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Tre cose su….Benevento-Sorrento

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Ciciretti Benevento
Tempo di lettura: 3 minuti

La partita di Serie C, BeneventoSorrento, andata in scena ieri sera al Vigorito, ha visto i Sanniti imporsi per 4 a 0 sul Sorrento.

LA ZONA D’INTERESSE 1: LA SERIE B

Era il punto, la zona d’interesse comune sia per il Benevento, sia per il Sorrento restare agganciati alla funivia che trasporta in alto. I play-off come pass per la serie B.

Il Benevento ha indubbiamente dimostrato di avere, decisamente, una marcia in più del Sorrento ieri sera. E non tanto per la spietatezza del risultato, un poker netto senza possibilità di discussione, quanto perché si sono potute ammirare le prodezze di più singoli.

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Auteri ha a disposizione un regno sullo scacchiere, di cui poter disporre a seconda delle esigenze della partita e della squadra. Una schiera di stelle per la serie C, che sta già facendo fruttare bene, insieme a qualche mezzo passo falso che rischiava di essere decisivo.

Steccate, della squadra più che dell’allenatore che sta operando bene, prontamente recuperate in un batter d’occhio, tanto da portare i giallorossi al secondo posto in solitaria a 51 punti. Anche la Juve Stabia è avvisata.

LA ZONA D’INTERESSE 2: LA PANCHINA LUNGA E D’AUTORE

Qualche riga in più non può non essere spesa per i protagonisti della serata, per i musicisti che, da singoli, hanno suonatolo nell’orchestra lo spartito che ha condotto al -7 nella classifica del girone C della serie C.

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Come non citare, per esempio, la prestazione di Amato Ciciretti? Il biondo atomico romano ha pennellato un disegno all’incrocio dei pali a dir poco poetico.

Che perla! Oltre ad aver fornito, e rifornito di assist, una prestazione con la maiuscola. Tre delle quattro reti provengono dal suo estro e dai suoi piedi.

Immancabilmente spaziale nelle ultime partite.

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Altro punto di riferimento importante della serata è stata l’esperienza di Improta, un po’ egoista e sottotono nella prima frazione, stratosferico con due assist e numerosi inserimenti nella seconda.

Come non fare, poi, un accenno ai tre goleador subentrati nel secondo tempo? Ciano e Simonetti ad inizio ripresa, Don Bolsius a metà. Colori vivaci primaverili già in atto, con questi ingressi che hanno dato una decisiva e dinamica ricarica d’aria nuova.

D’altra parte, Auteri, oltre ad essere un bravo navigatore, è anche fortunato. Nel senso che, giustamente di ricambi adeguati ne ha tanti e può gestire la sua panchina lunga e d’autore al meglio delle possibilità e delle singole situazioni.

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LA ZONA D’INTERESSE 3: UNO STADIO PER SORRENTO

“Lo stadio lo facciamo noi”. Scritta provocatoria che, però, è riuscita nell’intento di suscitare un’attenzione.

Verso la fine del primo tempo, infatti, i tifosi costieri hanno dato vita nella loro curva ad una protesta per riaccendere un attimo i riflettori sulla vicenda della (al momento mancata) ristrutturazione dello stadio Italia di Sorrento.

E così hanno indossato dei gilet arancioni catarifrangenti, per poi esporre lo striscione.

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Attualmente il Sorrento è costretto a giocare a Potenza, e ai tifosi questa soluzione ha iniziato a stancare e a pesare.

Nei propositi di base, Comune di Sorrento e Sorrento Calcio hanno avviato da tempo un confronto circa la vicenda. Non si tratta solo di semplici lavori di ristrutturazione dello stadio, adeguando il tutto ai criteri infrastrutturali tecnici necessari per ospitare le gare di Serie C o (se carta coglie) di Serie B.

E poichè, comunque all’impianto si deve mettere mano, le intenzioni comune e società sarebbero quelle, a questo punto, di realizzare un impianto daccapo, che possa fungere da base solida su cui programmare futuro e ambizioni di una compagine che, nel corso di questi anni, s’è mossa molto bene negli obiettivi a breve termine delle stagioni, ma che, fin qui, non è riuscita a dare una continuità a medio-lungo termine alle ambizioni sportive, soprattutto per ragioni economiche, praticamente da ricercare di anno in anno.

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Un nuovo stadio, con vista mare tra l’altro, di cui se ne parla da decenni (ragion per cui i tifosi sono un po’ spazientiti) apporterebbe una boccata d’ossigeno alle casse, ma anche al turismo per quelle strutture ricettive più sofferenti in quei periodi dell’anno con meno affluenza in costiera.

Se i tifosi vorrebbero che queste promesse (o con un restyling o con un’opera nuova) venissero al più presto mantenute, a livello locale ristoratori e albergatori non sembrano essere particolarmente felici della costruzione di un nuovo stadio più ampio, puntando il dito più che altro sul disordine che, eventualmente, si creerebbe in città in alcuni momenti della stagione estiva (che, praticamente, parte dopo Pasqua e termina in autunno).

Una situazione indubbiamente molto spinosa. Ma bene hanno fatto i tifosi a porre l’accento sulla questione, a sottolineare di tenere alta l’attenzione su tali esigenze e bisogni.

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Questione che ha una chiave di volta dalla quale partire: la consapevolezza che, per il prossimo campionato, il Sorrento non potrà certamente disputare le proprie gare casalinghe a Potenza.

(Foto: Depositphotos)

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