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ANGOLO DEL TIFOSO NAPOLI – Napule è… un’altra bella vittoria esterna

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Quando c’è rigore, il rigore va dato.

Perché le partite cambiano. E così è successo venerdì sera.

Il sommo Platone raccontava che “Il capolavoro dell’ingiustizia è di sembrare giusto senza esserlo.” Così è stato per mesi, quando il Napoli si è visto negare – troppe volte – la concessione di penalty che avrebbero potuto cambiare l’attuale situazione di classifica e risparmiare in buona parte patemi e sofferenze.

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Al Rigamonti di Brescia, Insigne e Fabian Ruiz (il cui secondo tempo ha ripagato un primo tempo inguardabile) hanno ribaltato una squadra, Brescia, meno scarsa di altre, ingiustamente relegata così lontano in classifica.

Sotto ritmo nel primo tempo, succubi di un paio di scelte giuste degli avversari (il cui ago della bilancia è rappresentato dalla capacità di Tonali di correre e difendere all’indietro e ripartire palla al piede in avanti), il Napoli è riuscito a recuperare una partita che, per tanti motivi, era obbligatorio vincere.

Al netto dello sgambetto in casa col Lecce, in campionato adesso è evidente la ripresa e si ricomincia a stazionare stabilmente nella parte sinistra della classifica.

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Bene Di Lorenzo, Mario Rui ed i centrali difensivi (pur se contro un Balotelli inguardabile ed impresentabile). Bene anche il secondo tempo di Politano ed incoraggianti gli ultimi minuti di corsa e voglia di Allan (del quale non farei mai a meno).

E’ stato un venerdì sera di felicità per i tre punti in più in classifica.

Chi ha giocato (e tifato senza sosta) venerdì sera a Brescia non poteva immaginare che, a partire dal giorno dopo, la Serie A (di fatto) si fermasse per l’incubo contagio. Ed è per questo che il week end è sembrato ancora più lungo, per avvicinarsi, pian piano, al sogno. Anche in una stagione disastrata, il Napoli è agli ottavi di Champions, pronto a giocare contro una regina assoluta d’Europa.

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E un’occasione così – vada come vada – va gustata tutta, fino alla fine, dal primo all’ultimo minuto.

In campionato, al netto dell’errore di Ospina con la Lazio (che ha regalato i tre punti ad Immobile), si è recuperato un bel ruolino di marcia fuori casa, mentre in casa pesano gli errori contro l’Inter e lo sfortunato match giocato col Lecce. Lentamente – però – qualcosa di meglio comincia a vedersi, a volte anche con sembianze di giocate sontuose, come ad esempio la pennellata magica di un altalenante Fabian Ruiz.

Gli ottavi di Champions sono – però – tutt’altra cosa. Col Barcellona speriamo di evitare inutili costruzioni dall’area piccola e pericolose amnesie difensive (come quella sul calcio d’angolo di venerdì sera che ha portato i padroni di casa in vantaggio). Speriamo di ritrovare il carattere, la determinazione ed il coraggio che abbiamo avuto in tanta parte del girone, potendo contare (virus permettendo) sul grande appoggio del pubblico di casa.

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In un momento in cui il mondo è (giustamente) in ansia per un’emergenza sanitaria che chiede di essere gestita ed affrontata, l’unico contagio che il tifoso del Napoli non ha da temere è quello con la passione che lo anima da sempre, quella per una maglia che porta gioia e veicola felicità.

Domani è martedì grasso e la squadra azzurra deve indossare l’abito di gala. Ancora più importante, poi, sarà la maschera. Speriamo nasconda tutto, tranne la voglia di continuare a stupire e regalare emozioni.

Non vediamo l’ora.

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