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ZONA CESARINI – Dalla fascia al “corridoio”

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E’ di pochi giorni la bella foto di un ragazzino che sfoggia la sciarpa della Roma, sulla terra rossa di un campo da tennis.

Il “ragazzino” è Flavio Cobolli, classe 2002 quindi appena maggiorenne, fresco vincitore del Roland Garros sezione Juniores (tra i grandi lo ha vinto, pensate un pò, Nadal in finale con Djokovic). Vinto in doppio con lo svizzero Striker, dopo aver perso la finale dello scorso anno.

A parte la foto e al riferimento ad una fede calcistica, la curiosità è un’altra: il piccolo Flavio giocava nella Roma fino ai 13 anni, momento in cui ha dovuto scegliere tra il calcio e il tennis.

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Racconta Bruno Conti che fu nientepopòdimeno che Boniek a suggerirlo e nessuno meglio di Bruno sapeva quanto fosse difficile una scelta del genere. Conti da ragazzino era promessa del baseball, sport “nazionale” a Nettuno, pronto per espatriare negli States, ma alla fine l’amore per la Roma lo rese tra i più grandi e indimenticati campioni con una palla più grande.

Flavio invece sceglierà il tennis, a quanto pare scelta azzeccata, immaginando che domani inizi la sua scalata all’ATP. La sicurezza non gli manca: “Ero terzino destro. Nella Roma di oggi avrei giocato”. Severo ma giusto. Improbabile? Certo non impossibile.

Diciamo che da terzino, giocando sugli esterni, il suo destino non poteva che farsi nel doppio, dove le “fasce” ovvero i corridoi, fanno parte del campo.

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