano che, a portiere a terra, serve il neoentrato Farias per il più facile dei pareggi a porta sguarnita. E’ festa travolgente per gli oltre 7.000 tifosi del “Vigorito”. Gara che si stabilizza e consolida verso un pari, se non per due occasioni ghiottissime, una per parte. Al 74’ il neoentrato Eramo, a 5 minuti dal suo ingresso in campo, fa rientrare negli incubi il pomeriggio del debutto di Cannavaro. La botta da fuori area angolata è veramente notevole e mette seriamente in difficoltà Paleari, che ricaccia la minaccia marchigiana. L’occasionissima, l’ultima del match, è per i giallorossi ad un minuto dalla fine. Una traversa impedisce ad Improta (bello schiaffo di collo destro) di gioire e di Cannavaro di festeggiare l’esordio con i 3 punti. Paura alla fine, nei minuti di recupero per Leverbe che, sanguinante alla testa dopo un colpo fortuito, perde per qualche istante i sensi. Più volte, soprattutto Caligara e Dionisi che hanno ben figurato, hanno provato a piegare definitivamente le già limitate difese immunitarie del Benevento. Bucchi ha qualche rimpianto, ma può essere pienamente soddisfatto della prestazione della sua squadra. Benevento che, dal canto suo, ha meritato il pari. Così come Cannavaro merita di avere più tempo per capire nel dettaglio cosa non vada e correre ai ripari.

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IL TABELLINO

Benevento (3-4-2-1)

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Paleari; Glick (60’ Pastina), Leverbe, Veseli (24’ Capellini); Letizia, Karic (1’ s.t. Schiattarella), Acampora, Improta; Foulon (1’ s.t. Farias), Ciano; Forte (1’ s.t. Simy)

All. Cannavaro

Ascoli (4-3-3)

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Guarna; Quaranta, Botteghin, Bellusci, Falasco; Collocolo (69’ Eramo), Buchel, Caligara (81’ Salvi); Falzerano (81’ Ciciretti), Gondo (1’ s.t. Mendes), Dionisi (60’ Bidaoui)

Allenatore: Bucchi

All. Bucchi

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Arbitro: Fabbri di Ravenna

Reti: 6’ Botteghin (A), 46’ Farias (B)

Ammoniti: Gondo (A), Caligara (A), Eramo (A), Buchel (A), Botteghin (A), Bellusci (A)

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Recupero: 3’ primo tempo; 4’ secondo tempo

LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

6’ Benevento che parte provando a trovare spazi e allargandosi tra i reparti, Ascoli in rimessa nei minuti iniziali. Da palla inattiva, da calcio di punizione dalla destra calciato da Falasco, Botteghin trova il turbo nello scatto e nello staccare più in alto di Karic e Glik, piazzandola alle spalli dell’incolpevole Paleari

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13’ Ascoli in avanti alla ricerca del secondo gol. Paleari deve salvare capre e cavoli, uscendo avventurosamente su Dionisi. Dalla respinta la palla arriva a Gondo, ma la retroguardia beneventana riesce a togliere le castagne dal fuoco.

15’ Marchigiani ancora in avanti. Pregevole discesa sulla destra di Falzerano che fa alzare i battiti cardiaci, palla indietro a Buchel che tenta la bordata fenomenale da fuori: finisce molto alta sopra la traversa.

26’ Benevento in sofferenza. Anticipato sotto porta il centravanti dell’Ascoli Dionisi per due volte nel giro di pochissimi secondi. Prima da una palla alta smanacciata coraggiosamente da Paleari, poi da Leverbe.

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28’ Panico tra le fila dei giallorossi, è Caligara a far impazzire la difesa. Palla ancora per Dionisi che fa la barba alla traversa. Un minuto dopo è ancora Caligara a provare a trafiggere Paleari dalla distanza, ma la conclusione va fuori misura.

32’ Ascoli con più fame degli avversari, Benevento molto disattento. E’ un tiro al bersaglio in 15 secondi con Quaranta prima, ben disinnescato a distanza ravvicinata dall’ottimo Paleari, e dal solito Dionisi poi con un tiro che sfiora il palo.

48’ Prima vera azione da gol per i padroni di casa. Su calcio d’angolo di Ciano (il secondo consecutivo durante i 3 minuti di recupero), svetta più in alto di tutti Glik che alza un tanto di troppo sopra la traversa

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1’ s.t. Tre cambi per il Benevento ad inizio ripresa ed entusiasmo ritrovato in campo. Ascoli schiacciato al pronti via. Guarna compie un mezzo miracolo su Ciano, ma nel flipper della respinta la palla ritorna a Ciano che, a portiere a terra, serve il neoentrato Farias per il più facile dei pareggi a porta sguarnita. E’ festa travolgente per gli oltre 7.000 tifosi del “Vigorito”

74’ Il neoentrato Eramo stava per colpire a 5 minuti dal suo ingresso in campo. La botta da fuori area angolata mette in difficoltà Paleari che ricaccia la minaccia marchigiana

89’ Traversa del Benevento di Improta! Dialogo tra il solito tuttofare Acampora e Ciano. Appoggio per Improta che schiaffeggia la traversa.

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