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VLAD DIETRO LE QUINTE – Black Mamba

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Appuntamento del giorno con la rubrica targata LBDV dal titolo “VLAD DIETRO LE QUINTE”. Una rubrica dedicata a chi, oltre al calcio giocato, ama curiosità e aneddoti legati al mondo del pallone.

Un appuntamento quello di oggi dedicato alla notizia che in queste ore ha sconvolto il mondo dello sport. Ieri è venuto a mancare Kobe Bryant, un personaggio simbolo del basket, uno dei cestiti più forti ed influenti di sempre.

Un incidente in elicottero in cui hanno perso la vita altre otto persone, tra cui quella della sua amata figlia Gianna. Una tragedia infinita, che si stenta a credere.

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È venuto a mancare non solo un grande sportivo.

È andata via un’icona che ha affascinato gli amanti della pallacanestro e non solo.

È andato via un uomo che con l’Italia era legato per diversi motivi. Dall’età di sei anni, infatti, la sua famiglia si trasferì nel nostro Paese per esigenze lavorative del padre Joe Bryant. Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia sono le città che ha frequentato e che hanno lasciato in lui in bellissimo ricordo.

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Bryant ha sempre riservato parole d’affetto nei confronti dell’Italia, tant’è che lui stesso parlava fluentemente la lingua italiana. E soprattutto non ha mai nascosto la sua passione per il Milan.

Ho sempre tifato per il Milan e se mi tagliassero il braccio sinistro sanguinerei rossonero

Un amore ribadito anche in occasione della sua visita a Milanello, che la stessa società rossonera sta ricordando tramite il proprio canale tematico.

Tanti sono i messaggi social di cordoglio che, in queste ore, stanno dando omaggio al cestita, tutti aventi un unico comun denominatore: lo sgomento. Un sentimento inevitabile per chi ha amato le gesta di un campione immenso che ci saluta fin troppo mestamente e fin troppo presto.

Ciao Black Mamba.

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