Juventus
Juventus: il bilancio di una stagione in cui c’è poco da salvare
Il campionato è terminato da qualche settimana, l’esperienza Superlega sembra essere tutt’altro che archiviata e in casa Juventus l’aria continua a essere turbolenta. L’esonero di Andrea Pirlo e l’allontanamento di Fabio Paratici che sembra destinato al Tottenham sono solo la punta dell’iceberg di una situazione che a Torino è tutto fuorché sotto controllo.
Le colpe sono tutte di Pirlo?
Il quarto posto raggiunto solo all’ultima giornata grazie alla netta vittoria sul Bologna e al contestuale, clamoroso, harakiri del Napoli contro l’Hellas Verona, hanno dato un po’ di ossigeno alle casse della Juventus che ha risentito più di altre società del periodo che ci stiamo faticosamente lasciando alle spalle. La vittoria della Coppa Italia nella finale contro l’Atalanta e quella della Supercoppa Italiana conquistata contro il Napoli, lasciano comunque l’amaro in bocca per ciò che avrebbe potuto essere e che invece non è stato. Le colpe, però, non sembrano attribuibili solo all’allenatore che, come di consueto, è stato il primo a pagare, ma sembrano essere addebitabili a tutti, partendo dal presidente Agnelli, passando da Nedved e Paratici, sino ad arrivare ai giocatori. Sì, perché nonostante abbia vinto il titolo di capocannoniere e abbia messo a segno 29 goal in campionato, Cristiano Ronaldo è venuto meno nei momenti chiave della stagione, soprattutto nella doppia sfida valevole per gli ottavi di Champions contro il Porto che è valsa l’ennesima, clamorosa, eliminazione dei bianconeri dalla Coppa dalle Grandi Orecchie. Proprio il futuro di Ronaldo, che con il suo Portogallo è secondo le scommesse Euro 2020 tra i favoriti per la vittoria della rassegna continentale, resta uno dei nodi da sciogliere in vista della prossima stagione, anche e soprattutto tenuto conto del fatto che i 30 milioni di euro netti di ingaggio percepiti dal portoghese non sembrano essere più sostenibili.
Allegri e Arrivabene: come cambiano gli equilibri
Dopo settimane frenetiche, è giunta la notizia che tutti i tifosi bianconeri aspettavano. Massimiliano Allegri, dopo due anni di assenza, tornerà a sedere sulla panchina della Vecchia Signora e questa volta avrà il compito di riportare la Juventus al successo dopo l’annata da sogno dell’Inter di Antonio Conte. Dopo aver cercato il bel calcio con Sarri e aver tentato di lanciare Andrea Pirlo, la Vecchia Signora si affida all’usato sicuro ma la sensazione è che quello dei bianconeri sia un gruppo da rifondare in ogni reparto. Il tentativo di ringiovanimento della rosa non è andato a buon fine, le operazioni a parametro zero in stile Rabiot e Ramsey non hanno pagato i dividendi sperati e l’unico acquisto che ha dimostrato di essere già da Juventus è stato Federico Chiesa, alla prima stagione ai massimi livelli. L’arrivo di di Maurizio Arrivabene come nuovo amministratore delegato del club si inserisce all’interno di un percorso di totale rivoluzione e chissà che i recenti fallimenti non possano fungere da base su cui costruire la Juventus che verrà.
Mancano ancora poche settimane e la Juventus di Massimiliano Allegri tornerà a lavoro per programmare al meglio la prossima stagione che si preannuncia più incerta che mai.
(foto: sito ufficiale Juventus)
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