Approfondimenti
FIELD & STATS – La spedizione dei duemila
Che prima o poi avremmo dovuto fare i conti con i calciatori del duemila era nelle attese di tutti noi appassionati di calcio, che il poi fosse già un tempo presente questo forse in pochi erano già pronti ad accettarlo.
La generazione Z del calcio europeo è emersa in tutta la sua vivacità e in tutto il suo talento nell’ultimo turno di coppe europee dove molti under 21 si sono messi in mostra e alcuni di loro sono risultati decisivi anche per il tabellino ed il discorso qualificazione.
È il caso di Jude Bellingham e Phil Foden entrambi decisivi in schieramenti opposti in Borussia Dortmund – Manchester City (in cui è rimasto a secco il diamante più pregiato tra i calciatori del duemila: Erling Haaland), piuttosto che di Vinícius Junior del Real Madrid che ha di fatto estromesso il Liverpool con una doppietta nel match d’andata.
O ancora di Brian Brobbey e Riccardo Calafiori entrambi 2002 ed entrambi protagonisti, il primo con il gol il secondo con l’assist per il gol qualificazione di Dzeko, nel ritorno di Europa League tra Roma e Ajax.
Nell’ultimo turno di coppe europee in cui si sono disputati i quarti di finale di Champions ed Europa League tra le gare di andata e ritorno sono scesi in campo in campo un totale di 38 giocatori nati dopo il 1 gennaio 2000 con l’Ajax che ne ha schierati 8, il Borussia Dortmund 5, l’Arsenal 4.
La colonia più numerosa è stata rappresentata dai giocatori inglesi (7), seguiti dagli olandesi (6) e dai brasiliani (4). In egual numero (2) tedeschi, spagnoli e italiani (Calafiori, Kean).
Oltre al club e la provenienza geografica è utile considerare il minutaggio nei propri campionati di questi calciatori per meglio comprenderne il livello di maturità e di incisività nelle proprie squadre e di conseguenza nelle proprie leghe.
Dei 38 giocatori scesi in campo nei quarti di finale circa il 45% (17) ha un minutaggio nel proprio campionato superiore a 900 minuti, circa il 29% è stato utilizzato per un minutaggio compreso tra i 300 e i 900 minuti, oltre il 18% (7) hanno avuto un impiego inferiore ai 90 minuti.
Si va per intenderci dall’impiego superiore ai 2000’ di Haaland del Borussia Dortmund, Gravenberch dell’Ajax e Bukayo Saka dell’Arsenal alle zero presenze di Diallo del Manchester United e Balogun dell’Arsenal.
Impiego dei giocatori under 21, il rapporto CIES – Football Observatory
Ma qual è la condizione generale d’impiego dei calciatori nati dall’anno 2000 in termini di minutaggio in Europa e in particolar modo nei maggiori cinque campionati continentali?
Prendendo come riferimento il recente rapporto demografico CIES – Football Observatory sull’impiego dei calciatori under 21 nel mondo possiamo riscontrare una certa corrispondenza rispetto a quanto visto nei quarti di finale delle coppe europee.
Il Borussia Dortmund è la squadra dei 5 top campionati europei che ha la più alta percentuale di impiego di giocatori under 21 nel proprio campionato pari al 28,5%. Delle squadre dei top 5 campionati che hanno preso parte ai quarti di finale la più vicina è il Paris Saint Germain (15°) con un impiego di under 21 in Ligue1 pari all’11,4%.
Ampliando la lente ai primi 10 campionati europei poco distante nel ranking dal Borussia Dortmund troviamo l’Ajax che in Eredivise ha avuto finora un impiego di giocatori under 21 pari al 26,9%.
A Livello UEFA in testa al ranking troviamo la squadra lettone del FK Metta con un dato superiore all’80%, e lettoni sono anche altre tre delle prime cinque squadre, tutte con un utilizzo superiore al 50%.
Appena dietro e appena al di sotto del 50% troviamo i danesi del Nordsjælland (48,9%) dove negli ultimi anni hanno ben pescato le squadre italiane: la Sampdoria con il talento 2000 Mikkel Damsgaard, ed il Bologna con il classe ‘99 Adreas Skov Olsen.
Minutaggio nei 5 top campionati europei
Tornando a focalizzare l’analisi sui top 5 campionati europei in termini di presenze i giocatori nati dal 2000 che sono scesi in campo nei propri campionati sono 361 su 2711 giocatori scesi in campo per un rapporto pari al 13,3%*.
La Ligue1 è il campionato che ha visto schierato in campo il più alto numero di calciatori nati dopo il 1 gennaio 2000 (112 pari al 19,8% di giocatori con presenza), seguita dalla Bundesliga con impiego di poco superiore al 15% rispetto ai giocatori con presenza.
Premier League, Serie A e Liga viaggiano tutte su un impiego di poco superiore al 10% di giocatori duemila rispetto ai giocatori con presenza.
Dati che trovano conferma nel rapporto CIES relativo ai top 5 campionati europei che colloca nelle prime dieci posizioni del ranking sull’utilizzo dei giocatori under 21 ben sette squadre francesi alle spalle Dortmund. Gli altri due posti della top 10 sono occupati dall’appena retrocesso Schalke 04 (7°) e dal Wolverhampton (9°).
Tra le italiane quelle messe meglio nel ranking sono l’Hellas Verona (14° con l’11,7%) grazie all’impiego di Ivan Ilić e Matteo Lovato entrambi con 23 presenze e oltre 1.300 minuti d’impiego, ed il Cagliari (16° con l’11,3%) in cui incidono le 19 presenze e gli oltre 1.600 minuti d’impiego del difensore polacco Sebastian Walukiewicz e gli oltre 500’ del compagno di reparto Andrea Carboni.
Le peggiori in coda al ranking con un utilizzo di giocatori nati dall’anno 2000 pari a zero, tra le altre, sono Inter e Lazio, precedute da Napoli e Crotone con lo 0,1%.
Nel grafico seguente è possibile vedere alcuni dettagli legati al minutaggio nelle 5 top leghe europee che di fatto differenziano maggiormente i termini d’impiego dei giocatori nati dopo l’1 gennaio 2000.
È facile notare come i livelli di impiego di questi giocatori in Premier League si avvicini molto a quello di Ligue1 e Bundesliga se consideriamo quelli con un minutaggio superiore ai 900’, e come il dato di queste tre leghe sia decisamente superiore a quello registrato in Serie A e in Liga per la stessa fascia di utilizzo.
Questi ultimi due campionati sono anche gli unici con una percentuale superiore al 40% (in serie A addirittura il 47,6%) di calciatori nati dal duemila con presenza nel massimo campionato con un minutaggio inferiore a 90’ stagionali.
Se consideriamo l’ampia fascia dei giocatori con almeno 300’ in campo la Premier League diventa il campionato con la più alta percentuale d’impiego (47,3%), la Liga (circa il 45%) arriva ad equiparare i livelli d’impiego di Ligue1 e Bundesliga, mentre la Serie A rimane il fanalino di coda con un dato inferiore al 35%. Vale a dire che dei 63 giocatori nati dopo l’1 gennaio 2000 che hanno fatto almeno una presenza in Serie A più di 40 hanno avuto un minutaggio inferiore ai 300 minuti stagionali.
È forse questo aspetto che pare confermare più di ogni altro che la nostra Serie A rimane una vetrina piuttosto ostica per i giovani calciatori, anche se questo non impedisce la fioritura e la maturazione di diversi talenti che non sfigurano affatto nel confronto con i pari età delle altre leghe.
A questo confronto ci dedicheremo nelle prossime settimane scendendo maggiormente nel dettaglio dell’analisi dei giocatori della Generazione Z del calcio europeo comparando le prestazioni per reparto e per campionato, segnalando i prospetti più interessanti emersi in questa stagione e quelli in corsa per un posto agli Europei.
*Fonte dati anagrafici e minutaggio nei rispettivi campionati www.fbref.com al 13.4.2021
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