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FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – La partita che ricorda uno scudetto
Nel 1964 la grande Inter giocava contro la squadra che tremare il mondo faceva: il Bologna.
Prima di quello spareggio d’altri tempi, i tifosi rossoblu avevano la piena consapevolezza di poter vincere quella partita. La squadra aveva nomi e campioni alla pari dell’Internazionale. Bulgarelli da una parte e Mazzola dall’altra davano la dimensione delle due squadre.
Dopo la conquista di quell’ultimo scudetto, rimasto nella storia proprio per come era stato conquistato, Bologna ed Inter hanno fatto due percorsi calcistici e societari completamente diversi.
L’Inter ha saputo ancora vincere, con la gestione di diversi presidenti tra i quali Pellegrini e Moratti.
Il Bologna non ha mai più saputo vincere qualcosa di importante. Non ha mai più avuto la forza di essere protagonista.
Vicissitudini societarie, retrocessioni, campionati anonimi, mancanza di identità. Solo alcune parentesi positive che avevano dato al popolo rossoblu gioie da tempo sopite.
Oggi, con l’Inter che lotta ancora per lo scudetto, vogliamo una di queste parentesi e la vogliamo riempire con un titolo da prima pagina della Gazzetta. Non sarà facile e lo sappiamo. Ma quale occasione migliore per provarci? Una partita del genere è già segnata, scritta sulla pietra.
Poi però ci ricordiamo un coro che i Boys dell’Inter cantano e crediamo che tutto possa accadere. “Amala, Pazza Inter Amala”. La squadra di Conte è tanto compatta e forte quanto imprevedibile durante le partite. Può avere un black out, può distrarsi per un breve periodo, può sbagliare goal fatti e perdere partite già vinte.
I ragazzi di Mihajlovic, oltre alla prestazione che devono comunque fare, possono “sperare” nell’originalità dell’avversario.
Ma la speranza che qualcosa a favore accada deve essere sempre marginale rispetto a quanto si possa incidere sui fatti.
Vediamola così. Vogliamo che sia una partita da tripla e partita da tripla sarà.
Crediamo nello spirito di squadra dei ragazzi di Sinisa, crediamo in Sinisa e nei consigli che sarà in grado di dare ai suoi.
San Siro è sempre uno stadio che dà stimoli. Il Bologna ha già vinto con l’Inter a Milano e proprio con il Mister in panchina, lo scorso anno. Ciò che si è già fatto, si può ripetere. L’impossibile è ciò che non si è mai visto.
Possiamo sognare il risultato o credere nella vittoria. Sembra lo stesso obiettivo ma non lo è. Se il Bologna ci crede è perchè ha i mezzi morali e tecnici per farlo. Se sogna solo l’impresa, spera nella giornata storta dell’avversario.
Forza e convinzione: queste sono le armi da tirare fuori a San Siro.