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#LBDV – Diamo i voti…al mercato di Serie A

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Tempo di lettura: 8 minuti

Anche questo mercato si è concluso. È stata una campagna strana in serie A: tanti colpi, tanti soldi spesi. Un mercato di gennaio così, francamente, non si era quasi mai visto.

Tanti acquisti importanti e qualche cessione eccellente, tanti colpi fatti e colpi sfumati, affari abbozzati e affari tramontati: la Serie A, ancora una volta, non si è fatta mancare niente.

Il mercato è finito alle 20 di ieri (errata corrige, facciamo 21 per sei squadre) e già ci manca: manca a chi lo racconta, manca a chi lo vive, manca a chi sogna per un acquisto e a chi trema per una cessione. Per farcelo mancare un po’ di meno, quindi, continuiamo a parlarne. E cosa c’è di meglio di una bella analisi del mercato delle venti compagini di Serie A?

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ATALANTA – Voto 6.5

Il mercato di gennaio è fatto di opportunità, e l’Atalanta ne ha colte parecchie, almeno in uscita. Parliamoci chiaro, il giocattolo nelle mani di Gasperini è quasi perfetto, ‘rovinarlo’ con acquisti fatti tanto per farne avrebbe potuto comprometterlo. Per questo ha acquistato tanti giovani interessanti, come Czyborra per esempio, e ha ripreso Mattia Caldara dal Milan, calciatore importante se tornasse quello di un paio di anni fa. È passato quasi in secondo piano, ma l’Atalanta ha riscattato Duvan Zapata, giocatore essenziale dell’attacco della Dea. Il capolavoro, tuttavia, riguarda le cessioni: tanti milioni incassati da Dejan Kulusevski e Mussa Barrow, calciatori importanti ma fuori dal progetto bergamasco. Cessioni importanti ed efficaci, in quanto si tratta di calciatori non titolari. Nessun big ceduto anche in questa finestra di mercato. Che colpo!

BOLOGNA – Voto 6

Il Bologna ha agito in sordina, ma merita una piena sufficienza. Musa Barrow è un grande colpo: in Emilia, infatti, può trovare quella tanto agognata continuità per cercare di affermarsi nel nostro campionato. Anche Dominguez è un gran colpo e, come se non bastasse, il Bologna si è assicurato uno dei maggiori talenti del campionato di Serie B, Emmanuel Vignato, lasciandolo ancora qualche mese a Verona per poter giocare con regolarità. Tre cessioni che non pesano, infine, quelle di Paz, Destro e Dzemaili.

BRESCIA – Voto 4.5

Quando sei in piena lotta salvezza e hai l’opportunità di poterti rinforzare, non puoi non approfittarne. Tuttavia a Brescia la pensano in modo diverso. Due acquisti, Skrabb e Bjarnason, troppo poco per chi punta a rimanere in Serie A. L’organico è ottimo, sia chiaro, ma qualche innesto andava fatto. Non sorride Eugenio Corini che avrebbe avuto bisogno di qualche calciatori magari che portasse esperienze. Insufficienza piena per le rondinelle.

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CAGLIARI – Voto 6

Il Cagliari è sesto in classifica. L’imponente campagna acquisti della scorsa estate sta dando i suoi frutti. In questa sessione, poi, la squadra sarda ha agito comunque bene. Nessuna cessione eccellente registrata ed ha resistito all’imponente offerta del West Ham per Nandez. Come se non bastasse, ha ceduto Castro e Cerri, buoni giocatori ma semplici rincalzi in rossoblù. Il capolavoro di Giulini è l’acquisto di Pereiro: il classe 1995 è un prospetto interessantissimo e potrebbe essere un buon giocatore su cui puntare. Trequartista dalla tecnica eccelsa, potrebbe essere il crack del mercato invernale.

FIORENTINA – Voto 7.5

Commisso parla tanto, ma spende altrettanto: ha riparato, in qualche modo, agli errori commessi durante la sessione estiva. Mancava una prima punta ed è arrivato Patrick Cutrone: l’ex Milan può consacrarsi a Firenze, sarà compito di Beppe Iachini valorizzarlo. Grandi acquisti, poi, quelli di Duncan, Kouamé e Amrabat. Il centrocampista ex Sassuolo porta muscoli e fisicità al centrocampo viola, Amrabat prenotato per giugno è un colpo da applausi. Infine, Christian Kouamé è un talento, anticipare l’acquisto ora che il giocatore è fermo ai box è segno di programmazione e lungimiranza. Il podio spetta di diritto a Pradè e alla squadra mercato della Fiorentina.

GENOA – Voto 6

Il Genoa si è rinforzato parecchio. La classifica e la storia del club lo imponevano. Tanti acquisti, tanti buoni giocatori arrivati alla corte di Nicola. Partendo dalla difesa, Perin, Masiello e Soumaoro portano tanta esperienza ad un reparto che necessita di leadership. Destro è un buon calciatore se messo nelle condizioni di segnare, perciò il tecnico Nicola dovrà lavorare molto soprattutto dal punto di vista psicologico per farlo tornare l’attaccante di qualche stagione fa. Infine, il Genoa ha ripreso Iago Falque. Tante speranze, tante voglia di far bene: il suo ritorno in Liguria è un affare per tutti. Sul fronte cessione, poi, il Genoa si è disimpegnato bene: unica pecca, la gestione del caso Criscito. Indelicato nei confronti del capitano e di un giocatore che ci ha sempre messo la faccia.

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HELLAS VERONA – Voto 7

Nono posto e 29 punti in classifica: la stagione dell’Hellas Verona è da incorniciare. Questo mercato, poi, è stata la ciliegina sulla torta: Partendo dagli acquisti, la dirigenza ha puntellato i ruoli scoperti: Di Marco è un buon prospetto, Borini porta esperienza e Eysseric imprevedibilità e fantasia, se messo nelle condizioni di far bene. Il capolavoro, però, riguarda le cessioni: tanti milioni incassati dalle cessioni di Rrahmani e Amrabat. Il primo acquistato dal Napoli e ‘parcheggiato’ a Verona fino al termine della stagione; il secondo acquistato e rivenduto a più del doppio: che colpo. Senza contare che Kumbulla porterà altri milioni nelle casse….

INTER – Voto 8

Ricordate lo sfogo di Antonio Conte nel post-partita contro il Borussia Dortmund? Bene, il tecnico leccese è stato accontentato. Pochi acquisti, ma giusti, per colmare le lacune. Parliamoci chiaro, l’ex tecnico del Chelsea ama i calciatori d’esperienza: Young e Moses sono due acquisti mirati che conferiscono più imprevedibilità alla rosa nerazzurra. Il capolavoro, però, è dato dall’arrivo di Christian Eriksen. Il ‘problema’ collocazione, secondo me, non esiste: l’ex Tottenham è un fuoriclasse, mezz’ala o trequartista può dare un apporto notevole. Senza dimenticare la grossa mano che darà sui calci piazzati: acquisto da 10, poi a quelle cifre… Unico neo, il mancato arrivo di un vice-Lukaku: al possente belga saranno chiesti gli straordinari fino al termine della stagione, chissà che ne penserà Conte…

JUVENTUS – Voto 6

Partiamo da una considerazione: questa sessione è chiamata “mercato di riparazione“: poteva la Juventus riparare a quello fatto in estate? Secco, no. Nessuna occasione. Serviva un centrocampista, ma Paratici e compagnia non hanno individuato nessun calciatore che potesse far fare il salto di qualità. E allora è stato un bene rimanere così, considerando che Khedira e Chiellini sono ormai prossimi al rientro in gruppo. Un unico acquisto, ma operazione da 45 milioni complessivi: Dejan Kulusevski diventerà bianconero a giugno. Operazione lungimirante ed in prospettiva, come consuetudine a Torino nel mercato invernale. Bene le cessioni: tutti gli esuberi sono andati via. Perin al Genoa, Manduzukic in Qatar e Pjaca all’Anderlecht. Dovevano concretizzarsi a giugno scorso, sono state posticipate di qualche mese. Tanti milioni incassati per Emre Can, potrebbe essere un azzardo, ma il tedesco era fuori dal progetto di Sarri.

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LAZIO – S.V.

Il mercato biancoceleste non può essere giudicabile. Prenotato Escalante per giugno (tra l’altro nostra esclusiva, ndr) e niente più. L’arrivo di Olivier Giroud sarebbe stato un acquisto fenomenale, peccato per il mancato placet del Chelsea. Sul fronte cessioni, sono partiti due esuberi: Durmisi e Berisha erano fuori dal progetto, non mancheranno ad Inzaghi.

LECCE – Voto 5.5

Stesso discorso fatto in precedenza per il Brescia. La squadra di Liverani necessitava di tanti innesti di qualità. Parto da una piccola considerazione personale: Barak è un buon innesto e ho un debole per Riccardo Saponara, giocatore sfortunato ma dotato di un’ottima tecnica e visione di gioco. Con Paz, arrivato dal Bologna, parliamo di tre buoni innesti ma che non fanno fare il salto di qualità. Il Lecce poteva intervenire meglio in questo mercato di riparazione, purtroppo il suo mercato non merita la sufficienza.

MILAN – Voto 7

Gli effetti del mercato di riparazione sono notevoli sui rossoneri: Da inizio anno, infatti, un solo pareggio e cinque vittorie di fila tra campionato e Coppa Italia. L’autentico capolavoro del Milan è stato l’acquisto del trentottenne Zlatan Ibrahimovic.Zlatan iz back” si sente, eccome se si sente. Il Milan è quadrato, ordinato e sta iniziando ad ingranare. Ibra non è quello di qualche anno fa, è sotto gli occhi di tutti, ma lo spessore umano che ha portato nella squadra è notevole! Anche Kjaer è un buon innesto, per puntellare un reparto spesso scoperto e con la coperta corta. Saelemakers è tutto da scoprire, peccato per Robinson, saltato nelle ultime ore di mercato. Sul fronte cessioni, poi, altre grandi operazioni di Boban e Maldini: via Piatek con annessa plusvalenza, Suso e Borini, tutti giocatori fuori dal nuovo Milan, targato, manco a dirlo, Zlatan Ibrahimovic.

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NAPOLI – Voto 7.5

Mi sarebbe piaciuto assegnare un altro 8, ma secondo me sette e mezzo va più che bene. E ora spiego il perchè: tanti acquisti, tanti soldi spesi da De Laurentiis in questa sessione di mercato. Il Napoli aveva lacune da colmare e lo ha fatto. Ottimo innesto quello di Diego Demme, calciatore che è arrivato per portare ordine ed è quello che sta facendo in un luogo nevralgico come la mediana azzurra. Da scoprire Lobotka, anch’esso buon profilo ma i pochi minuti in cui ha giocato sono troppo pochi per dare una prima valutazione. Politano, infine, porta imprevedibilità ed è, a mio avviso, un colpo importante: è un giocatore che mancava e che potrebbe essere determinante. In prospettiva, Rrahmani e Petagna sono due buoni innesti per poter rifondare e ripartire. Sette e mezzo e non otto, dicevo, però. Perchè c’è un però. Manca all’appello un terzino sinistro: Ricardo Rodriguez poteva essere una buona soluzione, purtroppo per Gattuso è sfumata.

PARMA – Voto 6.5

Il Parma opera in silenzio ma lo fa davvero bene. Tre acquisti meritano di essere menzionati: il rumeno Radu è un grande acquisto! Sopperirà alla perfezione all’assenza di Luigi Sepe, fermo ai box per infortunio. Jasmin Kurtic, poi, è il calciatore che mancava al centrocampo crociato: inserimenti e quantità, grandissimo colpo malgrado i trentadue anni. Infine, Gianluca Caprari: averlo ‘scippato’ al Sassuolo è un’ottima operazione. Il calciatore porta qualità e potrebbe trovare molto spazio alla luce dell’infortunio di Inglese e dell’eventuale cessione di Gervinho. Anche in questo caso c’è un piccolo neo: la cessione dell’ivoriano poteva essere gestita meglio, tra qualche ora ci sarà il verdetto definitivo che metterà la parola ‘fine’ all’ultimo caso di questo mercato.

ROMA – Voto 5.5

Sulla Roma ci sono tante varianti da considerare. Innanzitutto l’infortunio di Zaniolo meritava un rincalzo importante. Politano, per esempio, era un prospetto interessantissimo: qualora l’ex Inter fosse arrivato, il voto al mercato sarebbe stato più che positivo. Invece, il mancato scambio Spinazzola-Politano ha complicato i piani giallorossi. Tre acquisti, quelli di Carles Perez, Villar e Ibanez, più il ritorno di Bruno Peres, sono troppo pochi per arrivare alla sufficienza. Il primo è un giovane di talento e di valore, tuttavia, come dichiarato anche da Fonseca, servivano giocatori pronti, purtroppo per lui sono arrivati altri giovani da gestire. Fronte cessioni: Florenzi è stato ceduto in prestito per trovare continuità, anche in questo caso la situazione poteva essere gestita meglio. Che brutta cosa essere un simbolo o una bandiera di questi tempi a Roma…

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SAMPDORIA – Voto 5

Una squadra di Genova ha fatto fuoco e fiamme sul mercato invernale, un’altra ha sonnecchiato. La Sampdoria, anche per via della classifica, aveva bisogno di forze fresche sul mercato. Tonelli è un buon calciatore che conosce la piazza, il giapponese Maya Yoshida è un buon colpo, ma bisogna vedere come si adatterà al nostro campionato. Troppo poco, comunque, per una squadra che aveva bisogno di essere puntellata maggiormente e in più zone del campo. Sul fronte cessioni, Caprari, andato a Parma, non è stato sostituito. Non sorride Claudio Ranieri.

SASSUOLO – Voto 5

Altra insufficienza in vista: anche il Sassuolo ha condotto un mercato soporifero. Emiliano Gomez e Haraslin non possono essere giudicabili. E’ tornato anche Magnani, ma difficilmente troverà spazio. Giusto cedere Alfred Duncan a quelle cifre, tuttavia il centrocampista poteva essere sostituito meglio, essendo un prospetto comunque importante per Roberto De Zerbi.

SPAL – Voto 6

Che ultime ore della Spal! La squadra di Ferrara è stata una delle più attive sul mercato ieri. Tanti colpi importanti, tanti rinforzi per cercare di raggiungere la salvezza. Partendo dalla difesa, l’acquisto di Kevin Bonifazi è un affare: calciatore importanti e che già conosce la piazza e la squadra. Zukanovic e Dabo, poi, portano esperienza. Grande operazione quella condotta con il Cagliari: El Pata Castro è un grande acquisto: se avrà spazio, potrà fare bene. Anche Alberto Cerri, poi, è un buon innesto: potrebbe essere una buona alternativa a Petagna o anche un suo partner, per creare un tandem d’attacco tutto fisico e prestanza. Buoni acquisti, ma tante cessioni. Igor e Kurtic erano centrali nel progetto e sono stati venduti. Petagna, poi, uomo simbolo, è stato ceduto al Napoli. Sufficienza per la Spal.

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TORINO – Voto 4

Il voto più pesante del mercato invernale non può non andare al Torino. La situazione dei granata e già imbarazzante dopo le 11 reti subite nelle ultime due uscite, poi la dirigenza non ha condotto mercato. Nessun acquisto e tante cessioni: giusto, forse, cedere Bonifazi, visto che trovava poco spazio. Meno, invece, privarsi di Laxalt e soprattutto Iago Falque. L’uruguagio, è vero, aveva trovato poco spazio, ma poteva essere un giocatore da valorizzare. Imperdonabile privarsi del secondo, senza nemmeno sostituirlo per giunta. Manca Petrachi, mancano idee. Voto 4 per il Torino.

UDINESE – Voto 5

Altra pesante insufficienza. Questa volta per l’Udinese della famiglia Pozzo. Anche in questo caso, infatti, il mercato è stato dormiente. Un solo acquisto Zeegelaar e poi tante cessioni. Barak è stato ceduto per trovare spazio, sebbene avesse addirittura indossato la fascia da capitano in Coppa Italia. L’argentino Pussetto meritava più spazio, anche in questo caso una cessione poco chiara. Tante volte regina del mercato delle ‘piccole’, in questa finestra di mercato l’Udinese ha sonnecchiato. Per fortuna che la classifica sorride agli uomini di Gotti.

Il mercato si è chiuso, tra botti e colpi in sordina. Ecco i nostri voti alle squadre di serie A e al loro mercato di riparazione.

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