I nostri Social

Calciomercato

REPORT – L’Alkmaar di Zaan: la Slot machine

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna REPORT questa volta in versione più originale. Dopo essere stati in Premier, ma anche in Germania ed in Portogallo, è il momento di una delle squadre dei Paesi Bassi. Ci troviamo in Eredivisie, precisamente ad Alkmaar, città della regione di Zaan. Da cui deriva proprio il nome della squadra: l’Alkmaar Zaanstrek. La desinenza “streek” infatti sta ad indicare in italiano proprio la parola regione. Ma ciò che sorprende più di questa squadra è il suo attuale posto in classifica. Infatti, l’Alkmaar in questa stagione è al momento a pari punti con i campioni in carica: l’Ajax di ten Haag.

L’ALKMAAR E LO ZAANSTREEK

In realtà l’AZ Alkmaar così come lo conosciamo è un gruppo relativamente giovane. Il club è nato nel 1967 dalla fusione di due società: l’Alkmaar ’54 e l’FC Zaanstreek. Anche l’anno di fondazione dello stesso Alkmaar è “recente”. Considerato che la maggior parte delle più grandi società storiche è nata all’incirca agli inizi del XX secolo. Questa società invece prende piede solo verso la fine degli anni 60. Se affermassimo che si tratta di una società ricca di storia, con a carico molti trofei da esporre, mentiremmo spudoratamente. Nel corso della sua “breve” vita, nemmeno centenaria, l’AZ non ha mai vinto un qualsiasi trofeo continentale o internazionale. Si è limitata solamente alla conquista di Eredivisie e coppe nazionali. Il primo successo in campo nazionale è durante la stagione 1980-1981. La squadra di quell’anno si aggiudica il titolo di campioni di Olanda, riuscendo persino a raggiungere la finale dell’allora Coppa Uefa – o Europa League come la conosciamo adesso. Sfortunato però l’incontro con l’Ipswich Town che termina a favore degli inglesi. Una stagione con un finale agrodolce, dominata e combattuta. Dall’83 fino al 2003, per ben 20 anni l’AZ non è più riuscito a partecipare alle coppe continentali.

Retrocesso nel ’96, risalì l’anno successivo per non tornare più nella seconda divisione olandese. E adesso, a distanza di 15 anni dal ritorno in Europa è vicinissima a raggiungere la qualificazione per la coppa dalle grandi orecchie. Primo posto a pari punti con l’Ajax ed uno scontro diretto vinto proprio con i lancieri di recente. L’ultima volta che questa società è stata in Champions era la stagione 2009-2010, l’anno del triplete dell’Inter.

Pubblicità

L’ultima Eredivisie vinta invece risale all’anno precedente – 2008/2009 – e il titolo ora non è più un’utopia.

L’AZ: LA SLOT MACHINE

Una stagione fino a questo momento quasi perfetta. E sottolineo quasi perché ad oggi ci sono due grandi note dolenti per l’AZ. L’uscita dall’Europa League e dalla Coppa d’Olanda possono essere colmate solo da una grande vittoria dell’Eredivisie a fine stagione. Sarebbe un traguardo straordinario, considerando che lo scorso anno la squadra di Slot è riuscita a raggiungere solo il quarto posto. Un mega passo in avanti che la qualificherebbe definitivamente come uno dei top club d’Olanda, al pari di PSV, Ajax e Feyenoord. Come detto prima l’AZ non è una squadra ricca di storia, ma i progressi degli ultimi anni stanno formando una società abbastanza forte in grado di competere nei prossimi anni anche con le grandi d’Europa. I settori giovanili olandesi – insieme a quelli portoghesi – sfornano tantissimi talenti ogni anno, che sono in grado poi di esibirsi su grandi palcoscenici.

La punta di diamante di questa lodevole rosa è sicuramente Oussama Idrissi. Marocchino ed olandese, doppia nazionalità, cresciuto nelle giovanili del NAC Breda. Nel 2018 l’Alkmaar lo preleva dal Groningen, altra squadra che di talenti se ne intende e non poco. Il modo di giocare di Arne Slot, storico centrocampista dello Zwolle, non è poi così inusuale ma essenzialmente efficace. Una difesa compatta con due attaccanti su tre che attendono in avanti per la ripartenza. Una buona protezione dell’area di rigore che spesso sfocia in ottimi contropiedi, il più delle volte fatali. Una squadra che non gioca molto di possesso; piuttosto preferisce pochi passaggi ma diretti, con cambi di direzione che permettono ai due esterni di attacco di inserirsi e diventare pericolosi.

Pubblicità

Non a caso Boadu – il numero 9 – e il giovane Idrissi sono tra gli attaccanti più prolifici del campionato. Ma vanno lodati anche i difensori ed in particolar modo la fase difensiva, che ha permesso solo in Eredivisie di subire il minor numero di goal fino ad oggi: 17 reti, meglio addirittura dell’Ajax.

Questa squadra ha tutte le carte in regola per riuscire a ottenere un traguardo davvero importante. Un trofeo che ottimizzerebbe ogni aspetto: dalla società stessa che incasserebbe molto di più; alla squadra inoltre, perché così facendo il morale schizzerebbe alle stelle. Poiché oltre alla vittoria del campionato, si assicurerebbero persino un posto in Champions. E a questo punto, tirata la leva della “Slot” machine, speriamo che possano fare Jackpot.

Pubblicità

in evidenza