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#LBDV – Roma, Hasta la Revolucion

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A Roma sono pronti a giurare di dover far fronte ad un’ennesima rivoluzione. Friedkin pare allontanarsi sempre più – o fa un gioco al ribasso – con un passivo di bilancio che ai aggira intorno ai 140 milioni di euro ed un indebitamento strutturale che si assesta sui 270 milioni.

HASTA LA REVOLUCION – E allora ecco che l’ennesima rivoluzione, l’ennesimo stravolgimento di una rosa vessata ogni anno da anni, possa portare nuova linfa nel portafoglio giallorosso. L’obiettivo numero uno resta – se il campionato dovesse riprendere – quello di accedere alla prossima Champions League. Il compito non è dei più facili anche perché, escludendo Juventus, Lazio ed Inter che volano, c’è l’ultimo posto disponibile occupato da un’Atalanta che regali non ne fa. I bergamaschi distano 3 lunghezze ma hanno una partita in meno. I giallorossi arrivano, inoltre, da una serie di gare non proprio esaltanti. Nel 2020 i punti totalizzati sono stati, infatti, appena 10 in 9 gare. E allora il salvagente può essere rappresentato dalle cessioni degli esuberi.

VENDERE, VENDERE, VENDERE – Gli esuberi che i giallorossi potrebbero cedere al miglior offerente sarebbero sostanzialmente una decina. I nomi? Olsen, Karsdorp, Florenzi, Fazio, Jesus, Coric, Gonalons, Perotti, Pastore, Schick e Defrel. Quest’ultimo è l’unico sicuro partente già piazzato al Sassuolo per 9 milioni. Per gli altri non sarà facile, alcuni non hanno mercato, per altri è difficile la plusvalenza o comunque venderli a condizioni quantomeno vantaggiose. Provando a fare una stima e riuscendo a vendere tutti i suddetti calciatori si arriverebbe intorno agli 80 milioni, la media di poco più di 7 milioni a testa. Più gli ammortamenti dovuti dagli ingaggi che non dovrebbero più essere corrisposti. Un bel gruzzoletto che potrebbe, però, non bastare.

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PLUSVALENZE – E allora sotto con le plusvalenze. I sacrificabili che genererebbero quelle più alte sono Under e Kluivert. Il primo permetterebbe una plusvalenza di circa 8 milioni, il secondo di poco più di 12.

C’è da fare, però, i conti anche con gli acquisti a cui i giallorossi dovranno far fronte. I prossimi acquisti dovranno essere, a differenza delle strategie degli ultimi anni, quanto più mirati possibili. La Roma non può permettersi altri flop. In linea di massima, ciò che serve a Fonseca e co. è: un vice-Dzeko, un terzino destro e i due sostituti di Smalling e Mkhitaryan che dovrebbero non essere riscattati. Come detto in precedenza, un ruolo chiave lo giocherà l’accesso alla prossima Champions League (oltre che Friedkin) che potrà – utilizzando un termine caro ad Alessandro Borghese – confermare o ribaltare la situazione.

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