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PROSPETTIVE DI VENERE – Diciottesima giornata di Serie A

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Vi sono – come  noto – due cose apparentemente ed assolutamente opposte che ci condizionano ugualmente: l’abitudine e… la novità.

E’ per questo che il classico appuntamento de “Le Prospettive di Venere” di inizio anno necessariamente risente della circostanza – non banale – della ripresa dopo la sosta natalizia, oltre che delle novità, immediate o in dirittura d’arrivo, conseguenti al mercato di riparazione cui ricorrono molti club.

E’ la penultima giornata del girone d’andata di Serie A, la prima giornata D.I. (Dopo-Ibrahimovic).

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Ad ora di pranzo di una domenica che pare sabato, toccherà a Brescia e Lazio scendere in campo per primi, con animi contrapposti poiché i biancocelesti vorrebbero iniziare l’anno nuovo come hanno finito il vecchio (vincendo), mentre il Brescia attende dal 2020 la spinta ed i punti giusti per rimanere in serie A. Chi attende di capire chi si è appesantito di più dopo le feste tra Balotelli ed Immobile potrebbe esser sorpreso e constatare che la gara sarà decisa a centrocampo.

La gara tra Spal e Verona, invece, conta moltissimo per la squadra di casa che ha – quale unica e residua speranza – quella di racimolare almeno tre punti da qui alla fine del girone d’andata. Poiché la prossima è a Firenze, la scelta è obbligata, Juric permettendo.

La prima gara di Davide Nicola sulla panchina del Genoa, invece, alle 18 prevede un delicatissimo scontro interno con il Sassuolo. Saranno della partita, probabilmente, i nuovi acquisti Behrami e Destro, chiamati a risollevare le sorti d’una squadra che ha collezionato solo 11 punti fino ad ora, ma che ha necessità di farne almeno 4 nelle ultime due.

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La domenica sera è tutta di Roma-Torino, che accompagneranno il viaggio della Befana puntando, rispettivamente, su Zaniolo, Perotti e Dzeko e su Verdi, Berenguer e Belotti.

In qualsiasi periodo dell’anno è gara a senso unico, alla ripresa dopo la sosta, alla vigilia d’una Befana che potrebbe portare novità dal mercato per entrambe c’è da stare molto attenti perché le insidie sono dietro l’angolo (e vengono dai calci d’angolo).

Lunedì ad ora di pranzo, mentre i bambini apriranno la calza, Bologna e Fiorentina proveranno a vincere l’inerzia d’un match che, per vari motivi, sembra far presagire un pareggio senza gol.

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A Iachini servono risposte immediate (specie da Chiesa), a Mihajlovic solo conferme di quanto di buono s’è visto fino a fine anno.

Alle ore 15.00 del 06 gennaio 2020 ritorna a calpestare il prato della serie A Zlatan Ibrahimovic, di scena subito davanti al proprio pubblico, di fronte ad una squadra ed una difesa (quella della Sampdoria) che – in assenza di cataclismi – sarà chiamata solo ad assistere ai doni rossoneri d’una Befana che avrà le fattezze d’un gigante svedese mancato davvero tanto al nostro campionato. E mentre tutti ne osserveranno movimenti e giocate, per capire se l’età è davvero un optional quando sei un uomo programmato per giocare a calcio, Gabbiadini e Quagliarella proveranno a rendere il tutto meno scontato, mandando di traverso – come spesso accaduto alla ripresa post-natalizia – l’Epifania rossonera.

In contemporanea Juventus e Cagliari si affronteranno a Torino, col tridente magico bianconero che darà super lavoro alla difesa rossoblù, chiamata ad un’unica possibile contromossa: Nainggolan a far da diga, ripartenze veloci con Rog e Cigarini e affidare al cielo la buon giornata di Joao Pedro e Simeone. E’ match scontato se si gioca alla playstation; sul rettangolo verde, nella prima partita dell’anno potrebbe pure essere più combattuta e meno scontata.

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Atalanta e Parma chiuderanno il primo pomeriggio con una gara assai importante per la necessità che ha la squadra di casa di rimanere attaccata al terzo e quarto posto. Sarà però necessario indirizzarla subito, poiché il Parma, si sa, di rimessa gioca assai bene e crea non pochi problemi, anche se l’assenza di Gervinho pesa parecchio.

Alle 18.00 di lunedì c’è invece Lecce-Udinese, dove la vittoria della squadra di casa significherebbe aggancio e possibilità di guardare con maggiore fiducia al girone di ritorno. L’Udinese si presenta – però – al gran completo e difese come quelle giallorosse sono quelle ideali per gente come Okaka e Lasagna. Avessimo l’onere di scommettere ad ogni costo, sarebbe gara da tripla, dovendo azzardare un risultato esatto col rischio brutta figura, diciamo 1-1.

L’Epifania, si sa, è “apparizione”, “manifestazione”.

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Lo sa Gennaro Gattuso, che attende lunedì sera l’Inter capolista ed ha come unica speranza quella che riappaia e si manifesti la squadra capace di tener botta contro chiunque, disegnando gioco e costruendo emozioni. L’Inter arriva al S. Paolo al completo ed in formazione tipo, il Napoli dovrà invece fare a meno – tra gli altri – di Koulibaly e Mertens, entrambi decisivi l’anno scorso. Con la difesa rimaneggiata ed ancora senza un regista centrocampo, sarà gara tutta da vivere, poiché le prime partite del 2020 serviranno agli azzurri a capire cosa è rimasto davvero di quel che è stato negli ultimi anni. I nerazzurri, dal canto loro, se vogliono essere campioni d’inverno, devono vincere le ultime due, badando soprattutto al sodo e puntando davanti sul tandem-meraviglia dell’ultimo scorcio del 2019.

Si ricomincia, dunque, da dove s’era finito.

Buon anno a tutti!

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