Angolo del tifoso
ANGOLO MILAN – Pareggio del Milan con la testa al derby
Dopo un lungo stop, tornano gli impegni di coppa. Dal Marakaná si esce ancora con un pareggio, ma stavolta di nebbia neanche l’ombra. Se non quella che sta offuscando la condizione e le partite del Milan.
Un gol annullato a Castillejo per fuorigioco, uno a Theo Hernandez per tocco di mano, una rete praticamente fatta con Rebic, imboccato bene da Krunic, che spara poco alto sopra la traversa. Quattro occasioni nitide per gli ospiti, più due per i padroni di casa. Tutto in soli 22 minuti. Zero gol.
Nebbia, nebbia, nebbia. Non si vedeva, ma c’era.
Affrontare la Stella Rossa al Marakaná era come affrontare i viet-cong nelle loro foreste tropicali: il miracolo è uscirne vivi.
Ma per la big italiana che vuole tornare quella di una volta non esistono simili scusanti. Per la seconda squadra europea per Champions League vinte, che vuole tornare nel Club dell’Europa che conta, non sono ammessi cali.
Era una partita da vincere e invece è stata pareggiata con una rete dei padroni di casa al 93’.
Nebbia, nebbia. Ancora nebbia.
La squadra di Pioli sembra appannata, si nota forse un filo meno di intensitá, una corsa meno aggressiva, un contrasto meno convinto e tutte queste cose sommate portano poi al tiro alto di poco, al passaggio sbagliato di poco, all’intervento in difesa mancato per un attimo. Insomma il dettaglio che togli da una parte, inevitabilmente te lo ritrovi in meno anche sotto altri aspetti, ed è così che poi torna quell’inerzia, debole ma inarrestabile, di partite giocate benino e pareggiate malino.
Proprio quello che siamo riusciti a metterci alle spalle con fatica. La moderazione e l’ammonimento di non cedere all’isteria del tifoso-medio inducono anche a pensare che questa fase di assestamento, e anche di poco fiato, fosse del tutto prevedibile e anche fisiologica per la squadra che ha cominciato la nuova stagione prima di tutti e che da agosto gioca e da agosto ha vinto e stupito fino al 6 gennaio, fino alla partita persa contro la Juventus del “Maestro” Pirlo.
Nebbia che appanna la vista. E nebbia anche da derby. Perché domenica alle 15:00 c’è una Inter fresca, riposata e galvanizzata. E si decide la stagione.