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Perché i tifosi del Barcellona sono chiamati “Culés”?

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Il Barcellona è un club glorosioso, rientra senza ombra di dubbio nell’élite del calcio mondiale nonostante l’ultimo periodo contraddistinto da molti bassi. Perdere Lionel Messi in estate, traferitosi al PSG, ha sancito la fine definitiva di un ciclo importante nella storia dei catalani. L’ultimo trofeo Nazionale è stato raggiunto nella scorsa stagione, in finale fu decisivo proprio la stella di Rosario con una doppietta nel 4-0 finale inflitto all’Athletic Bilbao in finale di Coppa del Re. Decisamente più lunga l’astinenza in campo internazionale, le ultime coppe vinte risalgono alla stagione 2015/2016 con la vittoria in Supercoppa UEFACoppa del mondo per club.

Quest’anno il Barcellona non vive il suo miglior periodo, la squadra spagnola ha dovuto rimpiazzare Koeman con Xavi per provare a rialzarsi. In Liga il trend con il nuovo allenatore sta cambiando, tant’è che i catalani sono risaliti fino all’attuale quarta posizione in classifica.

Diverso il discorso in Europa, in Champions League è arrivata una clamorosa eliminazione alla fase a gironi. Il Barça si è classificato al terzo posto nel Gruppo E, alle spalle di Bayern Monaco e Benfica. Gli Azulgrana sono stati “retrocessi” in Europa League, dove dovranno affrontare il Napoli in un doppio scontro per poter accedere agli ottavi di finale della competizione. Il primo dei due scontri avverrà quest’oggi alle 18:45, mentre il successivo il 24 febbraio alle 21.

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Nonostante l’ultimo periodo per niente brillante, il Barcellona resta molto più che una semplice squadra di calcio:

“Més que un Club”. (Agustì Montal, Presidente del Barcellona dal 1969 al 1977)

Agustì Montal Barcellona

(Foto: sito ufficiale Barcellona)

Frase celebre pronunciata dal trentatreesimo presidente della squadra azulgrana, Agustì Montal, che tra l’altro riuscì “soltanto” nell’impresa di portare al Barcellona un certo Johann Cruyff. Questa è un’altra storia, come direbbe il celebre Federico Buffa nei suoi racconti.

Agustì Montal Cruyff

(Foto: Twitter Cruyff)

Molteplici sono i sostantivi per identificare i tifosi di una qualsiasi squadra, alcuni sono curiosi e divertenti, altri storici. Ovviamente tra questi club rientra il club catalano, il Barcellona, con i vari blaugrana e azulgrana. Questi ultimi sono due nomi fondati sui colori sociali e divise di gioco.

Perché esiste anche il termine “Cules” per identificare i tifosi del Barcellona?

Il soprannome storico e curioso allo stesso tempo per i tifosi del Barcellona è Culés, ovvero culetti.

Il termine “Culésnasce prima della Grande Guerra, l’etimologia del soprannome data ai tifosi del Barça è strettamente legata agli anni trascorsi nel luogo in cui giocava il Barcellona tra il 1909 e il 1922. La prima vera casa della squadra catalana fondata nel 1899 è stato un campo della calleIndustria de Barcelona”, comunemente chiamato “La Escopidora”.

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Lo stadio aveva una capienza massima di seimila spettatori, ma con le prime vittorie arrivavano sempre più persone e i tifosi furono costretti a trovare una soluzione, un rimedio per far sì che la capienza aumentasse. Il rimedio che i tifosi adottarono fu molto semplice e funzionale, poiché consisteva nell’arrampicarsi sopra il muro di recinzione. Dall’esterno i tifosi venivano visti come ingobbiti e con una parte di sedere scoperto, infatti, i passanti vedevano solo il famigerato lato B degli spettatori delle file più alte, il tutto ben documentato tramite delle fotografie.

Cules Barcellona

(Foto: Marca.com)

Come conseguenza a tale episodio umoristico i tifosi del Barcellona adottarono e adottano tutt’ora l’espressione “Yo soy culé”.

Unico è l’atteggiamento dei supporters catalani, che piuttosto di infuriarsi accolgono tale sfottò con il sorriso.

(Foto: wikipedia.org)

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