Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – Andarci vicino vale solo a bocce
Come scritto, i giallorossi poco avrebbero da chiedere a questo campionato ormai. Ma la vittoria del Sassuolo mette un pò di pepe anche su un tristissimo settimo posto.
Arriva l’Atalanta dei miracoli, quella che nei gironi di ritorno va a mille e diventa imprendibile. Non è da meno all’Olimpico: i nerazzurri vanno a una velocità, di gambe e di pensiero, che in Italia non ha eguali. Affrontando poi la Roma 2.0, ergo lenta, macchinosa, paurosa, gli orobici sembrano allenarsi con i coni al campetto.
Solita Roma a lasciare possesso agli avversari, che perforano più volte il centrocampo rendendosi pericolosi. Attenti i marcatori e bravo Lopez in alcuni interventi.
Al minuto 26 azione pregevole Zapata-Gosens, sul cross si avventa Malinovsky che segna sotto l’incrocio. Il tempo si conclude senza reazioni giallorosse, più vicini a prendere il secondo che a varcare la metà campo.
Secondo tempo sullo stesso ritmo, imbarazzante supremazia degli ospiti che si mangiano diverse occasioni. La svolta dal 65imo minuto: Muriel spara a lato un gol a porta vuota; Gosens prende il secondo cartellino e lascia i suoi in dieci.
La Roma si sveglia alzando il baricentro e Dzeko fa una bella girata alta. Minuto 75 Cristante fa tutto da solo, sparando un bolide dai 25 metri all’angolo…di fatto un tiro un gol, rarità queste latitudini.
L’Atalanta è mentalmente k.o. e gli ultimi minuti subiscono le incursioni di Dzeko, mentre Gollini si supera su Mayoral. Nel finale espulso anche Ibanez per doppia ammonizione e Roma che paradossalmente è andata più vicina al 2 a 1 .
Mancini molto attento, al contrario di Ibanez sempre un pò svagato. Cris -tante fa il Cris-Smalling (perdonatemi), realizza un gran gol e tiene testa all’arrembaggio atalantino con personalità. Veretout e Mhkytarian lontanissimi da una condizione accettabile, continua il momento no di Villar. Pellegrini discontinuo, ma ha fatto anche cose pregevoli, molto male Calafiori, meglio Bruno Peres che è tutto dire, buon match di Karsdorp anche se poco coraggioso. Dzeko per 70 minuti non vede un pallone, ma nei restanti 20 si prende la squadra sulle spalle e tiene reparto da solo.
Punto importante, bella reazione ma è un mezzo miracolo non aver preso l’imbarcata. Pensare di giocare così tutto il girone è follia, non sono più stanchezza o infortuni scuse plausibili. La Roma non gioca più a calcio, rimane inerme in balia dell’avversario. Pensare ci si stia risparmiando per la coppa sarebbe follia, perchè il Manchester è più forte e la paura è che la squadra ormai sia questa.
Giallorossi, come con l’Ajax, anche fortunati, ma pure l’Atalanta partecipa al Master “Se non segni che vuoi?”. Non si vince ai punti come a pugilato e, come si dice, “andacce vicino vale solo a bocce”.
Intanto Gasperini sono due volte che ci augura di vincere l’Europa League. Grazie, per carità, ma non si offenda se le mani spariscono sotto al tavolo.
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