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Spal – Juventus e l’episodio del monitor non funzionanante: la decisione del rigore è stata presa dal VAR

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Spal-Juventus, terminata con la vittoria dei bianconeri di Sarri, ha regalato un caso da ricordare. Missiroli viene atterrato in area di rigore da Rugani, inizialmente valutato regolare dall’arbitro La Penna, tra l’altro senza indugi.

Il direttore di gara viene però richiamato dal Var Di Bello a rivedere le immagini, ed è qui che succede il piccolo imprevisto. Visto il malfunzionamento del monitor, La Penna comunica a distanza con Di Bello, non potendo rivedere l’episodio incriminato, e si fida della valutazione del collega, concedendo il rigore.

Il contatto tra Missiroli e Rugani in effetti, a rivederlo da diverse angolazioni, non lascia alcun dubbio sul fallo commesso dal difensore bianconero. Rugani nel tentativo di colpire la palla, aggancia la gamba del giocatore della Spal, atterrandolo.

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Decisione dunque giusta, ma cosa sarebbe successo se La Penna non avesse ascoltato il parere di Di Bello? La domanda sorge spontanea per il semplice fatto che la tecnologia aiuta in maniera determinante difronte a scelte delicate e che potrebbero spesso e volentieri determinare le sorti di un match. Ci si augura dunque sempre il buon senso, è una comunicazione efficace tra l’arbitro presente sul terreno di gioco e chi verifica su episodi dubbi dalla sala VAR.

A Ferrara, nonostante l’inconveniente, questi ultimi due aspetti hanno funzionato.

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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