Angolo del tifoso
ANGOLO JUVENTUS – Con chi te la prendi?

Serata da incubo per gli uomini di Thiago Motta: gli avversari non schieravano neanche la loro miglior formazione ma, nonostante questo, sono stati padroni del gioco, sono andati in vantaggio per primi e sono stati più lucidi e freddi dal dischetto.
Ed ora, sulla base dell’evidenza dei fatti, è ufficialmente aperta la caccia ai responsabili del disastro della Juventus. Con chi te la prendi?
Dirigenza assente
Ovvio che il tecnico della Juventus sia il primo a salire sul banco degli imputati.
In casi del genere l’allenatore, in qualità di gestore del gruppo, risponde immediatamente della mancanza di risultati.
Ma c’è da chiedersi, prima, quali siano le responsabilità di chi l’ha scelto per costruire insieme la squadra. Il direttore generale Giuntoli ha agito su mandato della dirigenza del club, finora distintasi solo per il suo conclamato distacco dalle vicende del campo.
Ed un conto è lasciare carta bianca a chi si occupa dell’area tecnica, un altro lasciare a lui tutte le rogne, infischiandosene di quello che succede.
L’ex direttore sportivo del Napoli si è dovuto far carico di ogni singola decisione, normale attendersi che sbagliasse qualcosa. Adesso gli si rimprovera di aver fatto una doppia campagna acquisti sbagliata.
Ma il budget speso gli era stato affidato dai vertici societari, gli stessi che ora osservano un rigoroso silenzio che sfiora l’indifferenza. Con chi te la prendi?
La rotta giusta
Una volta stabilito questo, è chiaro che, se una nave va fuori rotta ci si interroga sulla chiarezza delle idee di chi sta al timone.
Toccava all’ex tecnico del Bologna, una volta avuti gli uomini a disposizione, formare un gruppo e dare una impronta di gioco ben delineata. Gli obiettivi prefissati ad inizio stagione non erano impossibili da raggiungere. Con la conquista degli ottavi di Champion’s League e un buon piazzamento in campionato la posizione di Thiago Motta sarebbe stata ben salda e si sarebbe potuto discutere con serenità del cammino da fare assieme in futuro.
Adesso, con l’eliminazione in Coppa Italia (da aggiungersi al fallimento in Europa) e con il quarto posto a rischio è tutto in discussione.
Il gioco latita, i risultati non arrivano mentre le delusioni si susseguono. Ora, il tecnico non sa utilizzare al meglio gli atleti ingaggiati o lui per primo ha sopravvalutato le loro qualità? Con chi te la prendi?
Problemi di ruolo o di valutazione?
Teun Koopmeiners, l’ex olandese volante, è l’esempio vivente di quanto appena detto. Ogni sua apparizione sul campo mette tristezza e alimenta rimpianti.
Dello straordinario uomo ovunque dello scorso campionato è rimasto solo il ricordo. Il tecnico l’ha provato in varie posizioni e lui è sempre apparso un pesce fuor d’acqua.
Strano destino per uno che ha dimostrato, almeno fino a qualche mese fa, di essere in grado di cavarsela in ogni zona del campo. Il suo passato lo dimostra: nato esterno, ha dato il meglio come mezzala d’assalto o trequartista di rottura ma si è disimpegnato bene perfino da difensore centrale.
Del resto la sua valutazione e il suo stipendio sono da top player, uno di quelli che risolve i problemi. E l’allenatore gli aveva riservato un ruolo di primo piano nelle sue strategie tattiche.
A questo punto, visti i magri risultati, il sospetto che un giocatore normale sia stato spacciato per fuoriclasse assume sempre più consistenza. Stesso discorso per il centravanti serbo Vlahovic.
E’ arrivato con la fama di implacabile bomber, si ritrova sempre a secco alla fine di ogni partita. Difficile, ormai, pensare che il suo rendimento deficitario sia da attribuirsi all’allenatore che lo costringe in un ruolo non suo.
E, in ogni caso, il mister non avrebbe alcuna colpa per il rigore tirato alle stelle di ieri. Con chi te la prendi?
Pochi lampi, troppe pause
Ma i problemi della Juventus non si limitano al centrocampista orange o all’attaccante di Belgrado.
Anche altri giocatori, sia tra i nuovi arrivi che tra quelli già presenti in organico, sono stati, finora, largamente al di sotto delle aspettative.
Il portoghese Conceição si accende ad intermittenza, spesso quando la partita è già compromessa. L’argentino Gonzalez è la pallida controfigura dell’assaltatore visto a Firenze.
Il genietto turco Yildiz alterna lampi di genio con interminabili pause. Ognuno di loro avrebbe le potenzialità per caricarsi sulle spalle la squadra, nessuno ci riesce se non a tratti.
E il trequartista ottomano ha anche sulla coscienza il rigore fallito di ieri. Con chi te la prendi?
(Foto: Depositphotos)