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Torino, Juric: “Radonjic come Leao. E sui pochi gol fatti…”

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Juric Torino
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Alla vigilia del match tra Torino e Sassuolo, Ivan Juric, tecnico dei granata, ha presentato cosi la partita durante la conferenza stampa. Di seguito riportiamo le dichiarazioni integrali dell’allenatore serbo così come trascritte da TMW:

Come ha vissuto le due partite da casa?
“E’ una sensazione diversa, non puoi fare le scelte di cambi o per intervenire. E’ sofferente, non è semplice”

Che partita sarà?
“Mi aspetto una gara difficilissima, sono fortissimi e hanno fatto un mercato faraonico. Hanno preso tanti giocatori con le caratteristiche giuste, con accelerazioni e molto promettenti creando una squadra forte. Il Sassuolo ha tanta qualità nel palleggio, noi dobbiamo essere tosti e cercando di metterli in difficoltà”

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Avete lavorato sulla fase di realizzazione?
“E’ chiara la situazione, i numeri sono quelli e la storia dei giocatori è quella. Abbiamo perso giocatori con le caratteristiche di segnare anche da dietro, ora ognuno dei miei giocatori deve andare oltre e fare la stagione migliore della vita. Guardando le statistiche dei gol fatti in passato, è chiara la difficoltà di segnare”

Come sta Singo e come ha trovato Lazaro?
“Singo aveva un problema, poi settimana scorsa e questa bene: ora vediamo per domani. Lazaro può fare di più, direi bene ma ha margini. Tutti i giocatori, con poco spazio negli anni passati, devono ritrovare la massima espressione di forma. Non essere abituati è normale calare un po’, per domani devo decidere”

Come mai alterna spesso in difesa?
“Non ho fatto tante alternanze…Erano per altre situazioni. I tre dell’anno scorso hanno conoscenze, Djidji-Buongiorno-Rodriguez hanno fatto bene: è normale che se vedo meglio un altro o valuto gli attaccanti avversari, poi decido. Spesso voglio continuità, la mia idea è quella. Ma ci sono occasioni per tutti”

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Pensa che Buongiorno possa arrivare in Nazionale?
“Non lo so, non voglio entrarci. Posso dire che ha conoscenze dell’anno scorso, ha lavorato tanto e sta sfruttando le occasioni. La forza della squadra è la conoscenza dell’anno scorso, lui, Linetty e Seck giocavano poco e adesso stanno dando un contributo. C’è tanta concentrazione, questi ragazzi possono crescere e migliorare lavorando bene”

Percepisce un salto di qualità nel Toro?
“Già dall’anno scorso, proprio contro il Sassuolo o la Fiorentina, la squadra ha fatto passi in avanti nel gioco. Volevo dare solidità e concretezza, poi aggiungere i pezzi: nella seconda parte della stagione passata, le prestazioni mi hanno soddisfatto dal punto di vista estetico. Ora, tanti giocatori riconoscono certe situazioni e cosa devono fare e riescono ad esprimersi. Il mio rammarico, come a Verona, è cosa sarebbe successo con la squadra dell’anno scorso con due pezzi in più…E’ il mio rammarico. Poi dipende da chi ti arriva, qui è arrivato Vlasic ed è un giocatore che ti fa fare un salto in avanti. Tutti gli altri è inserimento, portarli più in alto, ma ti porta a non essere competitivo ai massimi livelli. Stiamo esprimendo gioco, la squadra deve rimanere tosta e umile, cercando che tutti tocchino il loro massimo”

Chi sono i leader di questa squadra?
“L’anno scorso è stato fatto un anno strepitoso, ora lo percepisco anche adesso. Buongiorno, Ricci e Pellegri…c’è un bel mix, anche i ragazzi da fuori. Si sta creando un bell’ambiente: c’è gente esperta, ma anche i più giovani hanno un peso diverso. Soprattutto Buongiorno, ha doti di leader naturale”

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Vlasic e Radonjic hanno libertà o hanno compiti particolari?
“Hanno compiti, ma a loro li lascio abbastanza. Radonjic è ancora da scoprire come persona e come giocatore, sta dando segnali importanti a tratti: voglio che entrambi esprimano il potenziale, anche se Vlasic è più ordinato. Radonjic ci sta che faccia cose senza senso a volte, ora esagero e penso che anche Leao faccia così, poi fa accelerate e ti cambia le partite. Danno la sensazione di fare cose che vanno oltre all’allenatore, che ti danno qualcosa in più”

Che tipo di campionato è?
“Bellissimo…E’ cambiato completamente, le partite sono di grandissima intensità: anche la Cremonese e il Monza, con Palladino, hanno giocatori di grande livello. Ci sono gare combattute ed equilibrate, penso che tanti allenatori vogliano fare un calcio propositivo. E’ quello che vediamo in Champions League, anche in Italia si sta cercando di fare così. Non è facile giocare ogni tre giorni, il campionato non è più come prima”

Come stanno gli infortunati?
“Miranchuk non c’è ancora, dopo la sosta speriamo di ritrovarlo. Karamoh è arrivato in condizioni precarie e ha bisogno di tempo. Radonjic sta bene, ha un po’ un problema nel recupero ma questa settimana l’ha fatta piena e sarà a disposizione”

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(Foto: Depositphotos)

Laureando in Giurisprudenza presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Redattore LBDV, nonchè scrittore e conduttore di "BLITZ!" e "MATCH!" - i programmi in diretta social dedicati, rispettivamente, al calciomercato e alla stagione calcistica.

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