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Italia-Germania: pari che sa di vittoria. Mancini riparte dai giovani

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Un pareggio che sa di vittoria quello ottenuto dall’Italia di Mancini contro la Germania di Hans-Dieter Flick. Gli azzurri pareggiano il primo incontro di Nations League del Gruppo C, finendo alle spalle dell’Ungheria capace di battere l’Inghilterra.

Martedì ci sarà lo scontro proprio con gli ungheresi al Manuzzi di Cesena, valido per la momentanea testa del girone. Altri due gli incontri che si disputeranno nel mese di giugno: Inghilterra-Italia e Germania-Italia. Gli ultimi due match si disputeranno, invece, nel mese di settembre.

UNA GIOVANE ITALIA

La formazione schierata da Roberto Mancini è inedita, non presente lo zoccolo duro dell’Europeo ma tante novità dovute all’ultimo campionato di Serie ATonali, Frattesi, Pellegrini, Politano e Scamacca. In panchina altri ragazzi che potranno stare nel giro della Nazionale Italiana per diverso tempo: Pobega, Cancellieri, Gnonto, Ricci, Dimarco e l’ormai noto Raspadori. Dopo la débâcle avvenuta contro l’Argentina, con buona parte dei senatori del ciclo Mancini, sembra ormai trovata la strada da percorrere. Il CT avrebbe capito e sta prendendo le contromisure per effettuare un cambio generazionale, la Nazionale ne ha bisogno.

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È difficile cambiare, soprattutto dopo aver vinto una competizione continentale. L’eccesso di riconoscenza e il legame che si crea tra il gruppo ha portato diversi tecnici dell’Italia (Lippi docet) a sentirsi in obbligo verso coloro che hanno permesso il successo. Un errore che non dovrà essere ripetuto, che può costare caro all’Italia e allo stesso Mancini.

LA FORMAZIONE DELL’ITALIA CONTRO LA GERMANIA

Al Dall’Ara di Bologna, l’Italia scende in campo contro una Germania molto favorita per la vittoria. A far pendere l’ago della bilancia è la recente prestazione degli azzurri contro l’Argentina di Leo Messi e co.

Mancini riparte da un mix: esperienza e giovani affamati. Oltre ad affidarsi a calciatori che, oltre all’esperienza, erano motivati per aver trovato spazio nello scacchiere azzurro (Acerbi, Biraghi Pellegrini e Politano).

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Solito 4-3-3 così messo in campo dal CT: Donnarumma; Florenzi, Acerbi, Bastoni, Biraghi; Frattesi, Cristante, Tonali; Politano, Scamacca, Pellegrini.

Il più “anziano” in campo è il trentaquattrenne Acerbi, mentre il capitano è il trentunenne Florenzi. Una formazione iniziale che presenza un’età media pari a 26,1 anni.

Dato che si è abbassato sensibilmente nella ripresa, con l’ingresso in campo di Dimarco, Ricci, Pobega, Cancellieri e Gnonto. Dopo tutti i cambi della seconda frazione, l’età media della Nazionale in campo è scesa a circa 24,2 anni.

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(Foto: Twitter Italia)

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