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Cagliari, Sir Claudio Ranieri re d’Europa

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Ranieri Cagliari
Tempo di lettura: 3 minuti

Un altra strepitosa impresa. l’ennesima di una sterminata serie è arrivata ieri precisamente al Mapei Stadium di Sassuolo. Il Cagliari di Claudio Ranieri è salvo. La squadra isolana ha conquistato una salvezza che fino a qualche settimana fa sembrava davvero un’impresa.

I meriti vanno dati senza dubbio alla società, che in un calcio che vuole sempre gli allenatori come primi responsabili quando le cose non vanno, ha saputo resistere alla tentazione di cambiare guida tecnica, proteggendo il proprio allenatore allo stremo.

Ma anche ai calciatori che hanno a margine della delicatissima sfida contro l’Udinese hanno scongiurato che il proprio allenatore rassegnasse le sue dimissioni. Ma soprattutto i meriti vanno dati ad un uomo che delle salvezze e dei trionfi in situazioni difficili ne ha fatto il suo marchio di fabbrica.

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Dalla B alla A al primo colpo

Dopo una retrocessione amara e inaspettata l’anno scorso il Cagliari si trovava a ripartire da zero, con Fabio Liverani in panchina. Pur avendo una rosa importante per la categoria gli isolani zoppicano e nel dicembre 2022 Giulini da il ben servito all’ex allenatore del Lecce.

Serve un nome forte, un nome importante che ami il Cagliari e che sia amato dalla piazza, così Gigi Riva avanza la proposta decisiva per affidare la panchina a Claudio Ranieri. Impossibile dire no a “rombo di tuono” e la scalata alla Serie A può avere inizio.

Da subito Ranieri impone la sua legge: si ottengono risultati attraverso la cultura del rispetto e del lavoro. La squadra vola, si piazza in zona playoff e non la molla più.

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Nei playoff elimina Venezia e Parma, pareggia in casa contro il Bari nella prima sfida decisiva per la promozione in massima serie. Ma il  vero capolavoro arriva al San Nicola: vittoria all’ultimo respiro contro i padroni di casa e promozione in Serie A trentatre anni dopo la prima volta con il Cagliari nella stagione 89-90.

Il viaggio in Serie A

La massima serie è il suo terreno, ma la strada per la salvezza è lunga e tortuosa, lui lo sa e lo preannuncia ad inizio stagione “prenderemo un sacco di bastonate, ma fidatevi di me…ci salveremo”. Le giornate passano, il Cagliari non decolla e le parole pronunciate ad inizio stagione hanno il suono di una beffa.

Ma inconsapevolmente sarà ancora una volta l’onestà intellettuale e professionale di Ranieri a far scattare la molla nei suoi calciatori. La sua squadra perde malamente in casa contro la Lazio, l’ambiente ha bisogno di una scossa e lui annuncia negli spogliatoi che rassegnerà le sue dimissioni per portare nuovi stimoli ai suoi uomini.

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Manco a dirlo, tutta la squadra compreso Giulini non ne vogliono sapere, si salveranno e lo faranno con lui al timone. La squadra si stringe intorno al suo tecnico, macina gioco e vince partite pesanti.

La salvezza finalmente si concretizza al Mapei Stadium, Prati e Lapadula regalano al Cagliari e a Claudio Ranieri una meravigliosa salvezza con una giornata d’anticipo.

Sir Claudio lascia il calcio da Campione

Con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto e con grande sorpresa di tutti gli addetti ai lavori, Claudio Ranieri mette fine al suo viaggio nel mondo del calcio durato trentasei anni  dove ha portato attraverso il suo grande amore per questo sport, gioie ai tifosi di tutta Europa.

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Incredibile la sua cavalcata vincente con il suo magico Leicester, lo scudetto sognato e sfiorato con la sua Roma, la sua esperienza al Napoli. Ovunque sia passato Claudio Ranieri ha lasciato uno splendido ricordo, ovunque sia passato raramente ha fallito l’obbiettivo prefisso.

Amato dai calciatori dai presidenti e dai tifosi di tutto il mondo, l’allenatore di Testaccio è stato un vero esempio di umanità degno dei più grandi fuoriclasse di questo magnifico sport.

Molti sono gli episodi che hanno contraddistinto la sua classe e la sua professionalità, un uomo d’altri tempi: difficilmente dalla sua bocca è uscita una parola fuori posto, l’eleganza impersonificata, la sportività mai venuta meno. Come, quando al “San Nicola”, dopo la promozione centrata al 94’, grazie alla rete di Leonardo Pavoletti, in piena festa promozione, indicò ai suoi calciatori la curva degli avversari per andare a rendere omaggio alla parte migliore del calcio. Un gesto che raramente si vede, dentro ad una notte che porterà nel suo cuore per tutta la vita.

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Vigro Lamezia, Campania Puteolana, Cagliari, Napoli, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, Grecia, Leicester, Nantes, Fulham, Sampdoria, Watford potranno annoverare nei proprio almanacchi di aver avuto un vero signore del calcio seduto sulla propria panchina.

Il calcio di tutta Europa ringrazierà per sempre Claudio Ranieri per la straordinaria collaborazione

(Foto Depositphotos)

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