Angolo del tifoso
ANGOLO FIORENTINA – Vento uruguagio nei capelli
Era la notte giusta. Quella della nostra semifinale. La finale sarebbe stata il 12 maggio alla Sardegna Arena per lo scontro con il Cagliari. Oggi era decisiva: dovevano arrivare tre punti in casa di Juric per tenere i sardi con la faccia a terra ed a meno otto.
Il primo tempo trascorre con la peggiore tensione nei nostri, muscoli troppo tesi e piedi freddi. L’opposto per giocarsi un pezzo di salvezza in quel di Verona. Gli scaligeri nei primi 35′ sfiorano il gol in tre occasioni, sfondando sempre sul nostro lato destro, fra Quarta e Bonaventura. Da quella parte Lazovic e Barak volano come giovani gazzelle. La tensione sale. Ma all’ultimo respiro del primo tempo… un bagliore. Venuti sfonda sulla destra e mette in mezzo, velo di Ribery (unico lampo in una partita di una stagione grigia) e Bonaventura viene toccato sul piede quando sta per spingere il pallone in porta dal dischetto. Calcio di rigore. Vlahovic, con un tiro a filo di palo, batte Silvestri e ci porta in vantaggio.
Nella ripresa la squadra controlla la situazione con insolita sicurezza, fin quando Caceres, sugli sviluppi di un corner, ci manda 0-2. Bel mucchione davanti alla panchina e partita in banca. Solo il tempo di prendere un gol sulla solita dormita di Biraghi e gol di Salcedo. Da lì in fondo solo tanta tensione fino al triplice fischio finale.
Nel secondo tempo si è rivisto un Amrabat che, come un vero bodyguard, schermava chiunque gli capitasse a tiro. Venuti che corre e lotta col giglio stampato sul petto. Caceres che da ex si dimostra fatale. Vedi la sera dell’Allianz Stadium contro la Juve.
Si torna a più otto per una notte, in questa schizofrenica stagione, spinti da un vento uruguagio nei capelli.
Gracias Martin!
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