Angolo del tifoso
ANGOLO SALERNITANA – Dillo alla luna
Preambolo
Ribery si scalda accanto a Đuric. Li separano trenta centimetri, tanta classe ed un sacco di trofei ma faranno più o meno coppia. Pare spiegargli come si sta al mondo, Franck: non è mica un ragazzino eppure lo ascolta, Milan. Parliamoci chiaro, è un privilegio. L’erba dell’Arechi profuma di buono.
Atto Primo
Lo Starting Eleven di Castori è corretto: chi storce il muso ha capito poco. Tutto sommato, con l’Atalanta non sei competitivo: salvo miracoli -si capisce!- e allora dannazione, sia Gondo! È mercoledì che il Mister si gioca la panchina, è lì che serviranno i top player in attacco. Scelte iniziali condivisibili, per quel che conta ‘sto pulpito qua.
L’afflato è sovrannaturale: l’Arechi è incandescente, la squadra lo segue. Con le frecce all’assalto dei carrarmati la Salernitana osa, ci crede, dà tutto. Lo 0-0 all’half time è ormai consuetudine.
Prosieguo
Il SetteBello va centellinato, esce ma se possibile i Granata crescono. I padroni di casa si esibiscono in versione Cuordileone: l’Atalanta, non dirò alle corde, di sicuro si spaventa: Obi, palo!
È il momento migliore ma quella palla lì è puttana: Zapata ha la sua e sfonda tutto. Non la riprenderanno più.
Epilogo
Quando giochi bene e perdi è pure peggio però diamine: qualcosa c’è. Le scelte iniziali lasciano presupporre che Castori abbia avuto rassicurazioni: almeno col Verona se la giocherà.
Quando pare tutto perso, quando ti va storta e non lo meriti che altro puoi fare: professione di fede. Finché respiri, dovranno ammazzarti. Fino ad allora, denti stretti e fronte alta.
Non si ceda un solo metro!