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Lazio, ecco Escalante: un “volante” per la squadra di Inzaghi

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Un altro colpo stile Tare per la Lazio. Gonzalo Escalante, come scritto ieri in esclusiva da “Le Bombe di Vlad”, sarà da luglio un giocatore biancoceleste. Il ds della formazione capitolina si è mosso in silenzio anticipando una schiera di formazioni che erano sul giocatore: Valencia, Villareal, Lione e Marsiglia. Anche i messicani del Cruz Azul avevano avanzato un offerta mettendo sul piatto ben due milioni a stagione. Gonzalo però non ha avuto dubbi. Non vuole lasciare l’Europa e soprattutto vuole mettersi in mostra nel campionato italiano. Per prendersi una rivincita.

Sotto l’Etna

E si perché Escalante, nell’estate 2014 appena ventunenne, sbarca a Catania su intuizione di Pablo Cosentino. La squadra del presidente Pulvirenti non è più quella della stagioni precedenti quando la nidiata argentina, composta dal Papu Gomez, Castro, Silvestre, Barrientos e Berghessio, aveva portato gli Etnei a ben sette stagioni consecutive in serie A. Escalante si ritrova in serie b, dentro una società che sembra una polveriera. 26 presenze, non sempre da titolare, condite da un solo gol e molte ammonizioni. Alla fine della stagione uno scandalo scommesse coinvolge in pieno il Catania che retrocede in serie C con squalifiche ingenti per i massimi dirigenti. L’Eibar ne approfitta e prende il giocatore in prestito per poi riscattarlo a fine stagione. In terra basca Gonzalo cresce e mette insieme 148 presenze e 10 gol diventando un perno del gioco e trasformando la sua posizione da centrocampista di destra a centrale in mezzo al campo.

Le caratteristiche

In Sudamerica un giocatore come Escalante lo definiscono “Volante” in onore della figura mitica di Carlos Volante, eccelso centrocampista argentino distintosi nel ruolo dagli anni ’20 fino alla prima metà degli anni ’40. Un giocatore  quindi cardine e indispensabile per lo sviluppo della manovra.

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Nelle partite che abbiamo avuto modo di visonare Gonzalo ci è parso da subito un calciatore in grado di interpretare al meglio le due fasi, interdizione e costruzione, senza punte eccelse di velocità ma  con quella rapidità di pensiero che in mezzo al campo fa la differenza. Dario Marcolin, ex giocatore della Lazio in un intervista al sito lalaziosiamonoi.it, ha paragonato il calciatore a Milinkovic Savic per la sua capacità di inserimento. A noi, senza voler essere blasfemi nel contraddirlo, sembra un giocatore cresciuto dai tempi in cui Marcolin lo allenava a Catania e se dovessimo azzardare un paragone, rimanendo in casa laziale, ci pare un Ledesma 2.0, che abbina qualità e quantità senza disdegnare l’inserimento in zona gol.

Non gli manca certamente la garra sudamericana come testimonia d’altronde il fallo molto duro che nel gennaio 2017, dopo soli otto minuti di gioco, mise fuori causa Sergio Busquets durante un Eibar-Barcelona.

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https://youtu.be/O1qwf85pymo

Solo il tempo ci dirà se anche questo acquisto entrerà nell’albo d’oro di Igli Tare, ciò che è certo è che Escalante,  a parametro zero,  è un gran bel colpo.

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