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FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – Torino – Bologna vale un pezzo di Europa

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Siamo solo al giro di boa del campionato ed è presto per i verdetti. Ma ci sono partite che, al di là del momento in cui vengono disputate, possono valere tanto.

Oggi, Torino – Bologna, è una di queste. Certamente il risultato finale, se pieno, per una delle due compagini sarà importante in termini di punti. Ma, ancora di più, si entrerà in quella sana e definitiva consapevolezza della propria forza. Insomma, un bel condensato di energia positiva e trampolino di lancio per l’inizio del girone di ritorno della prossima settimana.

Lo scorso anno, al Comunale di Torino, la squadra di Mihajlovic si impose per 2-3, con una prestazione incredibile di Rodrigo Palacio. Mazzarri, al termine di quel match, in sala stampa era sbigottito da quanto l’argentino aveva mostrato in campo. Gli venne naturale dire che sembrava Maradona…. Per Palacios, in effetti, fu la partita perfetta dove tutto quello che faceva riusciva al meglio. Era imprendibile e dava spettacolo.

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Anche quest’anno El Trenza sta giocando comunque ad altissimi livelli, tant’è che mister Mihajlovic lo ritiene insostituibile. Tecnica, dinamismo, generosità, lucidità, classi, colpi: insomma un fuoriclasse.

Siamo certi che Mazzarri alle 15.30 di oggi si raccomanderà con i suoi di guardare a vista l’attaccante rossoblu che sarà raddoppiato se non triplicato ad ogni possesso palla.

Oltre a questa doverosa citazione ad una delle pedine fondamentali del Bologna, siamo certi che sarà una partita aperta. Condizionata, forse in parte, dalla Coppa Italia, affrontata dal Torino giovedì e finita ai rigori a mezzanotte con una vittoria. I granata saranno carichi ma anche stanchi fisicamente. Il Bologna ha lavorato invece tutta la settimana con la solita intensità per preparare al meglio l’incontro. Dunque si presenterà con voglia e coraggio per giocarsela e vincerla.

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Ci sono tanti incroci di ex giocatori dall’una e dall’altra parte.

Per Verdi, che a Bologna ricordano per le sue prodezze e legato a al capoluogo emiliano anche per motivi sentimentali – “la sua compagna è bolognese” – sarà di certo una partita speciale.

Anche per Soriano che, invece, a Torino, non ha espresso al meglio il suo potenziale di gioco. Lui, per Sinisa, è il perno per sviluppare le idee di gioco in attacco e sicuramente vorrà incidere.

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Lo stesso mister serbo ha vissuto a Torino un periodo della sua carriera da allenatore, portando i granata ad ottimi livelli di squadra e classifica e sfiorando l’Europa.

I presupposti tecnici ed emotivi per assistere ad un match di alto livello ci sono tutti. Le occasioni per segnare ed i goal non dovrebbero mancare. Belotti, Berenguer, Verdi da una parte e la cooperativa Bologna dall’altra.

Essendo poi il mercato di Gennaio già partito, oggi potrebbe anche essere l’occasione per assistere all’esordio del talentino Dominguez che sarà in panchina. L’infortunio di Medel in allenamento sembra quasi “profetico” per dare fin da subito la chanche dell’esordio al giovane centrocampista argentino.

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Il mercato di Gennaio, o mercato di Mezzo, come a noi bolognesi piace chiamarlo, può essere fatto in due modi. O per rimediare agli errori di valutazione commessi in estate nella costruzione della rosa, o con anche un occhio già al progetto futuro.

Nel primo caso, l’obiettivo è esclusivamente quello di migliorare la situazione di classifica di questo campionato e poi tirare una riga a fine stagione.

Nel secondo scenario, invece, – ed è il caso del Bologna – si cerca di migliorare la situazione in essere, ma investendo cifre alte anche su prospetti relativi al progetto del futuro.

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Barrow, Ibanez, Vignato e Dominguez appunto rappresentano quattro elementi per il Bologna del futuro, che vuole arrivare in Europa e nel calcio che conta.

Il presidente Saputo ha sempre detto, da quando è arrivato, che sarebbe stato un percorso di crescita. E così sta avvenendo. Le idee sono piuttosto chiare e le azioni che si stanno mettendo in campo rispettano appunto idee e progetto.

Come sempre gli uomini, nelle sfide, fanno la differenza.

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Mihajlovic è l’allenatore che fa la differenza, e lo si è visto.

I giocatori che il Bologna segue e mette sotto contratto devono avere determinate caratteristiche tecniche e umane.

I direttori sportivi, parlando di Sabatini e Bigon, hanno unito le loro competenze e caratteristiche e lavorano di qualità.

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Marco Di Vaio rappresenta un prezioso raccordo tra spogliatoio e società, oltre che un responsabile scouting.

Fenucci sta amministrando al meglio i conti ed il bilancio del presidente Saputo.

Il marketing seguito da Christoph Winterling punta sia al territorio locale che al mercato globale. Il brand della squadra acquista sempre più valore sui mercati asiatici, dove il margine di sviluppo è enorme. Winterling dice: “occorre seminare e coltivare la passione per il Bologna“.

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Insomma, vista così, sembra che la macchina che si sta costruendo abbia davvero caratteristiche uniche, che nel prossimo futuro potrebbero sorprendere tutti gli addetti ai lavori.

Nel frattempo tutti gli occhi puntati su Torino – Bologna di oggi.

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