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ANGOLO DEL TIFOSO BOLOGNA – Il Nuovo Stadio è realtà

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Il Bologna del presidente Saputo non si ferma neanche davanti alla pandemia e alla crisi economico – finanziaria che si prospetta.

Da sempre, sui libri di Economia si legge che gli investimenti migliori si fanno nei momenti di recessione. I bravi speculatori di borsa sanno perfettamente quando un titolo è da acquistare, come l’imprenditore con una visione superiore sa quando e come investire le sue finanze. Incontrare un uomo che metta in atto tutto questo non è semplice e quando accade si rimane ammirati, soprattutto se lo scenario è quello della propria città.

L’incontro tra Saputo e il Bologna è stato un’alchimia. Il presidente ha compreso da subito che si poteva realizzare qualcosa di unico nel capoluogo emiliano, sia da un punto di vista calcistico che di intrattenimento. Un uomo che ha nel sangue il calore del sud Italia e nella testa una mentalità americana. Joey ha fatto la sua fortuna con prodotti caseari ma sa che la gente vive di emozioni, passione ed esperienze da vivere e condividere.

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Il Bologna Fc 1909 nella sua testa è tutto questo. E per realizzarlo, il presidente sapeva e sa che il Nuovo Stadio è la chiave  imprescindibile. Una squadra in cui identificarsi, che faccia divertire i suoi tifosi durante la partita. Ma con la consapevolezza chiara e nitida che esiste anche un prima e un dopo. Lo Stadio come un’agorà da utilizzare sette giorni su sette.

La partita, infatti, è solo una parte del “We Are One” che Saputo ha voluto come slogan. In America si partecipa al match day dalla mattina alla sera. Si va con la famiglia allo stadio e si vive il pre-gara con intrattenimenti di ogni genere. Poi si pranza tutti insieme e ci si accomoda in postazioni confortevoli per assistere allo spettacolo sportivo della propria squadra.

Si tifa, si soffre, si sgranocchiare qualcosa, ci si veste con i colori della bandiera e si commenta poi il risultato finale. Il post match è ancora esperienza da vivere. Si potrebbero vedere comodamente le immagini di tutti i goal o fare qualche acquisto ai vari store.

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Ci potrebbe anche essere la possibilità di andare durante la settimana a cena allo Stadio o ad una mostra organizzata.

Premesso e spiegato quanto sia importante l’impianto sportivo nuovo, in settimana sono arrivate due conferme in tal senso.

Il Bologna ha ottenuto il credito sportivo dalle banche ed ha stipulato l’accordo con Fincantieri per l’inizio dei lavori.

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Due tasselli fondamentali che danno certezza che il fantastico rendering dinamico, visto da circa un anno su YouTube, dall’estate 2022 verrà costruito.

L’architetto Gino Zavanella, lo stesso che ha disegnato lo Juventus Stadium, ha dichiarato che non è stato facile mettere mano al restyling dello stadio Renato Dall’Ara. Ci sono simboli importanti da mantenere, come la Torre Maratona sopra i distinti e la statua della Vittoria alata.

Zavanella ha voluto proporre ai bolognesi  un progetto avveniristico, mantenendo quell’identità storica che segna il percorso di una società gloriosa.

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Il Bologna, nel 1913, giocava allo stadio Sterlino dove il prato di gioco presentava un dislivello di oltre un metro fra le due porte. Al lancio della moneta, all’inizio di ogni match, il Bologna cercava di percorrere la metà campo in salita nel primo tempo. Così nella seconda frazione di gioco, quando gli avversari erano stanchi, attaccava in discesa.

Tuttavia, in seguito ad un ricorso della Spal nell’ottobre del 1923, la Federazione Gioco Calcio impose al Bologna di appianare il terreno di gioco prima dell’inizio della stagione 1924-1925.

Siamo certi che con la tecnologia di oggi e i sistemi computerizzati non ci sarà nessun rischio di incorrere in stregonerie a vantaggio del Bologna. Ma avere quello stadio in città, così come l’hanno presentato, sarà come andare in discesa per tutta la partita.

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