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FIELD & STATS – Preview Champions League: Ottavi di finale

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Trascorsi due mesi dal sorteggio di Nyon è nuovamente tempo di Champions League con gli ottavi di finale che si aprono questa sera con Barcellona-PSG e Lipsia-Liverpool (si giocherà a Budapest per ragioni legate al Covid) e si chiuderanno mercoledì 17 marzo con i match di ritorno di Chelsea-Atletico Madrid e Bayern Monaco-Lazio.

Iniziamo a vedere come arrivano a questo appuntamento le pretendenti ancora in corsa per la finale di Istanbul a partire dal sorteggio fino ad oggi.

Chi arriva con il vento in poppa è senza ombra di dubbio il Manchester City di Pep Guardiola che delle 12 partite disputate ne ha vinte 11 pareggiandone una, con 29 gol fatti e tre soli subiti ed una media punti a partita di 2,83.

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Ruolino di marcia senza sconfitte anche per Atletico Madrid e Barcellona, che insieme al City sono le uniche altre due squadre ad aver conquistato più del 90% dei punti disponibili.

Chi non se la passa troppo bene negli ultimi due mesi sono le squadre (presente e passato) di Jurgen Klopp, le uniche ad aver incamerato meno della metà dei punti disponibili con il Liverpool che ha viaggiato ad 1,25 punti di media a partita, ed il Borussia Dortmund appena sopra a 1,40.

Per quanto riguarda le italiane nel periodo di riferimento la migliore per percentuale di punti conquistata è stata la Lazio davanti a Juventus ed Atalanta.

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In valore assoluto, considerando l’intera stagione, la squadra migliore per media punti è l’Atletico Madrid (2,57) davanti a Bayern (2,33) e Manchester City (2,30).

I tedeschi hanno il miglior attacco con 2,9 gol fatti in media a partita, meglio di PSG (2,28), Atalanta e Barcellona entrambe con 2,23 gol segnati in media a partita.

Paris Saint Germain, Manchester City ed Atletico Madrid hanno le difese meno battute del lotto, e dei propri campionati nazionali rispettivamente con 0,6 0,61 e 0,62 gol subiti in media a partita. Tra le italiane solo la Juventus incassa meno di un gol a partita (0,9).

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La Champions League è una competizione estremamente dispendiosa sia dal punto di vista fisico che mentale che può finire per gravare sul rendimento delle squadre nelle proprie leghe.

Vediamo quali sono state le squadre che hanno evidenziato la maggiore differenza di rendimento in costanza e in assenza delle gare di Champions.

Su chi ha gravato di più il doppio impegno campionato-Champions? Senza dubbio sul Barcellona di Koeman.

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I catalani quando non sono stati impegnati in Champions hanno suonato una musica ben diversa nella Liga, portando a casa 1,32 punti in più in media a partita, segnando quasi un gol di media a partita in più e subendone 0,46 in meno.

Discorso analogo può essere fatto per l’Atalanta che nelle gare lontane dagli impegni Champions ha elevato il proprio rendimento di un punto a partita, ben 1,6 gol fatti in più e 0,37 subiti in meno.

Miglioramenti sensibili nel rendimento lontano dalla Champions anche per il Manchester City che in Premier ha incamerato 0,66 punti in più in media a partita segnando quasi un gol in più a partita.

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In controtendenza troviamo il Liverpool e il Chelsea che nelle gare pre/post Champions hanno viaggiato ad una media punti superiore al proprio ruolino di marcia in assenza della coppa, con le difese che in quel periodo ha concesso 0,4 reti in meno. Stesso discorso per la fase offensiva del PSG che lontano dagli impegni Champions ha fatturato 0,43 reti segnate in meno in media a partita.

I campionati nazionali ci restituiscono oggi un mosaico piuttosto alterato in alcune sue componenti rispetto a quanto ci ha lasciato la fase a gironi della Champions conclusa a dicembre.

Rispetto ad allora sono cambiate anche le guide tecniche di Borussia Dortmund, PSG e Chelsea con Terzic che ha sostituito Favre e Pochettino che ha sostituito Tuchel poi passato al Chelsea al posto di Frank Lampard.

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Con i dati messi a disposizione dalla UEFA andiamo ad indagare l’efficacia delle fasi di possesso e non possesso durante la fase a gironi delle squadre impegnate negli ottavi utilizzando i parametri dei gol fatti e subiti per minuto di possesso/non possesso e dei tiri fatti e subiti per minuto di possesso/non possesso palla

Relativamente al possesso palla, le squadre che hanno tenuto maggiormente il dominio del pallone nella fase gironi sono state Real Madrid e Manchester City (entrambe 38 minuti a partita) seguite da Barcellona, Bayern e Borussia Dortmund (tutte a 37’).

Chi ha sfruttato meglio il dominio del pallone? In termini realizzativi, nonostante il secondo peggior dato per possesso palla (27’, meglio solo del Porto con 23’), il ‘Gladbach ha segnato un gol ogni 10’ di possesso, facendo meglio di Bayern (12’ di possesso per 1 gol) e Chelsea (13’).

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Le squadre peggiori in questa classifica sono, ad eccezione del Barça, le spagnole con l’Atletico che nella fase a gironi ha segnato un gol ogni 25 minuti di possesso facendo peggio di Siviglia (23’) e Real Madrid (21’).

Nella fase di non possesso è spaventoso il dato del City che in 26 minuti di possesso medio concesso agli avversari ha subito soltanto un gol. Fa molto bene anche il Porto di Conceiçao in fase di non possesso, i tre gol subiti nella fase a gironi sono arrivati tutti nella gara contro il City, poi cinque clean sheet.

Rispetto ai tiri effettuati per minuto di possesso le squadre migliori del lotto sono le spagnole, al pari del Lipsia di Negelsman. Nella fase di non possesso le squadre che meglio sono riuscite a limitare la pericolosità del possesso avversario sono: su tutte il City, poi Real Madrid, Barça e Atalanta.

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Le squadre che si sono maggiormente esposte al tiro avversario sono il Bayern Monaco (nonostante sia, con 24’, la squadra che mediamente ha fatto meno non possesso) e il PSG.

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