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A(F)FONDO – Scouting e start-up: il progetto Wallabies

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Calcio e calciomercato sono il pane quotidiano de Le Bombe di Vlad, e questo è ormai noto: giorni interi passati a seguire trattative e ad informare gli appassionati come noi di ciò che accade nelle “stanze dei bottoni” delle società calcistiche, sempre per quello che riusciamo a verificare.
La curiosità e la passione ci hanno portato, però, anche a scavare più a fondo, ad indagare gli strumenti, sempre più moderni ed avanzati, che le società professionistiche utilizzano nella quotidiana attività di “scouting” che svolgono i Direttori Sportivi e i loro staff.
Come individuano gli obiettivi di mercato i club? Come fanno a monitorare giocatori in tutto il mondo?
Una volta, si sa, c’erano i talent scout, i nostri osservatori, che armati di taccuino, cineprese e macchine fotografiche giravano il mondo, o si affidavano ad una rete di collaboratori esterni.
Oggi la tecnologia ha enormemente innovato il settore e, nonostante l’uomo resti indispensabile per le valutazioni dettate dalla esperienza che solo un professionista può fare, gli osservatori attingono sempre più a piene mani alle tecnologie che coadiuvano, facilitano e rendono più efficace il loro lavoro.
Sono nate realtà giovani ed intraprendenti, start-up innovative che si pongono l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare gli standard dello scouting.
Una delle assolute eccellenze la abbiamo in Italia: Wallabies.
Abbiamo intervistato l’amico Luigi Libroia, CEO di Wallabies S.r.l., per farci spiegare il progetto che conduce con la sua squadra ed i nuovi confini dello scouting sportivo, con riguardo particolare al mondo del pallone, nostro territorio di elezione.

Da sinistra a destra: Federico Romano, Marco Englaro, Luigi Libroia, soci di Wallabies

Luigi, ci racconti il tuo percorso fino a Wallabies, descrivendoci brevemente di che si tratta?
Io ho studiato economia, ho cominciato a lavorare in una società di revisione, poi ho ottenuto l’abilitazione da commercialista e ho cominciato a lavorare nel campo tributario e societario. Tutto ciò per dire che se io sono riuscito a cambiare allora tutti possono cambiare (ride, ndr).
A parte gli scherzi, tre anni fa ho cambiato completamente la mia vita, abbandonando il lavoro che avevo sempre fatto per dedicarmi a Wallabies, una start-up innovativa da me creata che applica algoritmi di Intelligenza Artificiale al calcio.
In altre parole analizziamo una enorme quantità di dati (circa 7.000 variabili per calciatore per partita per 25 leghe per 10 anni) al fine di aiutare le squadre di calcio nella selezione dei calciatori.

So che avete già ricevuto numerosi riconoscimenti, nonostante siate molto giovani: è così?
Come per tutte le start-up non è stato nè facile nè immediato.
Nel corso di questi tre anni abbiamo ricevuto alcuni riconoscimenti che ci rendono orgogliosi, come il premio FVG miglior start up IOT 2017, premio Re Soccer miglior start up calcio 2018, e siamo stati scelti per fare parte della delegazione italiana al CES 2019 a Las Vegas (il CES, Consumer Electronics Show di Las Vegas, è universalmente riconosciuto come la più importante fiera di HI-Tech al mondo).

Quando e come nasce l’idea dietro a Wallabies?
L’idea è nata circa quattro anni fa mentre predisponevo la valutazione economica di una squadra di calcio. Decisi di applicare alla valutazione economica dei calciatori una metodologia usata nella prassi valutativa chiamata “comparabili”.
La difficoltà era quella di trovare un metodo che definisse quando due calciatori possono essere similari.
Appena lo creammo attraverso algoritmi di Intelligenza Artificiale, ci accorgemmo di aver creato in realtà un potentissimo strumento per lo scouting.

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Quanto ci hai lavorato e da quante persone è composta la squadra oggi?
Per creare gli algoritmi almeno un anno e mezzo. La squadra è formata da tre soci, due programmatori, due matematici e un venditore.

Ci spieghi brevemente che servizi offre esattamente Wallabies e in che modo?
Forniamo quattro servizi principali.
Comparabilità: troviamo i calciatori similari ad un determinato calciatore. In altre parole se cerchi Modric noi siamo in grado di trovare tutti i calciatori in giro per il mondo similari qualitativamente a Modric. Questo servizio alle squadre di calcio fa risparmiare tempo poiché i calciatori sono più di 50.000 ed è impossibile per una squadra averli tutto sotto controllo. Fa risparmiare denaro poichè per avere le stesse analisi su tutti i giocatori che vede la macchina servirebbero più di 400 scout (puoi immaginare il costo di 400 scout) e aumenta le conoscenze perchè permette di avere tutti i calciatori sotto controllo e da la possibilità di prendere decisioni con più consapevolezza.
Performance: è un indice creato da noi che da la possibilità di vedere come un giocatore ha performato nell’anno. Questo ci permette di fare delle classifiche come ad esempio i migliori giocatori Under 21 in Europa o nel Mondo.
Ranking: sono classifiche create dalla macchina, che analizzando tutto quello che succede in campo ci dice chi ha giocato meglio. Con questo servizio è possibile per esempio andare a visionare i migliori terzini croati o brasiliani. In altre parole è una selezione selettiva in base alle proprie esigenze dei migliori calciatori per ruolo in ogni Lega.
Valutazione: siamo in grado di fornire, unendo i vari parametri a disposizione, il valore economico più congruo e aggiornato dei calciatori.
Tutte queste analisi sono frutto dei nostri algoritmi di machine learning. In maniera semplice troviamo correlazioni tra i dati per cercare informazioni rilevanti. Come ti dicevo prima analizziamo 7000 variabili per giocatore. In tutti questi dati è possibile trovare un sacco di informazioni utilissime e non visibili ad occhio nudo.

Esistono già all’estero realtà simili?
Esiste una start-up olandese che fa analisi simili, anche se lo fa in un modo differente. Noi siamo sicuri che più aumentiamo il numero delle variabili analizzate in campo più sarà precisa la risposta.

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Quanto sono attenti i club italiani alla tecnologia e quanto interesse sta riscuotendo il progetto?
Piano piano si stanno muovendo. Non è semplice spiegare loro che l’Intelligenza Artificiale può amplificare a dismisura le loro possibilità.
Ad oggi si ha ancora paura che possa essere più un pericolo che un aiuto.

Quanto questo modo nuovo di fare scouting potrebbe influenzare il calciomercato internazionale?
Una volta capito il potenziale potrebbe influenzare moltissimo.

A tuo modo di vedere, vista la mole di dati che hai a disposizione, quanto ritieni competitivo ad oggi il campionato italiano?
Possiamo dire che il campionato italiano è meno competitivo rispetto a qualche anno fa. Una cosa che si può notare è che nelle liste dei migliori giovani giocatori in giro per il mondo non ci sono tanti giovani italiani.

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Come vedi il futuro del calcio e in particolare dello scouting in Italia?
Per essere competitivi i club non possono pensare di continuare a basarsi esclusivamente su competenze personali.
Forse il fatto che il calcio italiano è lievemente più arretrato rispetto alle Top League europee è dovuto anche al fatto che molti dei top-club in Europa hanno capito presto l’importanza di dotarsi di sistemi di analisi dati complessi.

Riproduzione riservata – Le Bombe di Vlad

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