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ANCHE MENO – Le pagelle dell’Avellino

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Avellino
Tempo di lettura: 3 minuti

AvellinoCavese: “Saigon, shit. I’m still only in Saigon”, il Capitano Willard in Apocalypse Now affacciandosi da una finestra osserva indolente la quotidianità della capitale vietnamita ancora fuori dalla linea del fronte.

Sto lì, dietro di lui. Sposto anch’io quelle veneziane per osservare lo squallore di questa categoria, fatta di palle lunghe, giovani corridori indomabili e inconcludenti, spallate ruvide e fiammate repentine.

In quelle fiammate, in quell’abbaglio, c’è la fotografia della maggior parte delle partite del girone dell’Avellino.

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Dove chi sa giocare a calcio alla fine la palla la mette dentro e zittisce tutti. Chi esce incerto su una palla in area piccola e prende il secondo goal e chi invece il goal lo subisce sempre su ripartenze sbagliate, contropiedi banali o palle ferme.

Ecco la serie C è tutta qui, tra chi nel “pane e salame” ci vuole anche qualche altro ingrediente per renderlo più appetibile e a chi invece il pane e salame piace proprio cosi, pane e salame (soprattutto se vinci).

Il kobra non è un serpente, ma un pensiero frequente che diventa indecente

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Le pagelle dell’Avellino

Iannarilli: Se lo osservi bene, Anthony ha il piglio del carabiniere. Vigila la sua zona di competenza, pattuglia con energia la sua area piccola e se qualcuno si azzarda a tirare inporta, alza la paletta e…: Giovanotto favorisca i documenti.  Voto 6.

Enrici: Sul telefono di Calafiori questa settimana è arrivato un messaggio su whatsapp, c’è uno che ti somiglia, si chiama Patrick Enrici e gioca in serie C. Il ragazzo studia. Voto 6,5.

Rigione: “Roccioso, generoso, invalicabile”. In alcuni casi si può ancora attendere ad aggiornare gli aggettivi che accompagnano il ruolo del difensore centrale. Old school. Voto 6.

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Frascatore: Hai presente quando nel cuba libre c’è troppa coca cola e quel cocktail te lo bevi solo per non buttarlo? Voto 5,5

Cancellotti: 22 presenze su 23 partite giocate dall’Avellino in questo campionato. Non è questa la sua migliore gara, complice qualche sbavatura difensiva, ma ti giri, ed è sempre lì. Avanti, indietro. Crossa, lotta e vince. Voto 6.

Palmiero: Qualcuno ha scritto “Smell like teen spirit” negli spogliatoi. Non si sa chi sia stato. Qualcuno è stanco. Qualcuno ha bisogno di un cambio fresco in quel reparto. Eppur? Eppur si muove. Voto 5,5

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Sounas: Secondo Anassimandro, uno dei massimi filosofi della scuola di Mileto, all’inizio vi è un caos originario. Un vortice dove tutto è indefinito e non ha limite, che provoca una separazione degli opposti: il caldo si distacca dal freddo, il secco dall’umido e così via. In questo modo si creano e si delineano i mondi, gli uomini e i calciatori in grado di lanciare palle dalla tua area di rigore a quella avversaria, imporre la propria presenza a centrocampo e rendersi pericoloso sotto porta. C’è una Avellino in campo con lui e un altro senza. Apeiron. Voto 6,5

De Cristofaro: “Una vita da mediano,a recuperar palloni. Nato senza i piedi buoni, a lavorare sui polmoni. Una vita da mediano con dei compiti precisi, a coprire certe zone, a giocare generosi. Lì, sempre lì, lì nel mezzo, finchè ce n’hai stai lì…”, devo aggiungere altro? Voto 6,5

Panico: Ad Avellino da qualche giorno, appena si vede quel ciuffetto biondo in campo un mormorio assale l’aria. E’ un suono indefinito, tamburellante, fatto di palato, pieno di pi e zeta. Ragazzi, il pezzotto funziona! Gioca la palla, corre tanto, fa sponda, 2 assist e soprattutto ci crede! Io la partita l’ho vista, bene e senza buffering. Voto 7.

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Campanile: Avrei potuto, avrei voluto. Ragazzo lo farai. “Domani è un altro giorno”. Voto 5.

Patierno: “Pronto si’ tu? Nun attacca’, famme parla’. Nun fa accussi’. ‘o vuo’ capi’. Voglio fa pace cu te, Cu te, cu te” Si Chicco ti ho visto: “Zitto Tulimiè, Zitto Tulimiè”. Quando sei ferro picchia, picchia forte, così da attaccante puro, a sfondare la rete. Nella mia testa lo sto ancora urlando Chicco Patierno Chicco Patierno Chi CCo Pa Ti erno!! Voto 7

Subentrati dell’Avellino

Russo: Il Diavolo della Tasmania è uno dei simboli dell’Australia. Si tratta di un marsupiale piuttosto pericoloso che il più delle volte si rivela fatale per le sue prede. L’inquietante nome di questo mammifero deriva fondamentalmente da due caratteristiche: Il nero intenso del suo pelo e dalle terrificanti urla che emettono. Capita soprattutto durante il periodo di accoppiamento, quando si contende il cibo e quando si ritrova davanti un portiere indeciso sulle uscite. Voto 6,5.

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Redan: Più che giocare a calcio stasera Redan sembrava un partecipante di Squid game. “Un, due, tre Stella”. Voto 5.

Gori: Entra al 82’ del secondo tempo. Gori è un atleta, tiene la palla, fa presenza. E’ nu bell uaglione….e accattativell’!! Voto 6.

Rocca: Quando la qualità è una virtù superflua e devi riempire la pancia di un centrocampo esausto ti giri verso la panchina e a spadellare ci pensa sempre Rocca. 1 stella Michelin. Voto 6.

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Todisco: to be continued… Voto S.V.

(Foto: Depositphotos)

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