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Napoli: Spalletti, la grande sfida nella ‘città dei miracoli’

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Mancava soltanto la conferenza di stampa di presentazione per rendere ufficialmente operativa l’avventura di Luciano Spalletti alla guida del Napoli, che dopo gli incubi del finale di campionato contro il Verona – con tutti i chiacchiericci e le dietrologie da esso derivati – è alla ricerca di stabilità e unione d’intenti.

Nella precedente conferenza Aurelio De Laurentiis ha infatti lanciato la volata al nuovo tecnico dei partenopei. La Champions è obiettivo dichiarato da ambo le parti, sia per ritrovare la quadra economica che per scuotere l’ambiente circostante alla squadra azzurra. E’ proprio sull’emotività della piazza che il tecnico di Certaldo concentra le forze nel corso della sua ora abbondante di prima conferenza stampa azzurra.

“TENDERE UNA MANO ALLA CITTA’ PER ANDARE INSIEME LONTANO”

La prima sfida che Spalletti ha raccolto nei suoi primi giorni da allenatore partenopeo è forse quella più ardua, ma cruciale per innescare il cambio di passo. Ricompattare l’ambiente, e quindi squadra e allenatore, per andare lontano. Nervo scoperto che è costato in maniera carissima ai suoi due predecessori Carlo Ancelotti e Gennaro Gattuso. 

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I tifosi del Napoli sono i primissimi destinatari delle prime dichiarazioni d’amore di Luciano Spalletti, che spesso si rivolge a loro con toni di corteggiamento. I continui riferimenti alla città, a Maradona e quel “Sarò con te“, abbozzato appena nella sua prima visita a Castelvolturno, ribadito quest’oggi e fatto addirittura stampare sulle pettorine di allenamento. Un senso di appartenenza da restaurare a 360°, perché “questa è una mano che ti tende la città, che noi dovremo stringere forte per arrivare lontano e dimostrare di meritare di vestire questa maglia”.

Spalletti, da uomo di calcio navigato, comprende anzitutto dove mettere le mani e lo fa fin da subito, senza indugiare o aspettare una mano tesa dalla controparte. L’ex Roma inizia dunque immediatamente a pigiare forte sul tasto dolente di questi anni, nella speranza di ristabilire equilibri ormai risalenti all’epoca Sarri.

“CONTRATTI? CONTA VINCERE PER ENTRARE NELLA STORIA”

Sempre ai tifosi è legato buona parte del secondo punto focale della conferenza stampa andata in scena al centro sportivo di Castelvolturno.

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“I contratti ci fanno essere del Napoli per un numero di anni, ma in questo ambiente qui le vittorie e i risultati ci possono fare entrare nella storia”.

Un monito che non può che far pensare alla situazione relativa al capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, in scadenza di contratto il prossimo anno. Lo stesso Spalletti ha ammesso di aver parlato con il numero 24, palesando la volontà di voler lavorare con lui per il prossimo anno e non solo.

Le trattative per il rinnovo sono al momento congelate a causa dell’Europeo che lo vedrà protagonista nella finale di domenica a Wembley contro Italia e Inghilterra. E’ ormai risaputo infatti che la trattativa entrerà nel vivo non appena finirà Euro2020, o poco dopo. Soltanto allora si avrà tempo e modo per parlarsi, confrontarsi e cercare di limare distanze eventuali che potrebbero complicare lo scenario. Al momento, resta immutata la voglia di cercare quantomeno un punto d’incontro. Da oggi, con un particolare in più non da poco: la volontà dichiarata da parte di Spalletti di puntare su di lui per il suo Napoli, che a detta sua dovrà essere ‘scugnizzo’ come non mai. Quale ‘scugnizzo’ migliore di Lorenzo Insigne?

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UNA ROSA CHE PIACE (COSI’ COME EMERSON PALMIERI)

I rumors di queste settimane, che volevano uno Spalletti speranzoso di avere un organico quasi immutato per quanto di qualità, sono confermati dal diretto interessato. Egli spera di contare su tutti i big: a partire ovviamente da Insigne, passando per i vari Fabian e Koulibaly, che sono gli uomini vetrina del mercato. Ma la politica di De Laurentiis resta sempre la stessa: “Via soltanto per offerte irrinunciabili”. 

Non potrebbe che esserne felice il tecnico in caso di mancate proposte indecenti, che non manca di avanzare le sue richiesta in sede di mercato. Una su tutte, Emerson Palmieri, terzino che potrebbe risolvere un problema duraturo in casa Napoli. Il toscano ha tacitamente confermato il contatto telefonico con l’italo-brasiliano, così come svelato nelle settimane precedenti dalla nostra redazione. Senza ovviamente entrare esplicitamente nel merito della chiacchierata, durante la quale è stato ribadito il gradimento reciproco, con la promessa di riparlarne – così come con Insigne – a fine Europeo.

Pochi dubbi sulla conferma di Alex Meret che, a prescindere dalla possibile cessione di David Ospina, sarà il portiere su cui si punterà in pianta stabile per il futuro, confermando quanto rivelato negli scorsi mesi dalla nostra redazione. Sul colombiano, invece, Spalletti non si sbottona, dichiarando che il Napoli oggi conta di avere due portieri dalla qualità indiscussa.

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Diplomazia stimolata sicuramente dall’attesa che caratterizza a oggi le operazioni di mercato a marca partenopea. Empasse che nelle prossime settimane potrebbe sbloccarsi, permettendo così di plasmare una rosa che possa avvicinarsi alle richieste del proprio tecnico.

LA GRANDE SFIDA NELLA CITTA’ DEI MIRACOLI

Replicare il tasso di entertainment della precedente conferenza stampa a firma della voce di Aurelio De Laurentiis è impresa ardua anche per un abile comunicatore quale è Luciano Spalletti. Ma in quanto tale, il neo allenatore azzurro coglie la palla al balzo e cerca di rifocillare la passione dei tifosi napoletani, che ancora invocano la verità dopo l’epilogo al Maradona contro l’Hellas Verona.

Sarà questo il leitmotiv di questa fase embrionale di stagione, durante la quale si cercherà di regalare una rosa quanto più assortita possibile a Luciano Spalletti, che come primo obiettivo si pone quello di rimettere la chiesa al centro del villaggio. Una missione non semplice, dopo mesi e mesi di trincerato silenzio stampa, ma che si rende inevitabile per andare avanti sulla strada del successo. Che suona per certi versi come un miracolo. Questa è la più grande sfida targata Luciano Spalletti, nella città “dove calcio e miracoli sono la stessa cosa”.

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(foto: profilo Twitter Napoli)

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