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#LBDV – Milan, occhi al futuro

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Poche le soddisfazioni stagionali ad oggi per il Milan, partito quest’anno con l’obiettivo almeno di lottare per un piazzamento Champions, habitat storico della società rossonera. Tuttavia l’obiettivo – salvo clamorosi risultati ed un collasso delle dirette concorrenti, Atalanta in primis – è distante anche quest’anno. 9 sono i punti di distacco (potenzialmente 12, visto che i bergamaschi dovranno recuperare il match contro il Sassuolo) che la separano dalla 4ª casella della classifica.

Stagione partita male con l’equivoco Marco Giampaolo e proseguita sicuramente meglio con l’avvento in panchina di Stefano Pioli, che ha il merito di aver ripristinato certi equilibri, e soprattutto con il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. Attaccante svedese sul quale i rossoneri vorrebbero puntare anche la prossima stagione, nonostante il buon Zlatan sia sulla via delle 39 primavere.

LA VOLONTÀ DEL MILAN

Ibrahimovic si è rilevato, spazzando via ogni tipo di chiacchiericcio scettico sul suo valore data l’età, il trascinatore che mancava a questa squadra. Un uomo del genere nello spogliatoio dà nuovo smalto, fa ritrovare motivazioni e restituisce delle certezze. L’emblema di tutto ciò è Ante Rebic, calciatore che fino a pochi mesi fa era avvolto nel mistero ma che, complice anche un nuovo ruolo a lui più congeniale, si è ritrovato. Tutte attenuanti che rafforzano, almeno sulla carta, una tesi: Ibrahimovic può ancora dare molto.

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Lo sa Gazidis ed il resto della dirigenza, ai quali spetterà la parola finale sul rinnovo di ulteriori 12 mesi. Condizione che Ibra accetterà soltanto in caso di garanzie valide sul progetto.

PIOLI SARÀ RICONFERMATO? SU BOBAN E MALDINI…

Come accennato in precedenza, i meriti di Stefano Pioli non mancano. La squadra che si sta vedendo in queste settimane è la lontana parente, in maniera positiva, di quella vista ad inizio stagione. Il cambio modulo, il ritorno di Ibra e il ricollocamento di alcuni uomini in ruoli più adatti sono le misure adottate dal tecnico milanista e che oggi pagano.

Questo però potrebbe non bastare: infatti la riconferma sembra ancora tutta da giocare e le ipotesi di un addio a fine stagione non sono del tutto infondate.

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Un cambio potrebbe avvenire anche nell’assetto dirigenziale: si rincorrono infatti voci di un possibile doppio addio di Boban e Maldini a fine stagione.

Possibili scenari che nella piazza alimentano molti dubbi: il problema principale di questi anni in casa Milan è stata una vera è propria mancanza di continuità nel progetto, sia dal punto di vista degli effettivi che delle idee. Non c’è dubbio però che ogni vario ed eventuale cambio verrà accolto nella speranza di effetti positivi.

IL PUNTO SUL MERCATO

Le garanzie per il futuro passeranno soprattutto, se non esclusivamente, nelle mani del mercato. Resta da rinforzare una rosa che ad oggi si presenta giovane ma con ancora tasselli da completare. Una missione che senza la pioggia di milioni derivanti dal piazzamento Champions, che sarebbe fondamentale per avviare in maniera più concreta il processo di ricostruzione, appare più difficoltosa.

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Ed ecco che si presenta la possibilità dell’autofinanziamento. Una somma importante potrebbe arrivare da una possibile cessione di Donnarumma, sul quale c’è forte l’interesse della Juventus, e che potrebbe eventualmente finanziare colpi importanti in altri ruoli.

Inoltre ci sarebbe la possibilità di un altro gradito ritorno a parametro zero nelle fila milaniste: quel Thiago Silva che partì alla volta di Parigi insieme proprio ad Ibrahimovic e che oggi rappresenta, secondo alcune voci provenienti dalla Francia, uno scenario non proprio fantasioso.

E poi le tante altre situazioni da risolvere, su tutte quella di Lucas Paquetà. Sul brasiliano si riflette soprattutto sull’evitare ad ogni costo un deprezzamento dei suoi 38 milioni iniziali (cifra utile per strapparlo nel gennaio 2019 al Flamengo).

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In questo periodo gli uffici di Via Aldo Rossi sono un calderone di idee e valutazione. Un calderone bollente e che scotta tra le mani: da programmare c’è la rinascita del Milan, ed altri passi falsi non sono ammessi. Anche a costo di epurazioni non di poco conto.

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