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Lazio, dopo partita di Bergamo con scintille. La ricostruzione
Il dopo partita di Bergamo ha lasciato i segni. La Lazio torna dalla trasferta orobica senza punti e ferita nell’orgoglio. Non è andata giù ai biancocelesti la sconfitta, cosi come è maturata, dopo 35 minuti di dominio assoluto. Un attesa di quasi 4 mesi gettata sul terreno di gioco con foga e ardore ma con la benzina era limitata. Un secondo tempo a marce ridotte e la rimonta della Dea di Gasperini, dura da digerire al fischio finale di Orsato. E non solo quella.
Non è piaciuta, soprattutto a Ciro Immobile, qualche parola proveniente da alcuni tessarati atalantini. Una gioia smodata, solo parole per l’esattezza, figlia di una Coppa Italia persa che ancora fa male. Un risentimento che si poteva leggere nelle dichiarazioni di Gasperini dei mesi scorsi. Nella ricostruzione fatta dal quotidiano Il Messaggero però qualcosa non torna. Gollini, additato come uno dei provocatori, dalle immagini pare chiaramente più pacere che litigante. Non passa molto infatti che proprio il portiere smentisca con forza la lite sul suo profilo Facebook.
Resta la lite, le provocazioni, l’esultanza sguaiata dei nerazzurri che stride con le immagini della Lazio che omaggia i defunti di Bergamo al cimitero orobico.