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SERIE A

Napoli, Gattuso: “Tre partite molto difficili, dobbiamo recuperare presto le energie”

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Gennaro Gattuso, tecnico del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di domani contro la Fiorentina. L’allenatore calabrese ha espresso le sue opinioni sulla gara, ma ha anche elargito informazioni sui nuovi arrivati, Demme e Lobotka, e sulla situazione attuale del club.

Queste le sue parole, come riportate da TMW:

Gara che può aprire un discorso più ampia? “Si pensa gara dopo partita, in casa non abbiamo fatto grandi numeri dal mio arrivo e domani giochiamo con una squadra viva, tiene bene il campo, corre tantissimo, ma per noi è importantissima la partita e non pensiamo alla Lazio o alla Juventus. Pensiamo solo ai tre punti e sarà molto molto difficile”.

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Servono i gol, quanto manca per quei 30 metri finali che mancano? “La priorità è stata la difesa, poi il centrocampo, ora possiamo sviluppare in modo migliore, non è solo una questione degli attaccanti ma in quanti metri stiamo, gli avversari devono restare lì sul nostro palleggio. La difesa deve far giocare meglio la squadra e tenere gli avversari lì”.

Lobotka cosa può dare in più al centrocampo? “Sia Demme che lui hanno qualità di palleggio, Demme può giocare a due o fare il vertice basso, Lobotka anche la mezzala con caratteristiche diverse, ci daranno una grande mano. La qualità negli allenamenti è salita, la palla ora scorre più veloce, aumenta anche la pressione per gli altri, nessuno ha il posto assicurato, chi merita gioca. Non butto però allo sbaraglio i giocatori, devono valutare anche come giochiamo”.

Sulla condizione fisica: “Abbiamo cambiato metodologia, giocano sempre gli stessi ogni 3 giorni, ci sta che ogni tanto non ne abbiano più, col Perugia più di 4 giocatori da mesi non facevano 90 minuti e ci sta che manchi la tenuta, ma la squadra mi piace come sta lavorando e quando ha gamba riesce a pensare, quando manca una delle due componenti diventa più difficile. Tra una quindicina di allenamenti avremo continuità anche a livello fisico”.

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Tre gare importanti, quanta pressione c’è? “Ci mancano giocatori importanti, che facciano respirare gli altri, in difesa ci mancano Maksimovic e Koulibaly, ora dobbiamo giocare e poi recuperare subito energie”.

Insigne sta tornando ad i suoi livelli. “E’ il capitano, in questo momento deve assumersi responsabilità, come gli altri. Sta giocando bene, fa cose importanti a livello qualitativo, ma non dobbiamo parlare dei singoli ma di squadra. Milik ha detto cose importanti, che dobbiamo credere in quello che facciamo, sono cose nuove e dobbiamo migliorare. Tutti stanno dando il massimo”.

Che ti aspetti dalla Fiorentina? “Sappiamo come giocano, ieri l’abbiamo visto, è una squadra che palleggia poco, ma attacca la profondità, ti viene addosso e non dobbiamo dargli campo. Dobbiamo far scorrere la palla, essere attenti a non dare campo perché hanno velocità davanti”.

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Recuperi qualcuno per martedì? “Non lo so, oggi torna Maksimovic, l’altro giorno è tornato Mertens. Koulibaly dipende da cosa ci dirà lui, per ora nessuno dei tre è a disposizione”.

Demme perfetto davanti alla difesa? “Non a caso per anni è stato capitano del Lipsia, non è stato semplice, è stato lui a spingere e bravi i nostri dirigenti nella trattativa. Lui costruiva anche gioco, gioca a tre è diverso ma ha personalità, tiene il campo, ha tempi e cattiveria e con Lobotka ci darà una grande mano”.

24 punti nel girone d’andata. Al ritorno sono possibili 40-45 punti? “Pensiamo a domani, a Chiesa, a Cutrone. Domani ci giochiamo tanto a livello mentale e di classifica. Sarà fondamentale, come col Perugia quando avevamo tutto da perdere”.

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Gaetano va alla Cremonese, può avere futuro? “Lui sa cosa penso, deve crearsi un vissuto, ha grandi doti tecniche e fisiche, ma deve giocare, solo così può far vedere quanto è bravo. Giocare per 2 minuti non è giocare, non è vero che non lo stimo, ci ho parlato con correttezza, guardandolo negli occhi, se ha continuità diventa importante. Castrovilli? Non facciamo paragoni, è solo l’esempio che bisogna giocare e crearsi un percorso”.

Sulla catena di sinistra: “Noi sviluppiamo entrambe le catene, non solo la sinistra. Hysaj? E’ facile dire prendiamo un altro, ma giochiamo di reparto e meglio di lui ce ne sono pochi per interpretazione del ruolo, sta facendo buone gare, è agevola perché per tanti anni, credo 7, ha agito in una difesa a quattro e sta facendo molto bene”.

Come sta Ghoulam? “L’altro giorno ha provato con noi, non sta ancora bene, non ha continuità nel lavoro, soffre ancora e non è al 100%”.

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Fabian tornerà nel suo ruolo da mezzala? “E’ fortissimo, sta giocando molto bene, sbaglia qualcosa perché fa un tocco in più ma ha grandi qualità, fa cose che solo i grandi fanno. Se vogliamo uno dinamico, che va in pressione, non è lui, ha altre qualità pur non essendo il suo ruolo ma fa girare la squadra comunque se sbaglia meno”.

Lobotka un anno fa era considerato uno dei migliori in Spagna. “Lo abbiamo preso per questo, sappiamo che giocatore è. Può fare anche la mezzala, è diverso da Demme che gioca massimo due tocchi, Lobotka è uno alla Verratti porta palla, sterza, salta l’uomo”.

Fiorentina squadra che subisce meno tiri in Italia ed il Napoli fatica a creare, serviranno i tiri dei centrocampisti? “Dobbiamo arrivarci col gioco, tiri se riesci a seguire l’azione nei 25 metri. Il nostro problema non è tirare, ma riempire l’area con gli esterni e le mezzali, ci stiamo arrivando, non è vero che costruiamo poco perché in Europa abbiamo preso più pali di tutti, non concretizziamo”.

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Ospina meglio nel far partire l’azione, cambiano le gerarchie? “Voi vi divertite, io no. Meret è un patrimonio della società, Ospina ha un vissuto diverso, ora cerco questo tipo di gioco ed è un pizzico più avanti Ospina, ma ci sta. Meret non sta lavorando con continuità, ha ancora fastidi, è normale che se cerco il palleggio da dietro Ospina è più avanti. Il portiere però deve prima parare, non ci serve un libero per giocare portiere volante, non l’ho mai detto. Su questa dote ho solo detto che è più avanti Ospina e Meret non è al 100%”.

Coppa Italia obiettivo da non trascurare? “Non possiamo trascurare neanche la partita a tressette”.

Ospina ieri ha parlato anche di quarto posto. Lei predica piedi per terra o l’obiettivo stimolante? “L’obiettivo è domani, vincerne una, ragionare così, la classifica mi fa diventare bianco. Ospina può dire ciò che vuole, l’obiettivo è domani, far finta che se vinciamo andiamo in Champions, prepararla così, io non faccio terapie ma lavoro e so che fanno fatica ed al 70′ sono morti, ma proviamo a dare una direzione. Stanno facendo fatica, i numeri ce lo dicono ogni giorno, stanno 5-6 ore dentro la struttura. La squadra non pensa ad andare via, ma ad uscire da questa situazione”.

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Se li aspettava così i primi 35 giorni? “Certo, c’erano problemi e sono qui, altrimenti starei da un’altra parte oppure a portare i miei figli a scuola. ma conosco la loro qualità e dobbiamo mettere insieme tutte le varie componenti anche mentali”.

Mertens e Callejon in scadenza. “Non parlo di contratti, faccio fatica già a fare il mio lavoro. Nessuno ha bussato alla mia porta, sanno con chi parlare della società, nessuno ne ha parlato a me”.

Sui giocatori da cui ripartirebbe. “Mi piacerebbe, ma bisognerebbe fare altri discorsi, in base a se vai in Champions o EL, è difficile ora parlare di altre cose. La priorità è l’oggi. Sento parlare di smantellamento, ma oggi c’è un giocatore alle visite mediche, il Napoli è tra i pochi che sta lavorando, mica ci guardiamo i film. Proviamo a far migliorare tutte le situazioni”.

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