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ANGOLO DEL TIFOSO BOLOGNA – Il derby si tinge di rossoblu

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Avevamo detto, con onestà, che il derby era una partita particolare e che i meno favoriti spesso lo vincono. La partita, come si poteva supporre, è stata dura, combattuta e a tratti spettacolare.

Nonostante il campo pesante e la pioggia copiosa, le due squadre hanno mostrato entrambe un ottimo possesso palla e trame tecniche di valore.

Dicevamo della pioggia. Il clima piuttosto invernale ha impedito a Mihajlovic di sedersi in panchina. Dietro consiglio dei medici ha preferito rimanere al caldo e protetto in uno Sky box.

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Venendo alla partita, i primi venti minuti di gioco sono stati di studio. Poi, al minuto ventitre, la Spal è passata in vantaggio con un calcio di rigore di Petagna. Fallo fischiato a Paz per un intervento scomposto su Di Francesco in piena area di rigore.

Il rigore non destabilizza minimamente i ragazzi di Mihajlovic che, dopo appena un minuto, riescono a pareggiare con un autogoal di Vicari provocato da un’azione a percussione di Soriano.

All’intervallo nulla di fatto, le due squadre entrano negli spogliatoi con un pareggio parziale e con la consapevolezza che è possibile vincerla.

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Al rientro in campo ecco che in panchina compare la sagoma del mister Mihajlovic. La pioggia è calata ed il guerriero ha deciso di scendere in campo a fianco dei suoi.

L’effetto guida si fa subito sentire. I ritmi e l’intensità della squadra sono maggiori. La Spal ci prova a creare qualche pensiero alla retroguardia del Bologna. Sopratutto Petagna fa da boa uscendo dall’area e smistando sulle fasce laterali.

Questa esile pressione spallina, però, dura ben poco. A centrocampo, uno Schouten sontuoso ricorda il Pogba dei tempi migliori. Interdizione, fisicità, corsa, idee chiare nell’impostare. Pioli a fine partita fa i complimenti a scena aperta al giovane compagno.

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Al cinquantanovesimo minuto di gioco Musa Barrow fa il suo esordio con la sua nuova squadra, sostituendo Santander. Al sessantesimo il gambiano fa un eurogoal portando in vantaggio il Bologna.

La squadra felsinea gioca sul velluto con azioni di prima ben costruite. Una di queste, splendida, porta al terzo goal di Pioli su assist di Soriano.

La squadra gira, i giovani investimenti fatti dalla società iniziano a dare segnali di assoluta grandezza. Improvvisamente si ha la convinzione che il buon Saputo abbia davvero le idee chiare.

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Iniziano le allucinazioni dei tifosi. Il Bologna che fra un anno si qualifica per l’Europa League o che fra tre passa i gironi della Champions.

Sognare è lecito ma la continuità di rendimento è la prima condizione per avere certezze fondate. Vincere a Ferrara con la Spal è un ottimo risultato, sopratutto per come è maturato.

Le assenze di giocatori importanti non si sono sentite, e questo fa capire che il gruppo è solido.

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Crediamo però che le prossime cinque partite potranno dare la vera dimensione di questa squadra. Il Bologna tre le giocherà in casa con Brescia, Genoa ed Udinese.

Le altre due a Roma con le due squadre della capitale. Qui l’asticella si potrebbe alzare e vedere se i baby di Mihajlovic sono così forti.

La cronaca è cronaca, ma qui a Bologna si va oltre ciò che accade. Si guarda al futuro con ottimismo, sempre. Vogliamo tornare una grande squadra e, come dice Sinisa: Volere è Potere.

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