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LE BOMBE DI VAR – Proteste infondate

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Le Bombe Di Var
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Proteste infondate

Proteste infondate quelle sollevate da diversi allenatori in una giornata, la 33^ di campionato, complessivamente ben condotta su tutti i campi.
Esamineremo di seguito, come sempre, gli episodi degni di nota.
Pur avendo riscontrato pochissimi errori, permettete a chi scrive di formulare un auspicio: quello per cui, prima o dopo, si arrivi ad accettare l’eventuale errore arbitrale, che può starci, come elemento di gioco.
Superfluo esaminare Sassuolo – Sampdoria, Benevento – Udinese, Cagliari – Roma  e Torino – Napoli, prive come sono state di episodi particolari.

Genoa – Spezia: buona conduzione

Allo stadio Ferraris il Genoa ospita lo Spezia, in una sfida nella quale entrambe le compagini cercano punti fondamentali per scacciare i fantasmi della zona retrocessione.
Il direttore di gara designato è Manganiello.
L’ottimo Chiffi svolge le funzioni di VAR, con Tegoni AVAR.
Gli assistenti in campo sono Di Iorio e Muto, quarto uomo Giua.
Al minuto 29 il Genoa segna, ma Provedel resta a terra dolorante.
Il VAR Chiffi verifica un evidente calcione di Destro al portiere Provedel e correttamente, e prontamente, lo segnala al direttore di gara, come da Protocollo.
Manganiello procede alla On Field Review e non convalida la rete.
Corretta la decisione, buona la prestazione di tutti gli ufficiali di gara; proteste infondate del Genoa, con Pandev che giustamente viene ammonito.

Parma – Crotone: un episodio dubbio

Il Crotone, in trasferta allo stadio Tardini, non molla nulla anche se già retrocesso.
Arbitra Rapuano, con assistenti Colarossi e Fiore; Serra quarto uomo.
Piccinini e Passeri, rispettivamente, VAR ed AVAR designati.
Al minuto 46 Ounas segna, e immediate arrivano le proteste del Parma per un presunto fuorigioco di Simy.
La visuale del portiere è aperta e Simy non tocca il pallone: il fuorigioco non è punibile perché ininfluente, come valuta giustamente Rapuano.
Al minuto 67 fallo di Osorio del Parma su Reca al limite dell’area.
Difficilissimo valutare se è dentro l’area, ma l’arbitro fischia rigore e poi riceve la conferma dal VAR via radio.
Ottima la conduzione del fischietto della sezione di Rimini.

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Inter – Hellas Verona: fischio difficile

Al Meazza l’Inter capolista ospita gli scaligeri in una partita complessivamente poco rilevante per la classifica.
Il direttore di gara è Abisso, assistito da Galetto e Rossi L., con Prontera quarto uomo. Il VAR designato è Nasca, AVAR Valeriani.
Al minuto 82 c’è l’episodio chiave, che avrebbe potuto condurre il Verona al momentaneo pareggio.
Su un pallone spiovente in area interista, Faraoni ed Handanovic intervengono in contemporanea, con il pallone che finisce in rete.
Abisso fischia un fallo su Handanovic che lascia qualche dubbio, ma l’episodio è davvero molto complicato da valutare, regolamento alla mano.

Fiorentina – Juventus: giusto il rigore per i viola

Al Franchi si gioca una partita in cui la Juventus cerca punti indispensabili nella corsa Champions.
Arbitra Massa, con assistenti Meli ed Alassio; Ayroldi quarto uomo.
Giacomelli e Ranghetti, rispettivamente, VAR ed AVAR designati.
Al minuto 21 Bonucci interviene con la solita vigoria su Vlahovic nella propria area di rigore.
L’episodio è al limite, siamo nell’alveo di quelle situazioni in cui qualsiasi decisione è corretta: Massa decide di lasciar correre.
Al minuto 26 mani di Rabiot in area bianconera, con Massa che inizialmente lascia correre, probabilmente pensando ad un tocco di testa subito precedente, nel tentativo di giocare il pallone.
Il VAR lo richiama al video, il direttore di gara procede e, probabilmente dopo avere escluso il tocco di testa ed anche in considerazione di una posizione del braccio molto alta ed evidentemente scomposta, assegna correttamente il calcio di rigore.
E’ complessivamente buona la conduzione degli ufficiali di gara.

Atalanta – Bologna: proteste di Mihajlovic

Nel catino del modernissimo Gewiss Stadium si affrontano Atalanta e Bologna, e con loro due allenatori dal carattere non semplice, Gasperini e Mihajlovic.
Arbitra Fabbri.
Gli assistenti sono De Meo e Perrotti, con Sozza quarto uomo.
I VAR ed AVAR designati sono Banti e Tolfo.
Al minuto 42 c’è una evidentissima trattenuta di Danilo su Romero.
Il rigore per l’Atalanta, prontamente fischiato, è netto.
Al minuto 48 l’arbitro espelle, con rosso diretto, Schouten del Bologna per un grave fallo di gioco su Romero, protagonista per certi versi del match.
L’intervento, al netto della sua intenzionalità che rileva poco (si sarebbe trattato di condotta violenta se intenzionale, con possibile prova TV e provvedimenti ulteriori del Giudice Sportivo), è pericolosissimo: l’espulsione è sacrosanta.
Proteste infondate quelle di Mihajlovic, che ha fatto il “Gasperini” ed è apparso molto arrabiato davanti alle telecamere.

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Lazio – Milan: un errore di troppo

Scontro teso tra Lazio e Milan, entrambe in lotta per una qualificazione Champions che sembra sempre più destinata a decidersi al fotofinish.
Il direttore di gara è l’internazionale Orsato, con assistenti Carbone e Preti; Sacchi quarto uomo.
Mazzoleni è il VAR, Paganessi AVAR.
Al minuto 4 manca un giallo a Tomori per un fallo su Correa al limite dell’area, con interruzione di una azione potenzialmente pericolosa.
Subito dopo, al minuto 6, è corretta la decisione di lasciar correre su un ipotetico fallo di mano nella propria area di Tomori, che aveva il braccio attaccato al corpo, così come corretta è apparsa la decisione di annullare il gol della Lazio intervenuto al minuto 43, per una posizione di fuorigioco di Lazzari.
Al minuto 50 l’episodio che più ha fatto discutere nelle ultime ore.
Nella trequarti laziale Leiva interviene duro su Chalanoglu.
Orsato lascia correre e fa cenno di proseguire, dopo di che sul ribaltamento di fronte Correa va a rete.
Il VAR Mazzoleni richiama giustamente Orsato alla On Field Review, ritenendo la valutazione sul fallo precedente chiaro ed evidente errore, in considerazione del fatto che le immagini evidenziano una netta irregolarità di Leiva.
Pochi secondi di review bastano, invece, ad Orsato per convalidare la scelta iniziale.
Errore di Orsato, con un VAR evidentemente incolpevole: il protocollo VAR, non ci stancheremo mai di dirlo, va ulteriormente chiarito e calibrato.

 

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