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ANGOLO DEL TIFOSO NAPOLI – Napule è… ad ogni possibile svolta, un rettilineo

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Il Napoli con la Lazio ha perso immeritatamente.

Senza quell’infortunio difensivo da terza categoria (con tutto il rispetto per chi ci gioca), sarebbe stato quantomeno un pareggio. Col coraggio di rischiare una punta come Llorente accanto a Milik, nell’ultima mezz’ora quantomeno, si poteva pure provare a vincerla.

Della gara di sabato bisogna salvare alcuni sprazzi di Hisaj, talune chiusure di Manolas, l’intensità tecnico-tattica vista per larghi tratti del secondo tempo, la voglia – parsa evidente – di chiudere la Lazio nella propria metà campo e cercare il gol, che sarebbe stato più che meritato.

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Curioso (e sintomatico) che due squadre così combinate (e spesso approssimative e rinunciatarie) come Inter e Lazio siano così in alto in classifica ed abbiano collezionato così tante vittorie e punti ed abbiano avuto bisogno di veri e propri “regali” da parte degli azzurri per avere la meglio.

E’ un anno stregato, in cui gli azzurri ci mettono tanto del loro, ma nel quale non va davvero bene nulla.

Ogni partita almeno un legno colpito e svariate occasioni fallite.

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Il girone d’andata dice che il Napoli è nella parte destra della classifica. E’ una posizione meritata, se si guardano acriticamente i risultati ed i pochissimi gol realizzati.

Dalla settimana prossima – però – bisognerà invertire la marcia e cominciare a macinare punti, altrimenti la delusione e la rabbia diventeranno presto disperazione.

Lobotka e Demme non rappresentano una panacea, ma sono comunque un segnale. Si vuol provare a rimettere in sesto la squadra, a recuperare un modulo che può dare soddisfazioni ed a riempire i vuoti che paiono evidentissimi.

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Si farà ancora qualcosa nel mercato di gennaio. Non fosse altro, in questa fase, per dare una sveglia ad una squadra che mostra certamente segni di ripresa evidenti, ma che non riesce ad evitare errori marchiani, puntualmente puniti con gol subiti che poi decidono le partite.

La gara di martedì col Perugia, in Coppa Italia, assume un’importanza prima inimmaginabile. Perché questo Napoli ha bisogno di far gol, di vincere le partite e di alzare le braccia al cielo sorridendo. Speriamo accada presto e si cominci proprio da martedì. Perché poi in casa nostra arrivano la Fiorentina e – soprattutto – la Juventus, occasioni perfette per dimostrare che il Napoli esiste e vuol riprendersi quel che è suo.

Per adesso tutto quel che può andare storto… va storto.

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Ed ogni potenziale svolta diventa… un rettilineo.

E tutto continua ad andare come sta andando, vale a dire male.

La speranza è che tutto si sia concentrato negli ultimi mesi, per non venir fuori più avanti e per far ricordare, in un tempo futuro, quanto in basso si era sprofondati prima di ricominciare a salire.

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Di speranze a volte si muore, ma senza speranze si è morti già.

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