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Napoli: Gli effetti della cura Conte

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Napoli Conte
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Sei mesi fa il Napoli sembrava destinato a un drastico ridimensionamento. Reduce da un campionato anonimo e in piena crisi di identità, i partenopei navigavano al decimo posto, lontani anni luce dagli splendori dello Scudetto.

Ma l’arrivo di Antonio Conte ha cambiato tutto. In soli sei mesi, il tecnico leccese ha ribaltato la situazione, trasformando la squadra in un rullo compressore che chiude il girone d’andata al primo posto, con 44 punti e una nuova consapevolezza.

La rinascita mentale e difensiva

Il primo passo della rivoluzione di Conte è stato mentale. Dopo il disastro della prima giornata a Verona, il tecnico ha lavorato duramente sulla psicologia dei suoi giocatori, ridando fiducia a elementi che sembravano ormai fuori dal progetto.

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Quella che doveva essere una “rivoluzione totale” si è trasformata in una ristrutturazione oculata, con il tecnico che ha saputo valorizzare il gruppo esistente, puntando su chi era rimasto ai margini nella stagione precedente.

Il cambiamento non si è limitato alla testa. La difesa del Napoli è oggi il fiore all’occhiello della squadra e la migliore in Europa insieme all’Atletico Madrid, con soli 12 gol subiti e ben 11 clean sheet. Un dato impressionante, soprattutto considerando che metà delle reti incassate risalgono alle sconfitte iniziali contro Verona e Atalanta. Fuori casa, solo tre squadre sono riuscite a segnare ai partenopei dopo la prima giornata, un risultato che sottolinea l’organizzazione difensiva impartita da Conte.

L’evoluzione offensiva: un Napoli più letale

Se la solidità difensiva ha rappresentato la base della rinascita, Conte ha saputo andare oltre. Dopo la sconfitta interna contro l’Atalanta, il tecnico ha chiesto di più anche in fase offensiva, un lavoro che sta iniziando a dare i suoi frutti. Nonostante qualche imprecisione sotto porta e le straordinarie prestazioni dei portieri avversari (Milinkovic-Savic, Svilar e Stankovic su tutti), il Napoli ha trovato continuità in avanti: 9 gol nelle ultime 4 partite certificano una crescita che potrebbe rivelarsi decisiva per rimanere in vetta fino alla fine.

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Gli ultimi acciacchi di Kvaratskhelia non hanno rallentato il processo di miglioramento offensivo, segno di un collettivo che funziona e che, pur basandosi sulla sua solidità, inizia a esprimere un calcio sempre più propositivo.

Un Napoli solido, equilibrato e ambizioso

La vittoria di misura contro la Fiorentina è solo l’ultimo esempio di come il Napoli di Conte sia in grado di affrontare qualsiasi tipo di sfida. Pur senza Buongiorno, uno dei migliori acquisti del mercato estivo, la difesa ha disinnescato uno degli attacchi più pericolosi del campionato, limitando la Fiorentina a un solo tocco in area da parte di Kean, annullato per fuorigioco.

Con 44 punti al termine del girone d’andata e in attesa dei recuperi, il Napoli guida la classifica grazie a un lavoro straordinario, che parte dalla solidità difensiva ma si sviluppa in un equilibrio che lo rende la squadra da battere.

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(Foto: Depositphotos)

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