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Maran: “Lazio? Si sottovaluta il suo organico”

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Rolando Maran, ex tecnico del Cagliari, è stato ospite in video call negli studi di SkySport24. Queste le parole rilasciate dall’allenatore:

“Giocatori bravi che ho avuto? Ce ne sono tanti, solo pensando all’ultimo anno penso a Nainggolan, secondo me dovrebbe giocare in squadre che lottano per il vertice. Potrei fare una lunga lista. Un altro forte che non è riuscito ad esprimersi è stato Barrientos: nelle giovanili aveva il 10 e costringeva Messi a prendere il 7. Non è riuscito ad esprimere il suo potenziale, un po’ per l’infortunio e un po’ per il carattere particolare”.

“È difficile capire questo momento e decifrarlo”.

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Ha mai pensato alla panchina del Milan?
“Ogni allenatore ha l’ambizione di confrontarsi con situazioni importanti. Per me c’è sempre ambizione. Adesso vedremo quello che arriva, le grandi piazze sono sempre ambite”.

Spesso si parla di allenatori bravi solo nelle provinciali.
“Più prima che adesso, guarda anche Sarri e Giampaolo, hanno fatto un gran percorso. Adesso c’è più apertura, non è semplice gestire situazioni in cui devi far fronte a 10-12 sconfitte l’anno”.

Come valuta l’esperienza di Gasperini?

“L’Atalanta sta dimostrando grandi capacità, sta sviluppando un’idea precisa. Credo che sia la realtà più bella negli ultimi anni del calcio italiano. Credo che sia un esempio per tutti. Gasperini? Crede negli scontri diretti all’interno del campo, chiede una partecipazione incredibile in fase di possesso. È riuscito a plasmare la sua squadra, con le sue idee”.

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Cosa ha trovato Inzaghi in questa Lazio?
“Io credo che al di là del merito di Inzaghi, la Lazio ha inserito giocatori forti durante gli anni. Credo che sia stata sottovalutata dal punto di vista dell’organico, ha un impatto fisico e tecnico notevole”.

Molti le fanno i complimenti.
“Mi fa piacere, credo che i tecnici italiani abbiano una grande preparazione. Il fatto di essere giudicato positivamente dai miei colleghi per me è motivo di orgoglio”.

Progetti futuri?
“Per me non è mai stato un problema allenare in una metropoli o in un paesino, ma ciò che ti può dare un percorso. Io mi sento bene in campo, quando alleno. Spero possa arrivare presto una chiamata”.

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