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Auguri Cholo, efficienza e sostanza del calcio moderno

Esattamente cinquant’anni fa, a Buenos Aires, nasceva un grande uomo, un immenso calciatore ed un allenatore unico nel suo genere. Parliamo di Diego Pablo Simeone, da molti conosciuto come “El Cholo”.
Il Diego calciatore era una sorta di ‘Gattuso Argentino’. Corsa da vendere, cuore, gamba e sudore. Centrocampista di assoluta sostanza ma anche di sottovalutata tecnica.
Simeone inizia la sua carriera in Argentina, al Velez, dove gioca per tre anni. Subito dopo si trasferisce in Italia al Pisa. Due anni importanti per la sua carriera, caratterizzati da leadership, sostanza e cuore in campo, ai quali segue il trasferimento al Siviglia. La storia, però, verrà scritta dopo qualche anno con il passaggio all’Atletico Madrid.
È a Madrid che Simeone sancisce il definitivo salto di qualità; lì dove troverà una vera e propria casa, creando una totale sintonia con l’ambiente circostante.
Nonostante ciò, il Dio del calcio decide di farlo arrivare a Milano, sponda nerazzurra. Le vittorie ovviamente non mancano, compresa una Coppa UEFA. Ciò che manca, invece, è il feeling con i compagni. Diego va via e, dopo due anni di Inter, si trasferisce alla Lazio.
Uno scudetto vinto all’ultimo contro la Juve e una Coppa Italia vinta proprio contro l’Inter. Sulla finale contro l’Inter, però, bisogna aprire una piccola parentesi. In quella partita accadde qualcosa che non ha nulla a che fare con Simeone, ma che riguarda la storia del calcio. Ronaldo Luis Nazario de Lima si infortuna per la prima volta in carriera, mostrando, purtroppo, a tutti la fragilità del suo corpo.
La ‘lotta’ con l’Inter, comunque, non finisce qui. Supercoppa vinta e scudetto negato ai nerazzurri. Questi ultimi e Simeone sembrano essere messi costantemente l’uno contro l’altro.
I problemi fisici decretano la fine della carriera di Simeone che riesce a tornare all’Atletico prima e in Argentina poi. L’addio viene ufficializzato presso il Racing Avellaneda, e da lì si apre immediatamente la carriera di allenatore.
El Cholo allenatore non ha bisogno di presentazioni. Un tecnico che fa dell’efficienza e della sostanza il suo marchio di fabbrica. Non amato da tutti, ma idolatrato da chi lo ha avuto come tecnico.
Il suo stile di gioco è definito “Cholismo”, termine molto condivisibile. Le sue squadre, infatti, riprendono – pari pari – il suo modo di giocare. Corsa, concentrazione, cuore, sudore, fase difensiva perfetta, squadra corta e schiacciata e perfetta copertura degli spazi.
Potrà non piacere, potrà addirittura infastidire ma, nonostante ciò, resta pur sempre un allenatore dallo stile vincente. Non a caso, giocando così, El Cholo è riuscito a vincere – da tecnico dell’Atletico – praticamente tutto, al di fuori della Champions League. Quest’ultima sfiorata ben due volte, in finale, sempre contro i cugini del Real.
Il suo palmares da allenatore dice: 2 Campionati argentini, 1 Campionato Spagnolo, 1 Coppa di Spagna, 1 Supercoppa di Spagna, 2 UEFA Europa League e 2 Supercoppa UEFA.
Diego Pablo Simeone resta uno degli allenatori più criticati ma vincenti dell’era moderna.
Auguri Cholo.