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Finlandia, la favola della squadra di Babbo Natale
Chi l’ha detto che Babbo Natale non esiste? Da 29 anni, in Finlandia, nel capoluogo della Lapponia, Rovaniemi, c’è una squadra che, tra alti e bassi, porta proprio il suo nome, la FC Santa Claus Arctic Circle, nata dalla fusione tra due squadre locali. Niente renne a portare una slitta (anche se ci sono rappresentazioni popolari che lo vedono cavalcare una capra) che balza sulle fasce laterali, ma le motoslitte a sfrecciare per le trasferte. Niente folletti a mordere le caviglie degli attaccanti avversari, ma l’ “Oh, oh, oh” a diventare il grido di battaglia. Niente bianco della barba lunga e folta per i calciatori, ma il bianco di uno dei classici colori di Santa Claus, quello sì, è tra i colori sociali tradizionali insieme all’immancabile cappello. Attualmente nella sesta serie del campionato finlandese (una lega regionale suddivisa in vari gironi per un totale di 215 squadre), la squadra dallo spirito natalizio perenne era partita dalla terza serie (la nostra serie C nazionale) arrivando a sfiorare, per un pelo, nel 2010 la promozione alla Serie B, vincendo il campionato, ma perdendo agli spareggi contro l’Helsinki, una delle squadre attualmente più rappresentative che milita nella massima serie. Tra fallimenti per problemi finanziari (è proprio il caso di dire che i debiti non guardano in faccia nessuno, nemmeno se ti chiami Babbo Natale) e la conquista della “Coppa del Sole di Mezzanotte” conquistata in Svezia (perché se festa è, che non sia solo a Natale), battendo altre squadre provenienti dal circolo polare artico, la FC Santa Claus sta spopolando soprattutto in rete, sui social, con tanto di gadget calcistico-natalizi come la maglia ufficiale del tifoso di Babbo Natale. La perdita del lavoro, a causa della pandemia, ha permesso al tedesco classe ‘77 Ralf Wunderlich d’incontrare la società, adesso a maggioranza azionaria cinese, che lo ha subito ingaggiato, dapprima per fondare il settore giovanile e poi per sedere in panchina con la prima squadra. Nel logo, l’intero programma di vita della FC Santa Claus: un Babbo Natale che, per una volta, non legge una lettera ricevuta, ma che con una penna in mano è intento a scrivere su carta una lista. Dei regali? Degli acquisti e delle cessioni? Dei conti? Forse più l’elenco di coloro che credono in lui. A ricordarci di non smettere mai di avere il coraggio e la speranza di desiderare e lottare per i nostri sogni.
P.S. – Perché intitolare una rubrica “Autogrill”? Immaginate di trascorrere là un’intera giornata: in 24 ore quante storie vedreste e ascoltereste? Quante persone incontrereste e osservereste? Quanti gesti, parole e situazioni, che rimandano a luoghi vissuti da tanti altri volti? E’ quello che si proporrà di fare questa rubrica: approfondire, dal campo o fuori dal campo, delle storie che si conoscono e rilanciare delle storie che si conoscono poco. Raccogliere respiri di vita, attimi di condivisione, istanti dove cogliere l’essenziale nei particolari, briciole di esistenze in un luogo sì preciso ma di passaggio. Come in un autogrill, appunto, un luogo in cui tutti passano per un minuto o per un’ora, un luogo dove s’incrociano casualmente esistenze, incontri ed emozioni….